Le cose cambiano.
Cambia la vita, le situazioni, cambiano le persone con le quali ci relazioniamo.
Non è una questione di cattiva volontà ma di percorsi alternativi e divergenti che si presentano inaspettatamente.
Quindi smettiamo di fare qualcosa per fare qualcos'altro.
E quello che fino all'istante prima sembrava importante non lo è più.
Priorità differenti prendono il sopravvento e ci si lascia trasportare, sballottare, catapultare dentro nuove esperienze.
Ci si lascia avvolgere, quasi fagocitare fino al punto in cui tutto il resto diventa passato.
Qualcuno mi diceva che non è bello avere nostalgia.
Forse ha ragione.
Il passato è dentro di noi, risiede nella memoria, nei suoi cassetti.
Pensare a ciò che è stato non può cambiare niente di ciò che è.
Avessi fatto, avessi detto diventano solo tempi verbali privi di un vero significato ai fini del nostro vissuto.
E' un mero esercizio di grammatica.
La vita è tutto il resto.
A volte ho come l'impressione che la "saggezza" di certuni consigli nasconda più che altro un cattivo rapporto con il proprio vissuto precedente, il che può portare a facili fraintendimenti: AVERE nostalgia (quell'inevitabile pizzico, sapendo che il passato è comunque passato) non è certo VIVERE DI nostalgia...
RispondiEliminaP.S. Bentornata :-)
Certo che no.
EliminaAl massimo si può avere qualche rimpianto ma ciò che è stato è stato. Punto
P.s. grazie, ma sono solo di passaggio!
Il passato dovrebbe avere solamente uno scopo educativo, nel senso che se in passato ho fatto uno sbaglio che mi ha provocato dei problemi allora me lo ricordo e vedo di non rifare più lo stesso errore.
RispondiEliminaPer il resto il ricordo del passato non porta nessun frutto.
Un saluto
Magari fosse così!
EliminaSecondo me gli errori sono ciclici!
Un saluto a te