Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

lunedì 10 agosto 2009

Time after time


C'è un tempo.
Si, pare ci sia un tempo per ogni cosa.
E non sto parlando del tempo a disposizione, ma del tempo adatto, quello giusto.
Quel tempo che ti capita di sbagliare.
Puntualmente.
C'è un tempo, dicevo.
"Prendi me, ho sempre condizionato le mie scelte in base a quelle di altri. Se solo mi avessero dato attenzioni, avrei rivoluzionato la mia vita. Stravolgimenti di riflesso.
Sbagliato.
Avrei sbagliato vero?
Eppure nessuno fa le cose prima ancora che si presentino le situazioni, aspettiamo di avere l'opportunità.
Ma non la nostra, quella che gli altri ci offrono.
Sarà per istinto di protezione ed egoismo.
Poter poi dire "l'hofattoperte".
Il capro espiatorio delle scelte sbagliate.
Il sollievo al perpetrarsi del fallimento.
L'attesa di altri tempi che verranno, lanciando uno sguardo ad un futuro ignoto.
Aspettando nuove scelte di qualcuno che ancora non conosciamo.
Aspettando di venire delusi.
Ancora una volta"

3 commenti:

  1. no
    non mi riconosco in queste righe
    sarà perchè quel che faccio è spessissimo per me...anche un dono, quando lo faccio è perchè fa piacere a me farlo. Per prima cosa. E così sono a posto : anche se il mio dono non viene apprezzato e peggio viene buttato nel cesso, io sono a posto. L'ho fatto per me!
    (baci a spruzzo...stasera forse su facebuco le foto!)

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  2. Tutto più o meno è fatto per se stessi. Se ho capito bene il significato di questo post posso trovarmi d'accordo. Anche io evito di creare situazioni perchè so già che falliranno, tuttavia sono pronto a recepire (quando lo trovo "conveniente")* occasioni che mi si presentano.

    Però poi, anche APPROFITTANDO di situazioni favorevoli noto sempre una sconfitta, nonostante l'offerta sia in effetti avanzata da altri. Come un gioco tra bambini. La vuoi una fetta di torta? Si? Non te la do! Ho cambiato idea. O peggio proprio quando ti si offre la torta accadono fatti "casuali, rari ed inimmaginabili".
    Si rompe il forno per cuocere la torta, il negozio sotto casa è chiuso per lutto e mancano gli ingredienti .. insomma fatti impensabili che proprio all'ultimo istante pongono un muro tra te e la promessa, l'offerta.

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  3. * per conveniente intendo tutto ciò che ci fa piacere e di cui siamo contenti. Un calcio allo stomaco non lo reputo conveniente, e davanti ad una offerta del genere ... rifiuto! :) "Conveniente" in senso ampio quindi

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