Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 30 dicembre 2010

Que sera sera


Siore e siori venghino che c'abbiamo da festeggiare!!!
La notizia lieta è che questo 2010 si toglie finalmente dai coglioni, almeno per me.
La notizia negativa è che il 2011 è dispari e io odio i numeri dispari.
Per fare una cosa fatta bene, dovrei augurare ad ognuno qualcosa di diverso.
Invece, data la mia proverbiale pigrizia, auguro a tutti di riuscire ad ottenere tutto quello che avete anelato da sempre, sia una gnocca senza senso, sia un marito, sia un lavoro, sia diventare ricchi sfondati, sia diventare sfondati e basta.
Insomma ad ognuno il suo.
Che tanto ci possiamo sperare quanto vogliamo e non succederà un cazzo.
Ma illudersi, fa sempre bene all'anima.

B U O N 2 0 1 1

mercoledì 29 dicembre 2010

44 gatti


In questa dimora, vivono tre felini: Minou, femmina undicenne bella e dolce, Matisse, castrato quattrenne un po' rinco e Nirvana, duenne bastarda dentro, fino al buco del culo.
Amo i gatti per la loro indipendenza, perchè non sono obbligata a trascinarmi fuori di casa perchè possano effettuare l'espletamento delle funzioni corporali e mi consentono di allontanarmi anche per un paio di giorni senza patire.
Mentre Minou fa una vita solitaria e non rompe le palle a nessuno, Matisse e Nirvana vivono quasi in simbiosi.
Lei lo imita quando lui si solleva sulle zampe e miagola perchè vuole mangiare, lo stuzzica per farsi inseguire, lo cerca continuamente, lo provoca.
Quando si rompe le palle comincia ad attaccarlo e a soffiargli.
Lui pazienta finchè non può più farne a meno, quindi scatta e comincia a inseguirla.
A volte arrivano a lottare fino a strapparsi di dosso palle di pelo e siccome Matisse è un gatto di 7 chili mentre Nirvana ne pesa un paio, quando non trova scampo, lei si caga letteralmente addosso.
Ingenuamente, pensi che dopo una tale rappresaglia, col cazzo che si sfioreranno ancora.
Invece, dopo molte suppellettili finite in frantumi e cacche sparse lungo il percorso di guerra, li trovi sul divano che si leccano amorevolmente, che tu li guardi e pensi che siano due teste di cazzo.
Certo è che non posso fare a meno di chiedermi se l'arte della provocazione e le conseguenze delle stesse, in qualche modo appartengano al genere femminile.
Di qualunque specie faccia parte!

martedì 28 dicembre 2010

domenica 26 dicembre 2010

Peace train


Mi sto asocializzando.
Me ne accorgo quando sono negli spazi comuni e non cago nessuno.
Sul TorinoMilanodelleundiciecinquantanove, sono morta di freddo a causa dell'aria condizionata sparata a palla.
Chiusa dentro il giubbottone, mi sono letta 3/4 di libro e quando sono arrivata non mi sono neppure resa conto che fosse passata un'oraequaranta.
Parole scambiate: zero.
Sul MilanoTorinodelleundiciequindici, mi sono sparata nelle orecchie buona parte delle canzoni contenute nel lettore.
Parole scambiate: zero.
Sguardo perso al finestrino, per la serie che nessuno mi disturbi e pensieri a manetta.
Mi rendo conto che proprio non ho voglia, non desidero colloquiare, non me ne frega nulla di sorridere ad estranei o imbastire una sorta di conversazione che morirà tra la poltroncina e il corridoio.
Le cose sono due: o sto diventando saggia oppure sto veramente invecchiando.
Ed io, sono certa, che è la prima che ho detto!

giovedì 23 dicembre 2010

Jingle bells


Buon Natale a voi, alle vostre personalità multiple, alle vostre ossessioni, ai vostri casini, alle vostre voglie.
Buon Natale a tutti quelli che hanno speso una parola per questo bloggo e quindi per me, perchè il bloggo sono io.
Buon Natale a tutti quelli che passano e non dicono mai nulla, invisibili ma presenti come fantasmi, tanto che io non dovrei neppure saperlo, ma lo so.
Buon Natale a chi sopporta e vuole cambiare, agli amici conosciuti e a quelli virtuali con i quali un giorno spero di poter scambiare un abbraccio e un sorriso, oppure morsi e parolacce.
E buon Natale a me.
See you soon.

