Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 29 novembre 2012

I will survive

Emergo.
Sono sopravvissuta, nonostante sia ancora in balia di scatole da svuotare e cose da sistemare.
Diciamo che questa settimana è stata sabbaticamente messa in stand by, per riuscire a capire chi fossi e dove fossi.
E ancora di cose da fare ce ne sono.
Diciamo che la casa ha l'aspetto di una casa e non più di un magazzino, diciamo che riesco a lavarmi e vestirmi riuscendo a trovare, senza molti problemi, saponi e abiti.
Diciamo che per essere arrivata da cinque giorni, le cose si sono svolte più rapidamente del previsto.
E, ultimo ma non ultimo, diciamo al tipo che ha cambiato il contatore del gas perchè perdeva, che la prossima volta che mi chiama "sciura" lo rovino!


lunedì 19 novembre 2012

Arrivederci

Ho quasi finito di mettere la mia vita nelle scatole.
Quando le riaprirò, la riavrò con un sacco di cose in meno di cui probabilmente non avevo bisogno.
Per ora resto sospesa, appiccicata al mondo con un giro di nastro adesivo.

(arrivederci - umberto bindi)

venerdì 16 novembre 2012

Non me lo so spiegare

Pensavo che le persone, almeno fino a quando non le conosci e frequenti per un po', possono essere tutto e il suo contrario.
Nel nostro immaginario assumono aspetti e sembianze che non sempre si rivelano esatti.
Puoi arrivare a scoprire che qualcuno che pensavi essere un cinico bastardo, sia in realtà un romantico, oppure qualcuno che pensavi di poter paragonare ad un'acqua cheta, possa rivelarsi una piena.
Le persone sono capaci di stupire e stupirti, sono capaci di disarticolare l'immagine che gli abbiamo costruito intorno e demolire le presuntuose certezze della nostra prospettiva.
E la vera meraviglia è proprio quella di riuscire a sorprendere quando tutto si dava per scontato.


lunedì 12 novembre 2012

Si, viaggiare

Che mica son come la Poison io, che gira il mondo in lungo e in largo.
Sto imparando ogni buca, velox  curva e distributore di benzina della TorinoMilano/MilanoTorino che potrei farla quasi ad occhi chiusi o sotto la pioggia torrenziale di sabato, per capirci.
E lo so perchè io c'ero.
La mia macchina non ha mai passato tanti telepass come in questo periodo, tant'è che il punto blu starà pensando che dev'essere partito qualche circuito al mio apparecchio.
Mi aspetto una telefonata da un giorno all'altro.
Se non dovesse arrivare sarà perchè fanno gli gnorri.
Dunque ci siamo.
Sto per diventare Corsichese, non nel senso di Corsica, ma di Corsico, ridente paesino ai confini di Milano.
Mentre qui dietro casa ho la Dora, li avrò il naviglio, che non è esattamente la stessa cosa, ma almeno non esonda in caso di piena.
Almeno credo.
Piccolo aneddoto: durante una sosta rifornimento sotto il diluvio, lamentandomi per il fatto che non si vedeva una mazza, il gestore ha ribattuto che vista la mia provenienza dovevo essere abituata a numerosi centimetri di neve, altro che quelle quattro gocce di pioggia.
Indossato il mio sguardo perplesso gli ho comunicato che arrivavo da Milano e lui per tutta risposta mi ha detto "ah, ma non è lituana?"
Ora, secondo voi, posso farlo passare per un complimento oppure la prossima volta m'incazzo direttamente?





lunedì 5 novembre 2012

Ninna nanna del chicco di caffè

Vivo giornate frenetiche.
Tutti i cambiamenti, oltre a stimolarmi, mi distruggono.
Che pare poco, ma prepara, pensa, disfa, pensa, fai, pensa, riduci, sono attività che Mononeurone deve gestirsi autonomamente.
Spesso lo fa la notte.
Pertanto, con l'occhio a ghigliottina, con lo sbadiglio a portata di mano, con le goccine sante che dovrebbero aiutare la mia ansia a sopravvivermi, mi reco a dormire con addosso la sensazione che dovrò trascinarmi verso il letto.
Una volta in posizione orizzontale, guardo il soffitto, nella penombra delle fessure, che io al buio non riesco a dormire, per ore infinite.
Che la notte bianca, è bella se passata fuori casa, ma se non hai nulla da fare se non valutare che anche nel buio il soffitto avrebbe bisogno di una rimbiancata, è noioso ed estenuante.
Proprio io, che dormivo ore infinite, che parlavo del sonno come di un'oasi di pace, che necessitavo di almeno 8 ore filate di fase rem, per sentirmi in forma, mi ritrovo a fare i conti con riposini inefficaci.
Mi è stato detto che invecchiando si abbia la tendenza a dormire meno.
Io do la colpa alle circostanze, che sarà pure vero che l'età anagrafica prosegue anche senza il mio permesso, ma quando penso a me stessa, mi pare di non aver mai passato i 30 anni.
Chissà se è preoccupante che lo pensi anche chi mi conosce.

(ninna nanna del chicco di caffè)