Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

lunedì 18 giugno 2018

Miserere


Le cose cambiano.
Cambia la vita, le situazioni, cambiano le persone con le quali ci relazioniamo.
Non è una questione di cattiva volontà ma di percorsi alternativi e divergenti che si presentano inaspettatamente.
Quindi smettiamo di fare qualcosa per fare qualcos'altro.
E quello che fino all'istante prima sembrava importante non lo è più.
Priorità differenti prendono il sopravvento e ci si lascia trasportare, sballottare, catapultare dentro nuove esperienze.
Ci si lascia avvolgere, quasi fagocitare fino al punto in cui tutto il resto diventa passato.
Qualcuno mi diceva che non è bello avere nostalgia.
Forse ha ragione.
Il passato è dentro di noi, risiede nella memoria, nei suoi cassetti.
Pensare a ciò che è stato non può cambiare niente di ciò che è.
Avessi fatto, avessi detto diventano solo tempi verbali privi di un vero significato ai fini del nostro vissuto.
E' un mero esercizio di grammatica.
La vita è tutto il resto.