mercoledì 22 dicembre 2010

Bad


"Senti un po' tu, maaaa c'hai mica un po' d'ossessione con annessa compulsione nei confronti della retorica che vede l'uomo predatore e la donna preda?! No, perchè così parrebbe. E se ho ragione volevo solo comunicarti che hai scassato la minchia"
"Dunque, a mia totale giustificazione, io non direi proprio. Mi piace scherzare sulle figure retoriche fino a renderle paradossali, ma questo non significa che ne sia ossessionata"
"Guarda che uno tende a scrivere e parlare di più dei concetti per i quali è in fissa!"
"Ma io non sono maniacale nello scriverne, tantomeno reitero il concetto. Ma anche fosse, e non dico che lo sia, metti che lo facessi senza rendermi conto obiettivamente di farlo, dove sarebbe il problema? Eventualmente non è che divento contagiosa, resto portatrice sana di delirio."
"Secondo me un po' lo sai se ti sei presa la briga di rispondermi, altrimenti soprassedevi...la lingua batte dove il dente duole, carina"
"Illusa, l'ho fatto solo perchè non trovavo una giustificazione plausibile ai banner che inneggiano alla psicoterapia. Almeno adesso anche loro hanno un perchè!"
"Sai che ti dico? Sai solo arrampicarti sugli specchi e spari una marea di cazzate. Hai torto, capito? T o r t o! E' inutile parlare con te, non ne vale la pena. Quindi, vaffanculo!"
"Si, grazie, buon Natale anche a te"

martedì 21 dicembre 2010

Gli ostacoli del cuore


Tu sai cos'è il romanticismo?
Tu pensa che io una volta lo sapevo.
Poi ho vissuto e l'ho dimenticato!

lunedì 20 dicembre 2010

Capelli


Il risparmio in certe situazioni della vita, si rivela essere fondamentale.
Pertanto ho dovuto far scomparire certe belle abitudini che lungamente hanno allietato la mia vita e cercare alternative più o meno compatibili.
Così, dopo molto tergiversare, data la mia incapacità di svolgere su me stessa compiti artigianali, aiutata da sedicenne pargola, ho deciso di provare a fare i colpi di sole.
Lasciamo perdere il dolore provato per ogni uncinata al cranio, lasciamo perdere la puzza del materiale corrosivo, lasciamo pure perdere che per un momento ho pensato che avrei perso tutti i capelli, ma giuro, mai avrei pensato di ottenere di avere ciocche arancioni sparse per la testa.
Ora sembro una di quelle figurine manga giapponesi.
Mi mancano solo la giovane età e le tette sode!

sabato 18 dicembre 2010

Bellamore


Trombotuttoquellochemivieneatiro, dedicava la sua esistenza all'arte del sesso.
Scopava tutte le femmine che incontrava avendo dalla sua il fatto di essere abile ad affascinare e attrarre, senza alcun tipo di problema, pollastre di ogni età.
Un giorno giunse sulla sua strada Amorina.
Nel momento stesso in cui accedettero al talamo, lui si rese conto che qualcosa non quadrava.
Invece di consumare avidamente quel corpo, si ritrovò a soffermarsi sullo sguardo e sulla pelle di lei.
Ogni movimento era conformato affinchè desse piuttosto che trarre, si scoprì arrendevole e paziente, amoroso ed emozionato.
Non capiva cosa stesse succedendo ma lo visse profondamente.
Non sapendo cosa fosse l'amore, non avendolo mai vissuto, le inviò un messaggio nel quale cercò di descrivere le sue sensazioni che invece di essere di puro e momentaneo abbandono, stavano prolungandosi nel tempo.

"Comunque sia e qualsiasi cosa sia è troppo bello, qualcosa che mi fa bene.
Come una cioccolata calda quando fa freddo.
E di freddo, in questo inverno, non ne manca."


venerdì 17 dicembre 2010

Quello che


Mi ritrovo spesso a fare le cose per compiacere gli altri, per cercare un compromesso adatto che renda felici tutti quelli che mi orbitano intorno.
Alla fine mi ritrovo ad accettare passivamente le situazioni e invece di reagire appassionatamente, lascio che prendano il sopravvento lasciando cadere ogni possibile azione.
Mi sento prigioniera della mia inerzia, della plausibile impossibilità che non converto.
Non è pigrizia, è solo cercare il modo di non ferire nessuno.
Invece qualcuno resta sempre ferito dalle mie non scelte, inevitabilmente riuscirò a deludere qualcuno per l'inconciliabilità degli eventi.
Invece di scegliere quello che davvero vorrei fare, mi lascio trasportare dalle necessità altrui, senza soddisfare le mie.
Prima di me viene sempre qualcos'altro, qualcun'altro e questo non è altruismo, è far tacere prima di avvertirli, premurosi sensi di colpa.
Mi sono quasi rotta il cazzo.
Forse è tempo di provare anche solo una flebile reazione, forse è tempo d'imparare a volermi un po' più bene.
E pensare che credevo di amarmi.

