Ma anche in Campania e in Sicilia, per dire.
Che mi chiedevo come fosse possibile che questa importante azienda di servizi italiana, che peraltro ha sedi ovunque, nella quale mi trovo a svolgere questo periodo di lavoro a tempo determinatissimo, abbia il 99,9% di dipendenti a tempo indeterminato, meridionali.
Che, chiariamo, io c'ho sangue del sud che mi scorre nelle vene per il 50% quindi i presupposti non sono razziali.
Ma questa sede del nord, ospita quasi esclusivamente personale del sud.
E non solo.
Ci sono persone assunte a tempo determinato, relativamente più lungo del mio, fatte arrivare appositamente da Palermo piuttosto che da Napoli, piuttosto che da Bari.
Che è giusto, tutti dobbiamo lavorare, ma perchè così lontani da casa?
Ciononostante, è la percentuale altissima che mi sconcerta.
Che tu entri la dentro e ti pare di trovarti a Scampia o alla Vucciria, e pensi, cazzo, mi sono teletrasportata e invece no, perchè poi, appena esci, c'è la tangenziale milanese e ti rendi conto che non ti sei mossa dall'hinterland nel quale hai preso residenza.
E allora mi sorge il lecito dubbio che se fossi stata completamente nordica, non mi avrebbero presa.
O forse si, ma solo dopo un corso accelerato di dialetto siciliano.
Ma solo affinchè ci si potesse capire tra colleghi.