Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

sabato 28 giugno 2014

Dove è sempre sole

Vedere un uomo piangere, mi ha sempre fatto molta tenerezza.
Perchè quando un uomo lascia che le proprie emozioni prendano il sopravvento e si lascia andare rendendole plateali,  lo fa sentire più vicino al mio universo.
Perchè l'uomo, solitamente, è trattenuto,  non deve chiedere mai, è freddo e razionale ed evita di piangere per non apparire debole agli occhi di chi l'osserva.
Come se la virilità si misurasse dal numero di lacrime evitate e la femminilità da quelle versate.
Come sempre è solo una questione di equilibrio.



(modà/jarabe de palo- dove è sempre sole)

venerdì 6 giugno 2014

Centro di gravità permanente

"Non sopporto i cori russi la musica finto rock la new wave italiana il free jazz punk inglese, neanche la nera africana"
Bando alle citazioni altrui, quello che non sopporto io, sono le persone saccenti e presuntuose, quelle che tanto sanno sempre tutto e non si mettono mai in discussione perchè potrebbero anche scoprire che non è proprio così.
Ho il massimo rispetto per chi le cose le sa davvero ma non lascia che il peso della propria cultura gravi sugli altri.
Semmai si confronta e in qualche modo stimola a migliorarti.
Il mondo è grigio, il mondo è blu.
Ma possiede anche tutto un altro insieme di colori che, se mescolati, danno vita a nuove sfumature.
Nelle quali mi piace perdermi.

mercoledì 4 giugno 2014

Non è vero mai

-18!
Che sono i giorni che mi restano da lavorare.
Tralasciando le brutture dell'impiego e la bellezza della corresponsione di uno stipendio che, diciamolo, fa un sacco piacere, facendo una turnazione (?)  fissa dalle 14,30 alle 22,00, dal lunedì al venerdì, si rischia di vivere una vita vera, solo nel week end.
Ma quando arriva, sei talmente spappolato dalla fatica accumulata negli altri giorni, che ti dimentichi di vivere la tua vita vera anche nei giorni liberi.
Ormai, per fortuna o per sfiga, ma opto da vera ingrata per la prima, resta poco e finalmente assaporerò di nuovo, il piacere di vedere un pomeriggio  sfumare verso la sera.
Che son piccole cose che quando hai con regolarità,  dimentichi.