giovedì 16 dicembre 2010

What difference does it make


La differenza sostanziale è che noi donnini, al contrario di voi maschietti, a parte essere brave a farci del male gratuitamente sciogliendoci nell'acido dell'amore non corrisposto e riuscire a non vedere le cose lapalissiane come quando facciamo concorrenza ai cervi e fingiamo di credere di continuare ad essere le uniche e le sole, spesso non siamo dirette.
Noi non diremmo mai al nostro quasi ex, "ti lascio perchè hai il cazzo piccolo e io desidero un uomo superdotato" mentre un uomo non si farà scrupoli a comunicarci che ci lascia per una donna burrosa, dalle tette enormi capace di eccitarlo in maniera esponenziale.
E' nella nostra indole avere la sensibilità di trovare una ragguardevole scusa per arrivare allo stesso compromesso.

martedì 14 dicembre 2010

Sono troppo incazzata per trovare il titolo perfetto!


Ok.
Cominciamo dall'inizio.
Ma davvero ci aspettavamo questo regalo di Natale?
Io ci ho creduto solo un po', ma quando vedi Fini declamare che il suo sarà il partito dell'onestà e vedi mettere Rosso come coordinatore regionale per il Piemonte ti accorgi del paradosso inaccettabile.
Allora capisci che per tutti funziona sempre e solo allo stesso modo e che nessuno è migliore di nessuno.
Sono tutti li a carpire il segreto di chi riesce a metterla nel culo più degli altri.
I
l nano in questo senso è il migliore.
Purtroppo (o per fortuna) non ho più 17 anni e sono fuori quota anche per i suoi festini!
In fondo, lui dice le cose che il popolino vuole sentirsi dire... ier ieri quando ha dichiarato che avrebbe fatto il possibile per salvare il suo governo ha aggiunto che non lo avrebbe fatto per se stesso.
Dalla sala si è levata un'eco di "e per chi?" che più o meno voleva significare "evita almeno di prenderci per il culo"
Alla fine, io so solo che non l'ha votato nessuno eppure è lì, so che ruba e fa il puttaniere eppure è lì.
E non mi basta più chiamare le cose col proprio nome, perchè lo chiamiamo ladro, canaglia, profittatore, che sono incontrovertibili verità, ma non cambia nulla.
E quello che mi fa male, è che nulla cambierà.

(grazie a sto.zitto per avermi dato il la!)

lunedì 13 dicembre 2010

Almeno tu nell'universo


Mononeurone subaffitta il mio cervello.
Una parte, mica tutto intero che altrimenti potrebbe pensare di allargare la famiglia e sarei genia.
Non si lamenta mai, è pigrissimo e spesso latita.
Ogni tanto ha un guizzo intelligente e proclama frasi pretendendo la mia massima attenzione.
Magari è inerte per giorni, dorme o riposa non saprei, poi esplode e comincia a tirar fuori le peggio e le meglio cose.
Credo che anche lui, di tanto in tanto, cominci a ripulire gli angoli della sua casa.
Al contrario di me, lui butta via tutto quello che non serve.
Lo vomita fuori, come se quel momento fosse una severa necessità.
Io lo assecondo.
In fondo ci vogliamo bene, non sporca e non disturba il mio sonno.
Una convivenza reciproca dai patti chiari e un'amicizia lunga una vita.
La mia.

sabato 11 dicembre 2010

The memory remains


Memoriacorta, aveva la difficoltà oggettiva di ricordare le cose.
Pertanto cominciava i discorsi e nel bel mezzo dell'interesse generale si bloccava lasciando sospesi coloro che l'ascoltavano.
Si fermava sempre sul più bello.
Se doveva parlare di qualcuno o di qualcosa, iniziava da lontano e nel momento in cui doveva comunicare il nome della persona o dell'oggetto, c'infilava un "cosa"
Così, ogni persona ed ogni oggetto diventavano "cosa" o "coso".
Sonobastardodentro, che la conosceva come le sue tasche e sapeva sempre dove lei volesse andare a parare, cominciava i giochetti da indovino sadico nei quali infilava qualunque nome tranne quello giusto.
Lei, che aveva sempre sulla punta della lingua la risposta, non riconoscendola in quelle di Sonobastardodentro, s'inviperiva e dimenticava maggiormente.
Quando finalmente e dopo sforzi non indifferenti tirava fuori dal cilindro la soluzione alle sue incertezze, aveva però dimenticato lo scazzo precedente.
Qualcuno le propose di farsi una bella cura di...
di.....
di coso, ecco!

giovedì 9 dicembre 2010

Non è nel cuore


Sono i piccoli gesti quelli che restano.
Quando allarghi le dita delle mani prima di scrivere sulla tastiera, una mutanda nel cesto della biancheria.
Perchè l'amore si modifica e ti fa osservare tutte quelle cose che prima non riuscivi a vedere, non perchè non ci fossero, ma perchè lasciavano ad altro la priorità d'esistere.
L'amore non è una ricompensa ma uno stato d'essere pilotato dagli umori.
Uno dev'essere pronto ad amare, libero da pensieri inconcludenti, aperto verso la persona con la quale ha scelto di condividere.
La quotidianità è l'agguato, la prova che tutto possa continuare ad essere, nonostante la noia, nonostante gli scazzi, nonostante il tempo, nonostante tutto.

mercoledì 8 dicembre 2010

The flood


Hai presente quando ti capita di avere come effetto collaterale dello scazzo cosmico il moltiplicarsi esponenziale del fastidio per ogni cosa che leggi, ogni cosa che fai, ogni cosa che dici ed ogni cosa che pensi?

