Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

lunedì 7 ottobre 2013

La terra dei cachi

Questo è il periodo in cui qualunque cosa fai, sbagli.
Se sei una ginnasta e dedichi una medaglia d'argento alle vittime di Lampedusa, se sei un ministro per l'integrazione e dici di voler rivedere una legge del cazzo.
Ho letto cose da non umani.
Sarà che è proprio l'umanità a non essere più tale.
Sarà che impera razzismo e vergogna.
Sarà che un ventennio di fatiscenza lascia un segno evidente.
Saranno tante cose, ma sono una più triste dell'altra.

(la terra dei cachi - elio e le storie tese)

19 commenti:

  1. E' che stronzi, menefreghisti e razzisti sono gentaglia fermamente convinta di saper stare al mondo (bastardi che scambiano l'ignoranza abissale e criminale per schiettezza e realismo, per il "dire quello che si pensa" o il "fare quello che va fatto")...mentre non fanno altro che occuparlo abusivamente, 'sto povero mondo. Peccato che ci siano pure tutti gli altri, noi compresi, costretti a convivere con questa massa di "umanità" sbagliata (questa sì, per davvero) e infame...

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    1. Beh, del resto finchè ci sarà una fetta di idioti che continuerà a far credere a certuni che è così che funziona, il meccanismo resterà bloccato.

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  2. Io sto raccogliendo alcune considerazioni che immagino, ti irriteranno molto.
    Io penso proprio che ci siamo una miscela tossica di ideologia, interessi particolari, feticismo della crescita (demografica), svampitezza, buonismo, arroganza antropocentrica, immoralità, ideologica pervicacia nel disprezzare e ignorare i limiti che ha portato ed è concausa del tumore umano, alla sua insostenibilità e delle sue espressioni violente tra le quali le migrazioni (e le reazioni universali alle immigrazioni, presente in ogni cultura umana in ogni tempo).

    In genere i menefreghisti, le persone profondamente immorali e pericolose sono quelle che apologizzano una generalista solidarietà / accoglienza senza se e senza ma (qui il frasario delle corbellerie campate per aria è ricco) a spese di"generici altri" (lo stato, la CEE, gli svizzeri, l'altro quartiere, tu, gli svedesi, il comune, la caritas, il mercato...) e che ovviamente non hanno alcuna intenzione di abbassare il proprio tenore / qualità di vita incaricandosi di persona di risolvere parte del problema, ad esempio, ospitando fino alla fine della dittatura in Eritrea una coppia di migranti, comprensivi dei figli (possibilmente numerosi, "la riproduzione è un diritto di tutti insindacabile!! che essi generanno in genere senza alcun controllo, irresponsabilmente) nell'appartamento in cui vivono, mettendo a disposizione diciamo un 50% del proprio reddito, la propria auto, il proprio tempo libero.

    Essi hanno creato l'elefante nella stanza, lo hanno negato, lo negano e si incazzano per le reazioni di alcuni.
    Sei tra questi, Amore_Immaginato?

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    1. Io non sono una di quelle persone d'accordo con l'accoglienza a prescindere.
      Figurati, siamo talmente nella merda noialtri, che l'immigrazione, soprattutto clandestina, non fa altro che destabilizzarci maggiormente.
      Non siamo capaci di fare cose elementari, figuriamoci prenderci cura di rifugiati.
      Ma è ovvio che quella legge (e non solo quella) va rivista, aggiustata, fermo restando che gli sbarchi continueranno e non sarà alcuna legge a fermarli.
      Siamo soliti piangere davanti alle tragedie annunciate, senza mai riparare, senza mai imparare un cazzo da quello che succede.
      Non siamo capaci di aggiustare nulla, tutto quello che sappiamo fare è rubare e sputare sentenze.
      A prescindere.
      Non sono in grado di dirti, possibilità economica permettendo, se aprirei la mia casa ad una famiglia di rifugiati, non ho sufficienti elementi per esprimere una possibilità incontrovertibile.
      Ora mi limito a guardare la gente che muore inseguendo la speranza di una vita migliore.
      E, ti assicuro, mi fa male.

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    2. Sebbene io abbia provato una certa soddifazione quando ho saputo che un barcone con 500 clandestini era affonfato poi un po' di riflessione meno emotiva mi ha portato ancor piu' agli occhi la catastrofica dimensione del problema e ad un po' di pietas.
      L'elefante e' gia; nella stanza e saranno problemi gravi qualsiasi cosa si faccia o non si faccia.

