Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

lunedì 27 luglio 2009

Momenti


Del resto, che ne sai tu del buio?
Perchè non serve spegnere la luce.
E' dentro, al confine di noi.
Lanciarne una manata addosso, di quel buio, non fa che accrescere l'ombra ed essere riflesso infinito nella luce.
Annaspare, boccheggiare, giusto il tempo di capire nuove danze, nuovi movimenti.
La notte è fiera di quel che rappresenta nel suo trascorrere.
Ma noi vogliamo illuminarla a tutti i costi.
Distrattamente cerco rifugio nel migliore elemento di cui posso disporre e sto.
Unita e stretta alla nostalgia delle mie illusioni.

3 commenti:

  1. A me il buio piace. Forse perchè non credo e non ho tempo di star dietro ad eventuali fantasmi. Io nel buio ci nuoto e faccio le capriole.

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  2. infatti!
    Il buio è liquido.
    Ci puoi fare l'impossibile.
    Pure farti prendere dalle crisi claustrofobiche senza essere notata.
    Tanto, chi ti vede?

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  3. La cosa bella del buio è che è dentro di te. Basta chiudere gli occhi e te lo ritrovi davanti. E anche dietro. Ed è tuo. E nella sua semplicità non lo devi neanche spiegare o argomentare. Unica accortezza è ricordarsi di aprire gli occhi, almeno uno, ogni tanto...

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