Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 29 luglio 2010

It's not time to make a change


Credo che quella di oggi, sia la generazione che maggiormente si discosti da tutte le altre.
Un esempio ce l'ho in casa mentre gli altri mi vengono forniti dalla rete o dalla televisione.
Come ogni generazione che si rispetti, devo ammettere che anche questa appaia abbastanza standardizzata in parole, opere e omissioni.
Grazie a sandalina ho avuto modo di riflettere ulteriormente sulla differenza enorme che contraddistingue il mio vissuto con quello di questa mala gioventù.
Quando quindicenne pargola dice alle sue amiche "ti amo di bene" o "ti lovvo" rido e m'incazzo in egual misura e mi rendo conto che quella fuori tempo sono io!
Questo è il mondo di faccialibro e iutub, in cui i ragazzi rigettano la proiezione della propria solitudine.
Gemma del sud, per esempio, la fanciulla che sta spopolando con i suoi canali di youtube.
E' l'apoteosi del bisogno di sentirsi celebrata e pur di porsi al centro dell'attenzione continua a mettere filmati paradossali che vengono seguiti per passaparola, in maniera esponenziale.
Bene, io posso dire con assoluta certezza di non essere mai stata così, ma solo perchè il mio tempo era diverso.
Io avevo amici con cui parlare, la piazzetta in cui incontrarci, i citofoni da suonare per poi scappare, le lacrime sulle spalle di qualcuno, le risate e le chitarre e le canzoni.
Loro hanno bisogno di fare notizia di comparire in tv di avere il loro momento di gloria.
Perchè questa non è epoca di rivoluzione sociale è uno dei momenti più trash della storia, in cui la maggiore aspirazione non è fare l'ingegnere o il chirurgo donna ma fare la velina o la tronista.
E devi diventare personaggio, far parlare di te, non importa come.
E' mortificante, ma secondo il nostro punto di vista.
Probabilmente loro considererebbero noioso ed inutile il mio tempo.
Ma siccome sono venute dopo, a me è consentito di giudicarle.
Almeno questa soddisfazione!

28 commenti:

  1. Non vedo punti di contatto tra questa generazione e me stesso. Non posso neanche dire che sono stato giovane anch'io. Io lo sono stato quando tutti questi bisogni non esistevano neanche. Non avevo bisogno di un cellulare, la tv era solo un elettrodomestico, il mio sogno era di fare l'antropologo, il massimo della felicità guidare il mio Garelli 50 in un pomeriggio di primavera ed andare al lago a fare il bagno con gli amici. Per me studiare era una cosa naturale, che odiavo, ma che sarebbe servita a non essere un emarginato dalla società. I miei mi hanno dato quello che alla loro generazione (quella del dopoguerra) era mancato: la tranquillità economica. Cosa ho a che spartire con chi a 15 anni ha in tasca più soldi di me, ha provato molti più sballi di me, ha aspirazioni (concrete o illusorie non importa) che io non ho mai avuto. La mia unica preoccupazione è che quando sarò vecchio, saranno loro a governarmi. Col WII.

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  2. Infatti Macs, non ci sono punti di contatto di nessun genere.
    Non so perchè, ma mi sento di affermare che noi eravamo più felici.
    Cominciamo a preparare una fuga pazzesca per quando saremo vecchi, che a me l'idea di essere governata da loro non è che mi alletta poi molto!

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  3. Forse non più felici, ma sicuramente più spensierati, con meno pressioni addosso e senza quell'orrenda cosa che va sotto il nome di "ansia da prestazione"...

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  4. Ribadisco che secondo me eravamo più felici...ora sono demotivati e non hanno entusiasmo.
    La q.p. mi ha raccontato che ci sono quelli che sono fidanzati ma solo su faccialibro...
    Capisco l'amore platonico, ma così mi sembra eccessivo...
    Si, eravamo decisamente più felici, noi potevamo pomiciare dal vivo!!!

