Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 7 aprile 2016

Psyco killer

Quando ho deciso di uccidere la mia famiglia, non l'ho fatto perché li odiavo
In realtà era da tanto tempo che desideravo che qualcuno mi notasse.
Ad un certo punto gli amici lasciano il tempo che trovano, soprattutto in un paesino come quello in cui vivo.
Volevo di più, volevo che tutti guardandomi, mi riconoscessero.
Sapevo che avrei dovuto fare le cose per bene.
E le ho fatte.
Ho finto di trovarli, di disperarmi.
Mi sono gettato tra le braccia di perfetti sconosciuti che cercavano di cullare il mio dolore.
Il mio dolore....
Ma loro cosa potevano sapere?
Ho fatto in modo che su di me ricadessero solo sospetti, nessuna prova certa.
Ero solo un candidato in mezzo agli altri.
Non importava che ci fossero colpevolisti e innocentisti, facevo notizia, avevo centrato in pieno l'obiettivo.
E tutto è cominciato.
La mia faccia su tutti i giornali, invitato in qualsiasi talk show, le donne che mi cadevano ai piedi.
Ah, il fascino del ragazzo maledetto.
Fama, ricchezza, senza sforzi.
Ero arrivato.
Ma non durò a lungo, solo fino al successivo omicidio.
In men che non si dica la faccia di qualcun altro aveva sostituito la mia, gli abbracci cullavano il dolore finto, vero, chissà, di altri e io mi ritrovai esattamente dov'ero partito.
Ma al contrario del principio, ero solo.
No, no, tranquilli, nessun pentimento, se tornassi indietro rifarei le stesse cose, rivivrei quelle emozioni mille volte e mille volte ricomincerei.
Perchè se per la società sei qualcuno, chiunque tu decida di essere, tutto il resto è discesa, tutto il resto è nulla, tutto il resto è vita.



4 commenti:

  1. oddio, che lucida e perversa verità potrebbe essere per alcuni...(speriamo non quasi tutti) brrrrr.

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    1. Pietro Maso ha aperto questa strada, probabilmente... La sua "sfortuna", semmai, è stata quella di essersi trovato ad agire nei primissimi anni '90 quando, agli albori del web, un ragazzo maledetto non poteva ancora disporre delle strategie mediatiche necessarie e sufficienti a trasformarlo in una star giornalistica/televisiva, oltre ovviamente a permettergli di evitare ad libitum l'incontro con le patrie galere (d'accordo, grazie al carcere se lo conquistò comunque, un discreto numero di ammiratrici).
      Con il passare degli anni, poi, la specie si è adattata tanto che oggi gli "innocenti e/o assolti" possono tranquillamente discettare di delitti in programmi tv... :-(

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    2. Infatti.
      Se ammazzi la nonna trovi pure lavoro!

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