Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 30 settembre 2010

Bandiera bianca


Quando si accorse che le sue compagne si stavano preparando per lasciare il luogo d'origine, Aila preparò i suoi trofei, frutto di mille incursioni tra le umane cose e si unì all'esodo.
La ricerca verso il miglior luogo possibile, si rivelò meno ostica del previsto e sarebbe stato meraviglioso se non fosse per il fatto che era già occupato da un essere che si dimostrò subito maldisposta nei loro confronti.
All'inizio fu facile difendersi dagli attacchi dell'ospite sgradita: il lancio di oggetti e insulti, rimbalzava sull'agilità da loro posseduta.
Nè le urla si dimostravano efficaci ad ottenere qualsivoglia risultato utile.
Aila se la sghignazzava e continuava imperterrita i suoi approvvigionamenti.
L'umano essere, stanca e incazzata, decise che se guerra doveva essere, guerra sarebbe stata, senza esclusioni di colpi.
Si armò di armi chimiche, chiuse ogni pertugio e, senza alcuna pietà, cominciò a spruzzare ddt.
Aila, che si era resa conto in tempo di quanto stava avvenendo, cercò di mettere in guardia le sue sorelle, che non la degnarono di alcuna considerazione; allora frugò fra le sue mille meraviglie e passò al contraccolpo.
Con un pezzo di stagnola, si fece una tuta, con una lente a contatto usata il casco, si rintanò nel posto più in basso che trovò (aveva letto da qualche parte che i gas tendono a salire e se così non fosse stato sperò in un'eventuale botta di culo e alla tenuta stagna del suo vestiario di fortuna) e attese.
Quando finalmente tutte le esalazioni letali furono passate, Aila decise di uscire dal suo nascondiglio, giusto in tempo per vedere l'umana creatura che raccoglieva i corpi inermi delle sue sorelle seppellendole tra le meraviglie della spazzatura.
Si trovarono faccia a muso e l'umana creatura esclamò "Cazzo, sei come Highlander. Mi arrendo, hai vinto"
Tutto quello che capì fu "Cazzo, sei Aila, mi arrendo, hai vinto"
Con un ronzio che fu più simile ad una risata, la piccola mosca ebbe la consapevolezza di poter finire la sua piccola vita, in quella casa colorata e accogliente e ultimo, ma non ultimo, di essersi guadagnata il rispetto della sua (della casa!!!) padrona!

8 commenti:

  1. Te la prendi con le mosche...ti piace vincere facile, eh? ;)

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  2. Pongi pongi pon pon pon!!!!
    Fa così la canzoncina del "ti piace vincere facile"!!!
    Ebbene si, che poi preferisco le mosche a certe persone...sono fin meno fastidiose e soprattutto se prendi bene la mira le spiaccichi!

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  3. Dovresti fare come un mio amico. Quando vedeva una blatta cominciava ad inseguirla con lo Chante Clair (sgrassatore)...dopo averla raggiunta spruzzava tutto intorno fino a circondarla. Pochi secondi, perchè si accorgesse di essere in trappola e partiva un super spruzzone sulla blatta, che cominciava a pattinare sullo sgrassatore. E siccome quelle bestiacce non le avveleni neanche con quello, lui finiva la caccia con un pezzo di scottex, schiacciandola e usando direttamente il detersivo per pulire via il cadavere.

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  4. Macs, io se vedo una blatta le lascio la casa con tutto l'arredo e scappo... altro che circondarla.
    E poi quando la schiacci (io no, non potrei mai) senti quel crack che fa ancora più effetto di loro...
    La blattona è l'unico animale della terra, tra quelli piccini, che riesce davvero a spaventarmi e schifarmi.
    E dire che da piccola ci giocavo e le mettevo nel carrozzino delle bambole per farle dormire!

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  5. Maledizione Amore! Sai che volevo scrivere anche io qualcosa vista dalla soggettiva di una mosca o di una zanzara? Ispirato dalla stessa troia che è entrata mentre chiudevo le persiane e che ronzandomi intorno si fa beffe della schiuma rabbiosa che esce dalla mia bocca. E stanotte mi prosciugherà di tutto il sangue, lo sento.

    Un emotrasfuso e confuso Yang delle tenebre.

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  6. Ma ciao!!!
    Devi scriverlo assolutamente!
    Mosche e zanzare (forse le zanzare di più) sono troissime.
    Le zanzare oltre a suggere hanno quella brutta abitudine di ronzare intorno al padiglione auricolare del dormiente.
    Sono come una sveglia notturna e nonostante si cerchi di schiaccarle, vuoi per colpa del sonno vuoi della notte, alla fine si danno solo dei grandi schiaffi al nulla!

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  7. direi che spesso le relazioni, qualsivoglia relazioni, passano attraverso una misurazione iniziale dell'aggressività dell'altro/a. un assaggio, una piccola dose o una valanga insostenibile. poi misurate le reciproche armi, a volte, l'intelligenza prevale e si passa alla resa e alla convivenza civile, talvolta persino affettuosa.

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  8. Rouge, credo dipenda dal grado d'interesse che poniamo nella controparte e dal tipo di relazione.
    Se vogliamo ammiccare il passaggio avverrà attraverso fiumi di miele e dolcezza innaturali perfino, che subiranno inevitabilmente una trasformazione nel corso del tempo percorso.
    Ovvero mi sembra che accada tutto il contrario, all'inizio c'è affetto, poi convivenza civile, fino ad arrivare alla misurazione delle reciproche armi.
    Mentre l'aggresività passa da uno stato all'altro senza passare dal via!

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