Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

martedì 1 dicembre 2015

Hello

Ogni tanto mi prudono le mani, non più come una volta sicuramente, ma succede.
E' che in realtà vuoi parlare di tutto e di niente, vorresti che alcuni avvenimenti avessero avuto una svolta diversa, che certi altri si fossero evoluti.
Allora pensi che sia tutto in mano ad un destino che non puoi pianificare, nè prevedere.
Sei lì e aspetti.
Fai quello che devi, che puoi, poi ti metti lì e guardi scorrere il tempo e guardi che cosa ti porta in dono o cosa ti porta via.
A volte neppure in quest'ordine.
Che non è vero che sei l'artefice del tuo domani, perchè basta un attimo e tutto cambia.
Magari ti sei pure fatto un culo così.
Tutto inutile.
Devi stare fermo e aspettare.
Non serve neppure che speri.
Se deve succedere, succederà, che ti piaccia o no.
E ti ripeti come un mantra, che sono inutili i segoni mentali, le menate, le varie e l'eventuali.
E ti ripeti che devi vivere davvero ogni momento, buttartici a pesce, goderlo in ogni sfumatura.
Che tanto poi arriva il destino e ti stravolge la vita.
E tutto l'incazzo te lo potevi davvero risparmiare.

venerdì 21 agosto 2015

The end

Ciao Bro.
Vuoi sapere com'è andata?
Magari l'hai visto e ti stanno ancora girando i coglioni ma te lo voglio raccontare.
C'era un sacco di gente in uno spazio troppo piccolo per contenerle tutte.
Hanno fatto la funzione religiosa, quella classica di queste occasioni.
Si, lo so che ti stai rivoltando nella tomba, ma questo è il racconto di quello che è realmente accaduto non di quello che ti sarebbe piaciuto accadesse.
Molte lacrime, tantissime lacrime da chi, nonostante tutto, ti ha perdonato.
Il dolore ha forme strane, caro Bro, quindi non starò qui a giudicare chi non ne ha spesa neanche una, neppure per sbaglio.
Neppure me stessa.
Però il prete ti sarebbe piaciuto.
A parte le solite cazzate sull'indiscussa e indiscutibile bontà e perfezione di chi ci lascia, che sono un classico inno all'ipocrisia, ha celebrato una messa tutto sommato accettabile.
Alla fine ti hanno portato via e tutte le speranze che almeno uno dei tuoi desideri si materializzasse, sono state disattese.
Nessuna cremazione, Bro.
E tutti quelli che ti conoscevano davvero, sono andati a festeggiarti nel primo bar  disponibile a contenerli tutti.
Che eravamo tanti, sai.
E abbiamo brindato a te a suon di bicchieri di birra e abbiamo riso ricordandoti e abbiamo preso i cellulari ed ascoltato la canzone che avresti voluto ti accompagnasse nel tuo ultimo viaggio.
E ci siamo sentiti in pace con la nostra coscienza.
Te lo dovevamo. 
Te l'abbiamo dato.

(the end - the doors)

domenica 16 agosto 2015

The show must go on

Non sono una buona comunicatrice verbale.
Anzi,
Sono piuttosto fredda, a volte cinica, nei riguardi dei sentimenti.
Anche ora, quello che provo non è dolore, ma un senso di liberazione,
La tua.
Hai lasciato quel guscio che non ti rappresentava più.
Lo sai, io non sono credente, quindi non penso che tu sia andato verso i pascoli beati del paradiso immaginario della mera speranza degli uomini.
Mi piace immaginare che tu sia altrove, tra il vento, in  un temporale.
Insomma ovunque ti piacesse stare.
In questo giorno, ti sei fatto il migliore dei regali.
Ti voglio bene, Amico mio.

domenica 15 marzo 2015

La bambola

Egr. Sig. Berulsconi Silvio,
nonostante sia stato più volte oggetto di sentite critiche da parte mia, nonostante l'Italia con lei, sia andata verso un punto di non ritorno, nonostante sia stato più un barzellettiere che un politico, nonostante abbia creato numerosi imbarazzi diplomatici, nonostante tutto, insomma, credo che non sia stato la parte peggiore del nostro sistema politico.
Che la dice lunga, a ben vedere.
Ma vede, per una come me, che è sempre stata di sinistra, che ha creduto fino a che ha avuto la possibilità che quella fosse la parte a tutela dei lavoratori, delle fasce deboli, è giunto il momento di prendere coscienza e guardare in maniera obiettiva i fatti.
Perchè in fondo, la sua politica, per quanto malsana, non mi ha mai danneggiata in maniera personale.
Che, diciamocelo, alla fine ognuno guarda al suo orticello, così come lei ben sa, fermo restando apportare le dovute proporzioni sulle misure degli appezzamenti!
Dati alla mano, fu un politico di sinistra, a danneggiarmi diversi anni fa, facendomi perdere il lavoro, ed è un politico che si dichiara di sinistra,  che a ben vedere agisce come il peggiore degli uomini di destra, che sta per frantumare i miei sogni.
Lei mi dirà :"ma cara signora, le pare davvero che si possa parlare ancora di destra e sinistra? E' tutto un gioco di potere. Qui facciamo finta di opporci, ma lo vede anche lei che alla fine facciamo tutto quello vogliamo"
E mi toccherebbe darle ragione.
Ed è in virtù di tutto questo che mi chiedo come si possa credere ancora a qualsiasi cosa diciate, come facciate a non provare vergogna mentre discutete del nostro futuro in Transatlantico.
Perchè vede, Sig. Berlusconi Silvio, giocate con la nostra pelle, col nostro cuore.
Il bene dell'Italia è il bene degli italiani.
Non solo il vostro.
Distinti saluti