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  5. Ti rendi conto di esser vecchio quando inizi a dire che "questa gioventù è una generazione di sbandati"

    Penso che il primo che l'abbia detto sia stato un Neanderthal riguardo a un Homo Sapiens.
    Ovviamente condivido quel che dici, ma quanta amarezza nel provare quel che abbiamo sentito dirci dagli adulti durante la nostra epoca adolescenziale.
    Io ho vissuto l'epopea "paninara", la madre di tutte le omologazioni mercificanti. Prima di allora il "brand" era un idea molto vaga nella testa solo di alcuni pubblicitari.
    Poi, un giorno, un paio di Timberland ha fatto da spartiacque tra ciò che era "giusto" e ciò che non lo era. Già l'utilizzo di un termine di derivazione etica superlativa associato a un bene materiale era rivoluzionario.
    "In verità, in verità vi dico, è nel Giusto colui che calza un paio di Timberland, e indossa un piumino Moncler".
    La scala dei valori reali iniziò a crollare in quel momento.
    Ma forse hai una visione esageratamente pessimista ( e si torna alla mia prima frase ). Penso che questi sepolti vivi di cui parli siano enormemente più numerosi nelle metropoli. Per fortuna esistono ancora gli Appennini. La "bassa". Il Gargano e il Monferrato. I laghi e il mare. In questi posti la realtà continua a essere "più vera" rispetto al virtuale che alcuni pischelli baratterebbero in luogo di un avatar figo. C'è ancora qualcuno che gioca a pallone e qualcuna che si balocca con le bambole.
    E qualcuno che preferisce baciare una bocca, piuttosto che masturbarsi davanti a un pc.
    Contiamo su di loro.
    YY

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  6. andrò controcorrente...concordo ampiamente con l'eretico erotico e pur non definendomi erotica so di essere eretica,e molto,anch'io.Concordo:Ti rendi conto di essere vecchio quando inizi a dire che questa gioventù è una generazione di sbandati,ed aggiungi che noi eravamo più felici. Ma non basta : in realtà è che ti rode perfino un po' il culo proprio perchè ti rendi conto di ripetere le cose che gli adulti dicevano di noi quando noi eravamo ragazzi.E realizzi che la nostra epoca adolescenziale è dunque finita.Per rendere meno amara questa scoperta hai solo la possibilità di credere che "noi eravamo più felici". Che era meglio quando si stava peggio. E via dicendo.Sai cosa c'è Ale?Se mi guardo intorno,più che ragazzetti,vedo impantanati davanti ad un pc molti più quarantenni,li stessi che da adolescenti avevano amici con cui parlare, la piazzetta in cui incontrarsi,i citofoni da suonare per poi scappare, le lacrime sulle spalle di qualcuno, le risate e le chitarre e le canzoni,e mi domando che fine ha fatto e di cosa era fatta allora quella loro felicità. E mi domando dove e cosa si sia rotto. Perchè, lasciamelo dire,i veri sbandati a me sembrano quei quarantenni, non gli adolescenti di oggi che nuotano con difficoltà per seguire l'onda del tempo. Questi quarantenni, ex ragazzi liberi di pomiciare, oggi si conoscono e si fidanzano via internet. Promuovono la propria immagine via internet (un blog, una chat, un profilo su facebook sono sostanzialmente la stessa cosa) e spesso non la promuovono con la genuicità e spontaneità infantile dell'adolescente, ma la falsano, cercando di apparire come ciò che vorrebbero essere nella realtà e non riescono ad essere e non sono. Poi, via internet, ovviamente si sfidanzano. Non so se si masturbino davanti ad un pc o soltanto ci passino davanti le ore giocando a qualche gioco in solitria, che poi un gioco in solitaria vale l'altro. Mah....(sono cattiva eh?)Io non sono mai capace di fare di tutta l'erba un fascio e pur essendo vecchia, lo sai, ho una spinta irrefrenabile verso tutto quel che è nuovo e giovane. Mi incuriosice, mi diverte, mi stimola. Mi sento anche un po' fortunata per questo, perchè essere così mi fa sentire più vicina alle generazioni dalle quali anagraficamente sarei molto distante. E mi permette di sentirmi giovane, dentro. Penso agli adulti della mia infanzia e a quanto debbano aver patito per poter stare al passo con le minigonne, i figli dei fiori, la musica rock, i capelli lunghi dei ragazzi...l'incomprensibile "facciamo l'amore non facciamo la guerra"...