Ecco, è così che mi sento.
Meglio evaporare per un po'.
Potrei correre il rischio di dire cattiverie gratuite, che sono poi quelle che penso e mi piacerebbe elargire a piene mani.
Prevengo ciò che diventerebbe insanabile.

lunedì 6 dicembre 2010

Chi non lavora, non fa l'amore


Sono ormai quattordici mesi di nulla, quattordici mesi di curriculum inviati ovunque, zero risposte ricevute.
Ho visto il mio saldo in banca e sono scoppiata a ridere.
Ma di che mi lamento?
Un tetto sulla testa ce l'ho, vestiti per coprirmi pure, il mangiare non mi manca.
Continuo a fumare senza ritegno.
In realtà non posso permettermi viaggi o futilità, per il resto potrebbe fin essere una pacchia.
E' che non riesco a chetare quel senso d'ansia e frustrazione, quel senso di umiliazione che s'insinua tra il cuore e la gola.
L'incapacità di mantenermi autonomamente uccide ogni giorno un pezzo della mia sanità psicofisica, non trovare una soluzione mi devasta.
Non posso accedere ai posti riservati alle categorie protette in quanto sana come un pesce.
L'altro giorno un'amica mi suggeriva una di quelle vendite che si fanno in casa, invitando amici e parenti.
Che andrebbe anche bene se la mia vita sociale non fosse ridotta al lumicino.
Continuo la mia ricerca sperando che non m'abbandoni la speranza.


domenica 5 dicembre 2010

Un'avventura


Una volta era diverso.
Conoscevi qualcuno e se gli vedevi la fede al dito sapevi che era sposato e magari lo evitavi.
Oppure quello sposato si toglieva la fede per cuccare e tu lo scoprivi dopo che magari ti eri impelagata in una situazione scomoda.
Ora no, ora i mariti, i compagni annoiati, dichiarano apertamente la loro posizione e ti invitano a trasgredire.
Il fatto che lo dicano esplicitamente, è un monito: io cerco un'avventura ma ho un ruolo e quel ruolo va rispettato.
Quindi in realtà, ti chiedono molto chiaramente, di condividere una storia di trasgressione, di sesso, senza nessuna implicazione sentimentale, come se i sentimenti vivessero a comando, come se il fatto di saperlo desse luogo ad una consapevolezza che non è possibile avere a prescindere.
Sarà che oggi come oggi, ci siamo fatte furbe e siamo diventate un po' più ciniche e abbiamo imparato a scindere l'amore dal sesso, sarà che loro lo sanno, sarà che proprio per questi motivi, tradire non è più una questione mentale ma solo fisica.
Che andrebbe anche bene se non fosse che sono gli stessi che a casa tutto bene ma fuori casa, meglio.

giovedì 2 dicembre 2010

Unhappy birthday


Progetti per questo fine settimana:

giovedì 2, pulire casa che fa veramente schifo. Potrei trovare mille giustificazioni per rimandare ancora ma forse non è il caso. Per cui sveglia presto, andale e pedalare.

venerdì 3, cominciare a pensare che i bimbi crescono e le mamme invecchiano, cercare la nuova ruga e constatare che l'espressione non c'entra una cippa. Prendere atto che il tempo passa e sebbene mi diletti a fare la ragazzina, tutti si ostinano a darmi del lei. Quelli che non conosco intendo, che gli altri sono autorizzati a darmi del tu...in realtà anche gli sconosciuti, ma non lo fanno.

sabato 4, sospirare e festeggiare il quarantaseiesimo che già è una fatica scriverlo, ma senza dirlo a nessuno, mantenendo il segreto alla maniera di wikileaks per intenderci.
Alla fine della giornata, capire cosa voglio fare da grande!

p.s. nella foto, io 45 anni e 6 mesi fa!

mercoledì 1 dicembre 2010

E va e va


Ma Cota...
ma io dico...
quest'uomo è una barzelletta!
Non ha argomenti, non sa parlare di politica, dice senza dire una fava e, mentre lo fa, diventa paonazzo.
Se non gli scrivono le risposte a domanda è incapace di argomentare.
E mi chiedo: ma la lega non aveva già ingaggiato Calderoli nel ruolo di simpatico umorista?