Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

domenica 5 luglio 2009

Culo e camicia


Si chiese quale fosse il motivo per il quale alle donne non fosse concesso il privilegio di scopare un uomo da dietro.
Avrebbe voluto guardargli le spalle invece che la faccia, o magari il culo e nel caso l'emorroidi.
Quel senso di potere che deriva dal possedere qualcuno con determinazione e al contempo con quel senso di trascuratezza che va la di là dello sguardo e si versa nell'egoismo del proprio piacere.
Pensò alla sottomissione alla quale sarebbe stata legata suo malgrado.
Lo sapeva a prescindere ma il pensiero, quando prende corpo diventando consapevolezza, rende palesi certe circostanze.
Quando si addormentò sognò di dover prendere un ascensore per quaranta minuti.
Si sentì soffocare dal dolore e dall'impotenza e come usava fare, liberò se stessa con un pianto silenzioso e caldo.

18 commenti:

  1. ho già scritto qualcosa di molto (troppo) forte in proposito...non la riposterò qui.
    non so se ricordi, forse si, forse no.
    in privato e perchè so che le moie parole a volte ti piace rileggerle, magari posso rimandarti quel vecchio mio post dal titolo "EROS"...raccontava di una donna con un cazzo duro, grosso e implacabile come un ferro rovente con il quale inculava a sangue il suo uomo, unico grande amore.

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  2. Prescindendo dal fatto che se la nostra protagonista avesse realmente questa necessità potrebbe dotarsi d'uno di quelli strumenti inanimati forse ma comunque atti all'uopo e mettersi alla ricerca d'un maschio disponibile e consenziente, non vedo quale valore aggiunto apporterebbe il mettersi sullo stesso piano d'uomo, come se in questo frangente la cosa rappresentasse un'emancipazione. Anzi, dal mio punto di vista sarebbe un'inutile scimmiottatura che non renderebbe neanche in minima parte il senso di potere o di umiliazione che la pratica, capisco, possa ingenerare. Io parto comunque dal presupposto, forse sbagliato, che comunque si parli di rapporti tra umani consenzienti ed adulti: in questo caso l'assumere determinate posizioni è frutto d'una reciproca fantasia di possesso e di sottomissione, forse ancestrale e derivante dal nostro essere prima animali che esseri umani. Ma se la cosa non recasse piacere ad entrambi non verrebbe praticata con tale frequenza da essere considerata una delle pratiche "noiose trite e ritrite". Certo che se parliamo di rapporti non consenzienti tutto cambia. Il mio errore, come al solito, è quello di considerare, anche all'interno di un rapporto sessuale, le due persone come esseri senzienti che operano delle scelte, effettuano compromessi, perpetrano scambi, con un unico scopo: recarsi vicendevolmente piacere. Se così non è, a maggior ragione tra esseri consenzienti, allora c'è qualcosa di malsano e almeno uno dei due sta mentendo, se non all'altro, almeno a se stesso...

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  3. ..cos'altro aggiungere alle parole di Lidermax?! trovo pacifico che entrambi i sessi interagiscano vivendo quotidiane esperienze, fisiche e mentali, di reciproco possesso e sottomissione..
    Temo, piuttosto, che il malcelato desiderio di emulare una comune pratica maschile, nasconda, una nostra non-ancora superata sudditanza psicologica verso l'uomo.. ma perché non iniziamo a vivere come esseri assolutamente alla pari, determinati unicamente da sentimenti e volontà? voglio credere sia così, perché, qualche volta, la "sottomissione" non è che una gabbia dalla quale non sappiamo uscire.

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  4. Max, la protagonista della storia in realtà, è una donna arresa che vorrebbe solo vivere le cose da una prospettiva diversa.
    Da qui la metafora dello scambio dei ruoli.
    Se invece vogliamo vedere la cosa dal punto di vista "umano", allora non ho nulla da eccepire a quanto da te citato.
    La donna è donna e l'uomo è uomo, ognuno con i limiti della sua natura e della sua mente...

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  5. Inés, davvero credi possibile che si possa vivere come esseri alla pari?
    Siamo troppo diversi per essere considerati alla stessa stregua.
    L'uomo deve ricominciare a saper fare l'uomo, a scrollarsi di dosso le menate e la falsa identità che noi stesse gli abbiamo elargito a piene mani e la donna deve smetterla di fare l'eroina quella che non deve chiedere mai.
    Ognuno dovrebbe tornare al suo posto e fare quello che dovrebbe essere nella sua natura.
    Fino ad allora ci sta che una donna desideri una delle poche cose che ancora non può avere.

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  6. dove vuoi... come vuoi...quando vuoi...

