Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

domenica 18 agosto 2013

Scrivimi

Non amo gli audiolibri, i videolibri, i dispositivi di lettura e tutto quello che chiamano libro ma che libro non è.
Vuoi mettere il fascino della carta, il fruscio della pagina che volge al retro di sè, il segnalibro che infili tra i fogli e che ti riporta laddove hai terminato l'ultima volta?
Perchè la costrizione a modernizzare qualsiasi cosa, dovrebbe aver rispetto per cert'une, lasciarle al loro stato originale, lasciare che si possano ingiallire o anche solo impolverare di vita altrui.
A volte mi domando cosa resterebbe se improvvisamente smettesse di esistere l'elettronica e le sue capacità di correlarsi al mondo.
Cosa sarebbe di noi.
Se saremmo ancora capaci di rapportarci, come una volta, non troppo tempo fa.
Non usiamo più la mente come spazio personale e non cedibile e usiamo un modem perchè i piccoli momenti, i ludici pensieri e l'intimità dei sentimenti contrastanti, diventino un post o uno stato di facebook o un tweet.
E tutto questo è meraviglia e tristezza al contempo.

(scrivimi - nino bonocore)

21 commenti:

  1. Già, meraviglia e tristezza al contempo...e non credo che sia solo per il fatto di essere nati in epoca pre-digitale. Certo, può essere che le nostre origini in parte ci aiutino ad apprezzare meglio gli avanzamenti tecnologici senza idolatrarli, come non li idolatrano tutte le persone di buon senso le quali non credono affatto che -pur usufruendone- il libro digitale debba inevitabilmente e spietatamente soppiantare (enorme stronzata) quello cartaceo ...perché, non è banale ricordarlo, senza il rispetto di vero progresso non c'è mai nemmeno l'ombra.

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    1. Io credo invece che conti avere avuto la fortuna di essere nati prima che tutto questo ci sommergesse.
      Un po' come quelli nati dopo l'euro, che non sanno fare neppure la conversione.
      Non ne hanno bisogno.
      Cioè, la nostalgia nasce dal vissuto, dalla conoscenza di come fosse.
      Forse siamo solo antichi!!!
      :)

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    2. Noi siamo leggenda (suona meglio)!! ;)

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    3. eh ma speriamo di non fare la stessa tragica fine!!!

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    4. No, noi siamo leggende di quelle toste, di quelle che durano! :)

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  2. "Meraviglia e tristrezza" hai ragione. Secondo me spetta solo a noi riuscire a non essere vittime dello sviluppo tecnologico, che è una bella cosa ma solo se sfruttata sapientemente. Concordo anche sulla bellezza dei libri, un e-book non potrà mai sostituire la carta, almeno per quanto mi riguarda.

    http://lovedlens.blogspot.it

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    1. Concordo su tutto.
      Ho provato, per curiosità, a leggere un libro su video, ma non riesco a soffermare l'attenzione.
      Mi sguiscia via già alle prime parole.
      Mentre un libro, anche quando non mi piace, mi spinge comunque a proseguire.

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  3. oh, ariecchime.
    dico 18 no dico 18 giorni (si noti la mano destra di taglio sulla guancia sinistra mentre lo dico) senza connessione e, al massimo, uso di un telefono con combinatore rotante (35 secondi per comporre un numero, ma come facevamo una volta?).
    Mai stato meglio, ho perfino avuto tempo per rileggermi "La porta dell'infinito" e "Oltre l'orizzonte azzurro" di Fred Pohl (vedi un po' se il marito cell'ha, Cosmo serie Oro). Ho intaccato pure il terzo della serie: "Appuntamento con gli HeeChee" ma il tempo è stato tiranno.
    Aoh bentornata eh!!!

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    1. aoh bentornato a te!!
      Vero che è rilassante vivere un po' senza cellulari e computer?
      Dov'è questo paradiso del nulla?

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    2. Pochi km a sud della capitale.
      Quando vivevo lì stabilmente, circa 25 anni fa, il telefono più vicino era una cabina a 2km.
      Giornate intere trascorse nel silenzio a leggere e costruire modellini.
      Strade sterrate e acqua ricavata da un pozzo artesiano.

      Adesso è tutto asfalto, gente urlante e immondizia ammucchiata.
      Ma all'interno del mio recinto si riesce ancora a respirare in pace.

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    3. Una volta un sacco di posti erano così...
      Poi sono diventati tutti asfalto, gente urlante ed immondizia sparsa qua e là.
      E dire che si parlava di progresso!

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  4. io adoro la tecnologia, sono una social network addited, ma ho detto NO all'e-book, proprio non riescono ad affascinarmi e a farmi "mollare" la cara buona vecchia carta stampata...

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    1. Oh ma l'adoro anche io.
      Mi da possibilità che prima neppure potevo sognare.
      Ma ci sono cose che devono restare come sono, non foss'altro perchè possano rappresentare il passato nel presente.

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  5. Hai ragione ... oggi tutti ci siamo sistemati nello spazio ... le nostre storie d´oggi sembrano essere eterei! Tutto è nell´aria, e il modem, come dici tu, diventa il "petto di ricordi" moderno. Mi piace la tecnologia ma, personalmente non mi piace il Facebook e Twitter mai ho capito come si può dire "mi piace" per tutte le stupidità che fanno gli altri? Infine, chissá possiamo vederlo come un modo di lasciare il nostro registro di emozioni che, altrimenti, andrebbero perse nel cyberspazio, dove sembrano "galleggiare" i relazioni sociale delle persone. Oggi i nostri legami sono "spaziali", e quindi, fugaci. Saluti! Abbraccio argentino.

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    1. L'altro lato della medaglia è che senza l'etere e i modem, non saremmo qui a scambiarci questo abbraccio internazionale!
      :)

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  6. Il passaggio dal libro di carta al libro elettronico ha la stessa valenza che ha avuto, a suo tempo, il passaggio dalla tavoletta di cera alla carta.
    Insomma: l'ennesima rivoluzione editoriale. Ce ne saranno anche altre. E' nella norma.

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    1. Mi sembra un po' eccessiva come valenza.
      E, comunque, per quanto mi riguarda, possono rivoluzionare e stravolgere, io resto appesa all'emozione che mi regala la carta.

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  7. Ho una grande insofferenza per molte delle "implementazioni di massa" del modernismo e qui mi trovo a sfondare una porta aperta.
    Io restaurerei all'eleganza delle semplicità necessaria il 90% delle cose.

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    1. Per molte cose sarei d'accordo.
      Cionondimeno, mi rendo conto che molte delle cose sopraggiunte nel tempo e nello spazio, ci abbiano reso la vita più facile.
      Che quando ti abitui ad una cosa, diventa poi difficile farne a meno.

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  8. ma più che altro tristezza...

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    1. Beh io li metterei al 50%
      Che certe robe, mi sbalordiscono per capacità e ingegno.

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