      Allora, in filosofia del diritto e' noto che leggi che sono prive di sanzioni applicate con la forza sono del tutto non solo inefficaci, inuitili dal punto di vista operativo ma, sotanzialmente, perniciose in quanto inquinano la percezione del valore della legge da parte di paesani e cittadini e riducono l'efficacia pure delle altre.

      Il problema e' che queste leggi hanno sanzioni ridicole come il foglio di via, le intimazioni o altre sciocchezze del genere. E' come se tu pensassi di curare una peritonite accarezzando le mani con una crrema alla calendula o di affrontare la piena duecentennale del Po con paletta e secchiello.
      Poi ci sono altre considerazioni cosi' tabu' che semplicemente e' difficile anche solo pensare che potremo iniziare ad affrontare in qualche modo il problema.
      Il pietismo peggiora le cose.
      E- come se appunto,di fronte ad un trauma cranico con parziale fuoriuscita della mateia cerebrale o ad una peritonite fulminante, il medico invece di intervenire chirurgicamente iniziasse a piangere, ad accarezzare il paziente, a consolare i parenti e poi a svenire dalle emozioni.
      Sarebbe sempliemente pessimo, un orribile e inqualificabile medico con una meravigliosa pietas e ancora piu' gramde compassione.
      C'e' un proiblema che porta comunque a sciagure.
      Allora vediamo di affrontarlo non pensando che non ce ne possano essere di vittime, di sofferenza, di disastri, ma cercando di ridurli a medio e lungo termine.

      Se esiste, appunto, un problema

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    3. Soddisfazione per un barcone con 500 anime che affonda?
      Minchia, neppure io riesco ad essere così cinica.
      Chissà se anche gli americani che vedevano arrivare frotte di italiani, avevano la speranza che tutte le navi sbattessero contro un iceberg prima di arrivare a destinazione.
      Io non ho personalmente cure e rimedi, sono un politico forse?
      La cosa più giusta sarebbe quella di aiutare questa povera gente nel proprio paese.
      Ma dovrebbero avere la fortuna di arrivare da luoghi ricchi di risorse petrolifere per far schiodare qualcuno, per destinare missioni di pace (e qui mi scappa una sonora risata), per far costruire ospedali, per aiutarli a sopravvivere.
      Non sono kamikaze immolati alla gloria, sono uomini, donne, bambini che cercano un avvenire ovunque ci sia una possibilità.
      C'è una vignetta significativa che mi è capitato di vedere, nella quale una bimba chiede a un immigrato "perchè vi mettete in mare se sapete che forse morirete?" e lui risponde "per il forse..."

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    4. Più chiaro di così...
      P.S. Ah, e sempre bentornata quando decidi di tornare da queste parti, eh ;-)

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    5. > gli americani che vedevano arrivare frotte di italiani, avevano la speranza che tutte le navi sbattessero contro un iceberg

      Gli americani quali?
      Chiedere ai nativi americani (indios del sud e culture native del nord, pellerossa) come è stato bello tutti quei bastimenti carichi di europei e di italiani che arrivarono.
      Il genocidio delle culture amerinde ringrazia.

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  3. Magari basterebbe non trattarli da delinquenti, rinchiudendoli in un lager peggio degli appestati.
    Si può essere fermi, irremovibili e decisi a non lasciare entrare nessuno. ma comunque dimostrare, ed agire di conseguenza, umanità verso dei disperati.
    "Prendeteli a casa vostra allora, voi che li volete"... a me suona di populismo becero, anzi suona quasi, a me pare, come "spariamogli subito, che qui non vogliamo lazzaroni".

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    1. "Accogflienza per tutti senza se e senza ma" a me invece sembra una di quelle svampitezze moraliste false ipocrrite che sono semplicemente impossibili da realizzare.
      Ad esempio, tu, Vipero, dovresti essere nominato commissario per il problema a potere pieno: dal recuperare le risorse, a coordinare l-accoglienza senza se e senza ma ad esempio di trecentomila nuovi clandestini all'anno (ipotizzo del tutto ottimisticamente che a frotniere aperte ne arrivono solo poco piu' di 800 al giorno, aprendo le frontiere ne potrebbero arrivare anche alcune migliaia al giorno), costruire da zero una nuova citta' dalle dimensioni di Firenze ogni anno completa di tutto, fornire a queste persone lavoro e poi svago, sanita', ospedali, servizi, ovviamente recuperando e gestendo il consenso da paesani e cittadini che gia' ora hanno troppo mese a fine stipendio dopoaverli tassati extra, perche' non e' che puoi dire agli ingegneri e a intoinacatori ed elettricisti che hanno costruito il quartire A57 per 4000 di questi che non verranno pagati.
      Ecco, no, tanto per parlare di pupulismi e qualunquismi campati per aria.

