Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

venerdì 3 luglio 2009

Lontano dal tuo sole

Il dolore ti riduce gli organi in poltiglia.
Ti fa esplodere il cuore e lo riduce ai minimi termini.
Non ti permette di allargare le labbra in un sorriso e ti riempie gli occhi di pianto.
Sedimenta e sta come un coltello piantato perennemente nella scapola, in modo che tu non ti possa distrarre neppure un attimo, in modo che non ti possa scordare di quanto stai male.



"Sono pronto per rialzarmi ancora, è il momento che aspettavo e ora nonostante questo cielo sembri chiuso su di me nessuno mi vede nessuno mi sente, ma non per questo io non rido più. Io son qui in un mondo che ormai gira intorno a vuoto lontano dal tuo sole piove, ma io qualche cosa farò per sentire ancora tutto il calore che ora non ho e avere un po' di pace che ora non ho e luce nei miei occhi che ora non ho un direzione giusta che ora non ho …che ora non ho....


(Neffa)"

7 commenti:

  1. So come ti senti ma non ho il potere di farti star meglio. Perchè sono tante cose ma non il Tempo. Che è Colui il quale guarirà la ferita.
    Tu non sei un punto che ruota intorno ad un sole. Non vivi di luce riflessa. Mai come in questo istante è necessario essere il sole di se stessi e tu sei un sole splendido quando riesci a splendere. E tornerai a farlo.
    Io, per quel poco che posso, ci sono.

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  2. confermo o sottoscrivo
    tu sei capace di amare
    ti basti
    stai vivendo la più grande delle disperazioni
    perchè?
    perchè hai perso qualcuno
    ora fagli un bel funerale allegro
    non hai la minima idea delle novità meravigliose che ti aspettano
    so che non le vuoi
    non adesso
    buona nuotata

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  3. il dolore rende miopi.
    lo sapevi?
    a furia di colpire rende ciechi.
    ma anche sordi.
    e a lungo andare perfino insensibili al dolore stesso, cominciando da quello degli altri per finire al nostro.
    nel dolore l'essere umano si ripiega in posizione fetale, con le braccia si abbraccia le gambe e la testa. e non si muove più.
    ci vuole un analgesico.
    prima "curare" il sintomo, poi con calma, ricercarne la causa o il dolore ad ondate ed accessi, ritornerà...colico, ciclico, fenomenologico.
    bacio e abbraccio, d'acqua di mare

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  4. il mio primo commento qui.. un'attimo spaesato ma ti abbraccio

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  5. Il dolore, un certo tipo di dolore, se ti ci abitui è come la voglia di fare pipì. Vai in bagno, fai quello che devi e tiri l'acqua. Poi esci dal bagno ed aspetti di tornarci di nuovo. Ad libitum. Sempre per far vedere che ho studiato il latino.

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  6. non ci si abitua al dolore ma c'è un momento quando perdi qualcuno in cui questo dolore lo tieni lì con te, quasi a coccolarlo, come un'eco di ciò che hai appena perso....il tempo e il coraggio sono la chiave

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  7. Ely, ma tu mi stai dicendo che sei andata indietro a leggere fin qui?
    Che se non era perchè ho dato un'occhiata agli ultimi commenti mica me ne sarei mai potuta accorgere...

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