    Ma non riesco a dire che eravamo più felici noi senza il cellulare, oggetto di cui non avevamo bisogno. Suppongo anche che i nostri avi per sentirsi felici non avessero bisogno di molte cose come le automobili, i palazzi, l'asfalto, l'acqua corrente...forse, prima ancora non avevano neanche bisogno di libri, di mappamondo, oggetti superflui per la maggior parte della gente. Voglio solo dire che ogni generazione ha il proprio tempo che facilmente sembrerà sempre stonato a chi è fermo nel proprio tempo precedente, e che il segreto forse sta proprio lì, nel cercare di muoveresi verso l'avanti, almeno solo per cercare di capirlo.
    I giovani sono troppo giovani per protendersi all'indietro. Quando cominceranno a farlo sarà solo perchè staranno diventando vecchi! Ma non mi piace definire questa gioventù come una generazione di sbandati nè riesco ad imputare solo ai giovani l'omologazione che la società in cui viviamo cerca di imporre a tutti i livelli. Ma a voi pare davvero che siano solo i ragazzi gli omologati? Mi preoccupa maggiormente la generazione degli attuali quarantenni, una generazione di castrati. Però detto fra noi, ciò che temo maggiormente è diventare una vecchia tra vecchi.
    Non mi va proprio l'idea di fuggire dai giovani e anzi spero che quando sarò vecchia vecchia saranno proprio loro a governarmi, però solo dopo aver giocato con me un pochino alla wii.
    Saluti. PS = Ti lovvo, anche se non mi lovvi più.

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  7. sarà per la mia innata natura da peter pan ma non mi sento distante da questa generazione, e spero anch'io che al più presto possano governarci, anche perchè come possono sentirsi migliori generazioni del secolo scorso che ha dato vita a 2 guerre mondiali più innumerevoli conflitti che si susseguono come una scossa di breakdance. Ogni generazione ha le sue icone. Ai miei tempi erano i calciatori e i cartoni japponesi, volevamo giocare come holly&benji o salvare il mondo come jeeg o goldrake... ora hanno veline e tronisti ma cresceranno anche loro e si porranno altri obbiettivi, anche se poi qualcuno diverrà velina o tronista. Sicuramente mi sento molto più vicino ai giovani di oggi che a quelli che hanno qualche anno più di me o miei coetanei, li sento vivi come sento viva la mia curiosità e amo tutto quello che il progresso e la tecnica mi offre e continuerà ad offrirmi. Non mi sento migliore, ma coetaneo di ogni futura generazione

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  8. Vorrei condividere il vostro ottimismo e non diffidare di queste nuove generazioni ma allo stesso tempo non sento la necessità di interessarmene per sentirmi meno vecchio. Quello che dovevo fare a quell'età l'ho fatto. Ora, da splendido quarantacinquenne, ho altri interessi, un altro linguaggio, altri bisogni. Non mi sento particolarmente castrato dal fatto di spendere parte del mio tempo qui davanti. Ne spendo quasi altrettanto davanti a persone reali, con le quali ho rapporti reali. Credo che la capacità di non ripetere errori storici, come guerre e conflitti passi attraverso la conoscenza della storia, del passato. Non vedo in questi ragazzi l'interesse a conoscere le loro radici culturali. Non si vive di solo futuro. Secondo me, naturalmente.

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  9. Non credo che abbia qualche peso la conoscenza del passato, se così fosse come mai generazione passate che credo tu consideri più interessate alla conoscenza della storia siano state protagoniste di numerosi conflitti che ancora agitano il nostro tempo? La conoscenza è un bluff, per quanto mi riguarda naturalmente. Non ho alcuna necessità a sentirmi giovane, lo sono, e sono affascinato da questa epoca e dai giovani che la cavalcano con furore ma anche con tenerezza. Che senso ha astrarsi dal tempo? Sentirsi migliore? Le nuove generazioni è giusto e devono sentirsi migliori di noi

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  10. mi si è persa qualche sillaba! Intendevo dire che sono le nuove generazioni a doversi sentire, e voler essere meglio di noi, di me

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  11. YY, è assolutamente naturale che ogni generazione sia stata tacciata di qualcosa che quella precendente non poteva condividere.
    Come dicevo ognuno ha il suo tempo ed è normale che non possano collimare altrimenti non ci sarebbe passato, presente o futuro.
    Nè è possibile fare di tutta l'erba un fascio, anche se, come è sempre stato per ogni generazione, è generalizzato proprio dallo standard e dall'appartenenza a quel profilo generazionale.
    Mi sento vecchia rispetto a loro?
    Certo che si altrimenti come farebbero ad essere la nuova generazione rispetto alla mia???
    :)