mercoledì 4 febbraio 2015

Meat is murder

Se la mia libertà finisce dove comincia la tua, mi chiedo con quale arroganza ci si possa permettere di giudicare qualcuno per le proprie scelte.
Ora, a me sta bene che tizio, che fino a qualche tempo fa si sarebbe mangiato una vacca sacra in India tutta intera, diventi improvvisamente vegetariano se non addirittura vegano.
Ma qual è il motivo che lo porta a rompermi i coglioni additandomi come assassina o mangiatrice di cadaveri innocenti se io continuo a nutrirmi di carne?
Mi sta bene anche che caio voti quel tal partito politico che manco li cani, allora perchè se io decido di rivelarti che ho simpatie per quell'altro  divento la cretina che non capisce un cazzo e tu quello che porta in tasca e nella testa le verità assolute e incontrovertibili?
Mi va bene anche che sempronio abbia deciso di smettere di fumare.
Ti stimo e ti rispetto, ma non mi sfrantecare i maroni se continuo a farlo nell'intimità dei luoghi consentiti.
Le scelte maturano attraverso  personali percorsi di vita e, proprio perchè tali, individuali.
Il rispetto è come l'amore, dev'esserci reciprocità.
Altrimenti non esiste.
La mia libertà di pensiero ed espressione vale tanto quanto la tua.
Il fatto che qualcuno non lo ammetta, lo rende schiavo del proprio limite, stretto nella morsa della propria presunzione, rinchiuso nel recinto dell'incapacità di confrontarsi e relazionarsi.
Un povero prigioniero che si crede libero.

(meat is murder - the smiths)

domenica 1 febbraio 2015

Scrivimi

A volte mi manca scrivere.
Ogni tanto mi guardo in giro e penso che questa vita di spunti te ne offre parecchi.
Ma poi, non c'ho tempo, non c'ho voglia.
E quello spunto evapora.
Le persone, invece, quelle che aspettano il mio ritorno su queste pagine, quelle mi mancano di più.
Sebbene certe non le abbia neppure mai incontrate, rimane l'empatia e il dispiacere di non avere quel confronto che solo qui posso avere.
Di cose ne sono successe e ne succedono tante.
La serenità è uno di quei vincoli strani che ti prosciuga la fantasia.
In fondo va bene così.
Che se proprio devo scegliere, preferisco essere serena senza scrivere che essere in ansia e dover far esplodere il mio disappunto tra le  metafore del mio malessere interiore.


sabato 3 gennaio 2015

A Max

Sai quanto è difficile trovarsi ad affrontare la propria impotenza?
Quando nessun atto d'affetto o d'amore, quando niente può aiutarti a risalire da quel buio nel quale sei piombato.
Sai quanto può far male sentirsi inermi?
No, tu non lo sai.
In questo momento non sai più niente.
Non sai quanto dolore stai lasciando intorno.
A quelli come te si perdona tutto, perchè non resti nessun sospeso, affinchè possa volare via senza rimpianti.
Mi piacerebbe credere che ci sia davvero qualcosa dopo, mi piacerebbe sapere che quest'inutile agonia ti possa condurre verso quella felicità che hai sempre sperato di trovare.
Quanto ti ho voluto bene, brother, anche quando mi facevi incazzare per le tue scelte fuori tempo, fuori luogo.
So che hai apprezzato la mia sincerità, so che mi volevi bene soprattutto per quello.
Ci siamo accettati per quello che eravamo, nonostante sia capitato che non condividessi le tue scelte.
Ma lo sapevi, non te l'ho mai nascosto, non le ho mai accettate a prescindere solo per compiacerti.
E ora sono qui, a pensare a te.
Mi resterà il ricordo di mille discorsi seri e di risate al telefono.
Riuscivo sempre a farti ridere.
Ora tu mi farai piangere.
So che succederà.
Sei sceso dalla giostra troppo presto, amico mio.
Ma sono il vento, e riuscirò ad accarezzarti ovunque andrai.

"Mi verrebbe da dire: scendi dalla giostra che in fondo fa sempre lo stesso giro e salta sull'altalena. Rimettiti in gioco, che lo so che sai giocare. Invece di pulire, sporca. Stupisciti, sorprenditi, lasciati da sola a bocca aperta. Muovi il piede, poi l'altro che ti ritrovi a camminare: non lasciare che la polvere che togli da sotto il tavolo ti si depositi addosso. E comincia da subito, da ieri. Da stasera. Cambiala tu la vita che non ce la fa a cambiare te (no, questa è Patty Pravo, lascia perdere). Insomma, fa succedere qualcosa. Romperti il cazzo solo per ricomporlo come un puzzle da 10000 pezzi non ti migliora e non ti peggiora. Ti lascia immobile e senza fiato. Ed io non ti conosco così. Non ti vedo così. Tu sei il vento."