Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 10 dicembre 2009

True lies


"Corrono tempi difficili"
"E questo cosa c'entra con noi?"
"Tutto c'entra"
"Allora spiegami perchè all'inizio della nostra storia riuscivamo a dimenticare tutto, il mondo eravamo io e te e il resto perdeva significato"
"Perchè la stabilità ha risvolti dolorosi. Il confronto con i problemi prende il sopravvento e s'insinua tra le pieghe della ragione che annienta il sentimento irrazionale"
"Cosa vuoi dire?"
"Solo che sono tempi difficili"
"E questo cosa c'entra con noi?"
"Nulla. Non c'entra nulla..."

8 commenti:

  1. a parte il fatto che non mi ami più, il resto non c'entra nulla

    RispondiElimina
  2. io ti amo sempre... tanto che oggi ho corso più volte il rischio di sentirti morire nel mio orecchio migliore!

    RispondiElimina
  3. Mala tempora currunt, insomma. Io lo sapevo. Che uno, oltre al nick, anche altre cose mica le sceglie a caso......

    RispondiElimina
  4. Lei mi siede davanti e mi parla. E parla, parla, parla. Io la guardo, le sue parole entrano per le vie convenzionali nella mia testa ma, non appena dentro, s'accorgono di quanto è ostile il mio cervello, cercano una via di fuga, s'infilano nel primo orifizio disponibile e ne escono definitivamente. Lei parla, parla, parla, io la guardo e mi rendo conto che non mi piace affatto. Le sue parole sono come una cortina per i miei pensieri, li bloccano, li osteggiano. Parla, parla, parla. I miei occhi la stanno fissando. Non mi piace proprio, penso. Parla, parla e poi si ferma, s'incupisce un poco, sorride e mi fa: che c'è? cos'è quello sguardo? mi stai ascoltando? "Non mi piaci e vorrei che uscissi dalla mia vita istantaneamente". Questo è quello che vorrei dirle. Invece mi riprendo dal torpore, sorrido e rispondo: oh nulla, è che ti amo tanto. Lei sorride, io sorrido, mordo la mia mela e sorrido.

    RispondiElimina
  5. Preferisco pensare che l'amore, come l'energia, non si distrugga ma si trasformi. Per ognuno in qualcosa di diverso, chi in sopportazione, chi in affetto, chi in amicizia. Ma almeno nel mio caso, mai, in ipocrisia...

    RispondiElimina
  6. evaso, dici che lo sto facendo per te???

    RispondiElimina
  7. mael e non ti chiede, mentre ti vede assorto nel nulla, a cosa stai pensando?
    Se non lo fa è davvero atipica e merita di essere assecondata!!!

    RispondiElimina
  8. Macs, certo che si trasforma.
    Ciononostante bisogna sempre avere la capacità di ascoltare quello che ci viene detto e non mettere le mani avanti per proteggersi da qualcosa che già si conosce ma si evita di rendere palese!

    RispondiElimina