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  7. ok
    (oggi mi sno svegliata più bastarda del solito)
    (peggio per te)
    " EROS
    ...Certe mattine mi sveglio bastarda, te l’ho già detto altre volte.
    Io non so da che cosa dipenda, se da quel che ho mangiato nelle ultime ventiquattrore… ma è probabile sia così, poiché la mia bastardaggine aumenta di solito quando mi accorgo d’essere appunto da quasi ventiquattro ore a digiuno.
    Hanno portato il vassoio col pollo lesso e l’hanno lasciato sul comodino.
    Non mi vanno i bolliti.
    Non oggi.
    In un giorno come oggi è come se lavassi di catarsi la digestione e rimanessi sospesa nella fame per vedermela colare dalle labbra. Pulita. Disossata.
    Vedo come luci allora. A nutrirmi. E le sbrano. Famelica.
    Il pensiero dominante come un martello di dio sulla mia nuca oggi è stato la carne. Con tutte le sue varianti.
    E’ dal primo mattino, oggi, che ho sentito friggere la mia carne.
    Le budella si stavano annodando e snodando mischiandosi, e la pelle profumava d’ortica.
    I miei pensieri davanti a questo riflettore si dissociavano come uno sciame di ciechi e carnivori insetti che normalmente vivono al buio. Infastiditi, schizzavano da tutte le parti impazziti e io dall’alba, non riuscivo già più a contenerli. Non ho provato neanche a rincorrerli o frenarli ma sono rimasta beata ad osservarne ogni evoluzione acrobatica.
    Innamorata.
    Perché, parliamoci chiaro, ogni donna che sia veramente una Donna e non una puttanella da due lire, ha desiderato almeno una volta nella vita di avere un cazzo fra le cosce, al posto di quella voragine di vagina da riempire e da abitare, un cazzo con cui impalare a sangue un uomo, di solito quello che ha amato di più.
    O più che un bastone di carne ha desiderato avere un ferro rovente da usare magistralmente per aprire il suo buco del culo e lasciarlo così stramazzare dal piacere di essere riempito, posseduto.
    Squartato. Fino a liberarne da lì l’anima sua che è femmina : madre, figlia, sposa, amante.

    Dal cip che mi hanno innestato sottocute poco medialmente alla linea mammaria sinistra (vagamente sopra il cuore) come i cani che hanno un’identità e un padrone, sono state profuse nell’etere onde anomale mentre, potenza della mia allucinazione, qualcosa si muoveva dentro le mie mutande.
    Dai controlli è risultato trattarsi di carica erotica. I dottori, preoccupati, hanno stilato un rapporto scarno : questa Donna Ama ancora. E’ necessario sedarla.
    (vieni, ho pensato, ti mostro come si fa),,,

    ciao Amore, baci caldi ah ah ah

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  8. Bel pezzo, non c'è che dire. Pur essendo un uomo anomalo e con la fantasia necessaria all'immedesimazione, direi che non approvo una singola parola. Difetto mio, intendiamoci. Tutto quello che posso offrire alla causa è un buco da sfondare. E lo metterei anche a disposizione qualora pensassi di recare piacere a qualcuno. ma non credo che sia il piacere che si vada a cercare qui, quanto una forma di falsa rivincita.

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  9. rivincita pressupone una perdita.
    dove?
    come?
    quando?

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  10. (detto fra noi : io credo che ogni donna abbia il "proprio modo" di "essere uomo" così come ogni uomo il "proprio modo" di "essere donna"...alcune/i magari delirando riesocno ad osservarsi con curosità, altri no. Il massimo del piacere, per parlare del resto, credo sia incularsi da sè)

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  11. Sostituisci rivincita con cattiveria. E' quello che intendevo. Se il delirio è una forma di introspezione ben venga. Se invece si parla di desideri latenti rimango della mia idea.
    Sull'ultima frase, ovvero "dell'incularsi da sè"...hai la mia più completa e ammirata approvazione. Per quel che vale.

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  12. In effetti, ora che ci penso, nessuno mi ha mai scopato da dietro. Anche se sono consapevole che non basta questo per definirmi "uomo". Diciamo che sono un tipo fortunato, ecco.

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  13. evaso, era proprio questo quello a cui volevo giungere...non basta per definire "uomo" qualcosa che può fare solo un uomo....semmai è il limite dello sterotipo.
    Si, sei molto fortunato!

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  14. Ci sono parole che andrebbero usate con molta molta e direi, molta cautela. "Uomo" è una di queste. Ci sono un sacco di sinonimi: maschio, terrestre, tipo, essere umano, tizio, giovanotto, personaggio....non è che uno arriva e dice: "salve. Sono un uomo". E che è? Prima lo devi dimostrare. Facile, sennò...sarebbero tutti uomini, se fosse così facile...

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  15. Per quel che mi riguarda, ho conosciuto diversi omuncoli, parecchi stronzi, diversissime testedicazzo.
    Uomini, veramente pochi così pochi che posso dire di poterli contrare sulle dita di una mano sola...
    Anche pochissime vere Donne in verità...
    Perchè è poi la stessa cosa...va comunque dimostrato...mica pizza e fichi!

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