Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

mercoledì 6 novembre 2013

Another brick in the wall

In un mondo impazzito come il nostro, laddove tutti, a parole, sarebbero migliori, più grandi, più bravi e tutt'un'altra serie di bellezze paradossali e mistiche, mi chiedevo, ma se davvero.
Se davvero chi uccide impietosamente e senza scrupolo alcuno, fosse dato alla gente, le persone lo ucciderebbero con ricambiati sentimenti d'odio?
Perchè dichiarare di volere in pasto qualcuno, implica un'azione che se resta nell'immaginario collettivo, è sicuramente cruenta e devastante.
Ma in una realtà tangibile, sebbene non direttamente coinvolti, saremmo davvero capaci di uccidere qualcuno che ha ucciso?
Se davvero potessimo arrivare a sedere sullo scranno del potere, saremmo in grado di avallare le richieste di ognuno, di fare tutti contenti, di fare tutto quello che va fatto?
Se davvero volessimo cambiare le cose, personali, sociali, politiche o di qualunque altra specie, se davvero lo volessimo, non saremmo in grado di unire le forze e gli egoismi e soverchiare il sistema?
I muri veri si possono abbattere, quelli che dimorano nello stato mentale di ognuno, sono incrollabili.

(another brick in the wall - pink floyd)