Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

domenica 3 marzo 2013

Rose rosse

A prescindere dal cinismo che spesso mi contraddistingue, sono stata una diciannovenne anche io, piena di speranze e sogni, piena d'innamoramenti e palpitanti emozioni d'amore.
Ma mai, neppure negli anni a venire, ho pensato di perdere la mia vita per un perduto amore.
A diciannove anni, poi, quando ancora sei padrone del mondo, quando ancora è tutto da compiere, quando devi conoscere gente e costruirti il futuro, meno che mai.
Tutti abbiamo sofferto per un amore finito, ma d'amore, per lui stesso intendo, non è mai morto nessuno
Ognuno di noi ha vissuto le sue delusioni, ha avuto il cuore infranto, almeno fino all'amore successivo.
Tutti, almeno una volta, abbiamo pensato di non poter più vivere senza quell'altra persona che rappresentava tutto il nostro universo.
Eppure ne abbiamo costruito un altro, siamo andati avanti, abbiamo relegato quel dolore in un cantuccio.
Nel tempo, capita che si dimentichi del tutto.
E pensare a un ragazzo così giovane, che si lancia a mille all'ora con la macchina contro un muro e muore per amore, mi fa incazzare, mi fa pensare a quanto sia stato stolto ed infantile.
Ci sono ragioni molto più serie per pensare di voler morire.
E l'amore non fa parte di queste.

14 commenti:

  1. Chi intende compiere queste cazz...prodezze -giovanissimo o meno che sia- per un amore finito forse dovrebbe provare a ricordarsi, qualche volta, che almeno per un po' nella sua vita quell'amore è esistito...altri magari non possono dire lo stesso (e sono ancora vivi, a prescindere che poi sia una vita di merda).

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    1. concordo.
      Il problema è che sta diventando un fenomeno.
      Abituati ad avere tutto, perdere qualcosa fa male da morire.
      E, sopportare il dolore, non è una cosa per tutti

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  2. Non frequenti abbastanza Twitter (riferimenti al tuo precedente post sono puramente casuali) per vedere quanto il genere umano sia caduto in basso sotto il punto di vista dei "sentimenti". Sempre se così possiamo continuare a chiamarli.

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    1. Twitter non lo frequento affatto.
      Ci ho provato, ma non fa per me.

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  3. E' che quando pensi di voler morire per amore, ci credi davvero.

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    1. certo che ci credi, ma se tutti quelli che l'hanno pensato l'avessero fatto, saremmo molti, ma molti meno.

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  4. http://doscomp.tumblr.com/

    Grazie per l'ospitalità. Spero vi piaccia.

    Doc

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    1. Lo conosco il tuo blog e lo leggo.

      Peccato non si possa commentare.

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  5. Ci sono momenti nei quali una lama ti attraversa il cervello.
    Non devi essere per strada alla guida in quei casi altrimenti qualcuno dirà ( giustamente) che quello non è amore.

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    1. Non solo il cervello, ma anche il cuore e l'anima.
      E piangi e ti disperi e pensi che dopo tanto amore non sarai più in grado di amare un'altra persona allo stesso modo.
      E succede ogni volta...

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  6. Ne so' qualcosa, e non dico altro che l'argomento mi tocca particolarmente...

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    1. Ma se tu sei chi penso che tu sia, se fossi davvero tu e mi ricollegassi a cose di altra data, allora saresti un puzzle che prende forma.
      Se così fosse, cazzo, mi spiace.
      E mi dispiace comunque, anche se tu non fossi chi credo tu sia.

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  7. ciao biondina, ti ho inviato una cosa in privacy

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    1. ciao beddazza, lessi (che non è la firma del più famoso cane della storia televisiva!)

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