Odoacre era stato un bellissimo ragazzo e si era trasformato in un bellissimo uomo.
Scopava in maniera proporzionale alla sua bellezza.
Spesso non doveva neppure chiedere.
Non dispensò sentimenti, forse perchè forte della sua prepotente mascolinità, non sentiva il bisogno di manifestarli o proporli.
Un giorno entrò nella sua vita Teodolinda e, come il vento, lo avvolse trascinandolo in una girandola di sensazioni e sentimenti che mai aveva provato.
Era la sua compagna per la vita e lo sapeva.
Si sposarono in età troppo matura per poter condividere dei figli, ma gli anni che vissero in simbiotica unione, furono i più belli per entrambi.
Lei non gli chiese mai, neppure una volta, se e quanto l'amasse, perchè trovava quell'amore nelle piccole cose, in uno sguardo o in una carezza.
E a lei bastava.
Un giorno, uno di quelli brutti, lei si ammalò.
Lui l'accompagnò lungo quel percorso di sofferenza.
Mentre la vide spegnersi, le sussurrò con la forza della disperazione, di perdonarlo se non era mai riuscito a dirle quanto l'amasse.
Ma lei, con la dolcezza che sempre le era appartenuta, lo guardò e gli disse che lo sapeva ma che se era al suono di quella frase tipica che si stava riferendo, l'avrebbe detta il giorno in cui si sarebbe sentito pronto.
Rimase solo.
Per non cadere in una disperazione profonda, decise di condividere un rifugio per anziani, con i quali passare le giornate scambiandosi racconti e saggezze.
Dopo molti anni, una notte in cui dormiva, Teodolinda gli comparve in sogno.
"Amore mio, ti amo" le disse
"Tesoro, sono venuta a prenderti. Ora sei pronto per me"
Se alzi lo sguardo puoi vedere il loro amore continuare tra le stelle e le nuvole.
Troppo facile nascondersi dietro l'anonimato per stabilire i miei problemi psicosessuali.
Io sono disposta anche a parlarne.
E tu?