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    2. Non mi pare di aver affermato "senza se e senza ma" o "frontiere aperte". Qui si sta semplicemente sperando di essere capaci di trattare le persone in quanto tali.
      Il problema c'è, e siamo tutti noi. Se non ti rendi conto che quello che accade è conseguenza di quello che siamo e facciamo, beh beato te.
      Vuoi una soluzione? Tiè: regaliamo Lampedusa alla Tunisia o alla Libia. Sai che faccia farebbero quando approdando scoprissero di essere ancora al punto di partenza?

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    3. > Non mi pare di aver affermato "senza se e senza ma" o "frontiere aperte".

      Bene
      Allora, vediamo un po': supponiamo che abbiate deciso di accogliere, diciamo, 100.000 immigrati. Anzi, facciamo 180,.000, 500 al giorno.
      Iniziano ad arrivarne 2000 o anche 3000 al giorno
      Mi spieghi, in parole semplici, cosa succede?
      Un approccio svampito direbbe: aumentiamo a 3000 al giorno.
      Ma questo indurrebbe un ulteriore aumento dei flussi (iprincipio di induzione del traffico).
      Allora ne arrivano 5000 al giorno.
      Se possibile vorrei sapere, se possibile, sempre in maniera semplce e abbastanza precisa, come penseresti di gestire la situazione.
      Come penseresti di creare da zero un comune di 5000 abitanti ogni giorno?
      Dove?

      La soluzione non può che essere cruenta al breve termine: devi impedire, anche con la forza, con le armi (mitragliando i barconi, minando alcuni tratti di mare, così si fermerebbe pure la pesca in essi e si ricostirtuirebbero un po' gli stock ittici al collasso) che questi arrivino.
      Sarebbe certamente meno cruento dell'approccio buonista attuale che ha già creato 20k vittime stimate.Il tam tam si diffonderebbe fulmineamente.
      Dall'altra parte, internamente, ci deve essere un azione sistematica di controllo capillare e con reimpatrio velocissimo di tutti i clandestini.
      Ancora il tam tam sarebbe immediato e i flussi crollerebbero.

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    4. Io provo a pensare che nessuno se ne andrebbe da casa sua, se non fosse costretto. E quando arrivi a gesti talmente disperati da attraversare un continente e poi gettarti a mare su una noce di cocco, pensi davvero che ti possa far paura un mitra o una mina? Ma da dove credi che arrivano questi?
      Il problema non è l'ultimo tratto di mare, il problema (che generiamo anche noi, nun te lo scordà) è ben prima ed è lì che si dovrebbe intervenire. Perchè la disperazione poi non la fermi manco a cannonate.

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    5. > la disperazione poi non la fermi manco a cannonate

      Sono pochi i casi in cui c'è una resistenza efficace alle immigrazioni di massa.
      Ma una cosa che è molto nota è che il tam tam tra gli immigrati funziona fulmineamente. Se ci fosse respingimenti sistematici alle frontiere e retate e reimpatri altrettanto sistematici all'interno il fenomeno ritengo che il fenomeno migratorio si riddurrebbe drasticamente in tempi estremamente brevi.
      Prova tu ad entrare a forza in Corea del Nord.
      Non mi risulta che ci siano migrazioni di massa verso quel paese.
      Salti in aria o vieni mitragliato molto prima, anche se se in un paese messo molto peggio, come il Bangladesh, il Pachistan, etc.
      La questione è che la nostra cultura ci rende del tutto incapaci di reagire con efficacia alla violenza migratoria che - come ripeto sempre fino alla nausea - è solo il risultato di un disequilibrio demografico e della violenza alla Natura Madre che viene prima.

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    6. Scritto di fretta, scusate per i refusi

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  4. amore, se domenica prossima farà bello, verrò a trovarti

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  5. ciao. Volevo avvertirti che ho sostituito il link principale. Manutenzioni in corso.

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