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  12. Rita,
    ti lovvo anch'io, ma tu non ci credi.
    mi sono dovuta stampare il commento altrimenti mi perdevo, perchè ora ti rispondo punto per punto!
    Il culo non mi rode per nulla, proprio perchè, come dicevo a YY, è normale che la generazione precedente si scontri con quella successiva e il mio non è neppure uno scontro, ma semplici constatazioni .
    La mia adolescenza è finita da tempo immemore e l'ho realizzato da un pezzo senza che questo mi creasse problemi insormontabili, ne ho preso atto e via.
    Non ho mai detto che internet sia stata la maledizione...anzi, e non giudico chi e cosa si fa in internet, ognuno è libero di farne l'uso che vuole.
    Ho invero più volte ribadito di appartenere a un tempo diverso, tempi che ricordo con nostalgia e che mi facevano sentire felice.
    Non discuto che l'evoluzione sia importante... dev'esserci comunque interesse per il futuro perchè ciò possa avvenire.
    E mi sembra che sia più entusiasta tu delle tecniche delle innovazioni che loro, che non si rendono neppure conto di essere il futuro.
    Troppo giovani per prontendersi indietro?
    E' vero, ma da chi possono imparare?
    A me dei quarantenni non m'importa un cazzo, hanno la maturità (o almeno dovrebbero) per cavarsela da soli...

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  13. dem...li senti vivi????
    Definisci vivi...

    Certo ogni generazione ha le sue icone.
    Forse sono stata fortunata perchè per la mia c'era Candy Candy e chi mai avrebbe voluto fare l'orfana???

    Io non ce la faccio a sentirmi coetanea di questa o delle generazioni future.. proprio perchè ognuno deve vivere il proprio tempo.
    Ma magari è perchè sono più vecchia di quanto sia davvero!

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  14. Ehi Ammore... magari le ragazzine Candycandydipendenty non volevano essere orfane, ma quante si sarebbero trombate Terence???
    EHHH!?!?? Confessa!!!
    AHAHAH!
    La mia vita è stata sconvolta da Actarus ma è con Lupin III che ho capito di essere pazzo per le donne.
    Ahhh... Fujiko... Fujiko mia... dove sei? Dove hai portato le tue tette?
    Baci

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  15. Perdonami YY, ma meglio Terence che fabrizio corona!!!
    Tieniti pure Fujiko...io mi prendo Gamon!!!

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  16. ti definisco vivo da wikipedia o cosa? amore_immaginato, ognuno di noi si porta dietro le proprie nostalgie, e credo che sia giusto che i giovani vivino senza afflizioni nostalgiche, avranno tempo anche loro per considerare poi le nuove generazioni come noi ora giudichiamo loro. Ma a noi chi ci giudica, a noi che dovremmo avere un minimo di saggezza in più per far si che il mondo sia un posto dove vivere e poi morire, e non un luogo di morte fin dalla nascita

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  17. Posso anche concordare sul fatto che stiamo facendo un discorso generico e che non si possa fare di ogni erba un fascio. Ma c'è una cosa sulla quale difficilmente mi convincerete: a me hanno insegnato a ragionare con la mia testa ed ad applicare un minimo di senso critico alle cose che mi engono dette. A lungo mi sono sentito disadatto proprio perchè non seguivo le mode, salvo poi scoprirmi apprezzato perchè sapevo in certe occasioni giudicare con più lucidità. Il senso critico lo sviluppi scegliendoti i maestri, leggendo la storia, confrontando le opinioni, ascoltando le persone.
    Non vedo nella società di oggi la spinta a cercare modelli positivi per valori morali. La famiglia, la scuola, la televisione, non fanno nulla in questo senso. Probabilmente i giovani d'oggi hanno una loro morale, un loro senso critico, una loro "cultura". Che non coincide con la mia. Forse dovrei essere io, quello maturo (???), a cercare dei punti di contatto o forse, più semplicemente, troveranno la loro strada e come rette parallele non ci incroceremo per lungo tempo. Una cosa so: non ho nulla da invidiare a questa gioventù. Nemmeno la gioventù anagrafica.

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  18. definisci cosa è "vivo" per te!
    Ogni generazione è stata giudicata da quella precedente, è normale non ritrovarsi nel tempo degli altri, perchè ognuno di noi ha vissuto e vive il SUO tempo.

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  19. Vivere significa evolvere lentamente e faticosamente fino a raggiunere un punto di equilibrio. I termini "lentezza" e "fatica" non mi sembrano in linea con queste nuove generazioni.

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  20. io amo gli squilibri, per me vivere è questo, perdersi e ritrovarsi continuamente senza giudicare niente e nessuno. naturalmente è opinione personale verso la quale mi riconosco io, non ho presunzione di definire cos'è la vita anche per gli altri. Senti un pò amore immaginato, mi sembra di capire che sei un pò anzianotta, io faccio volontariato e porto a spasso le signore come te, che dici ti vengo a trovare e ti porto a spasso? non preoccuparti, ho io il guinzaglio

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  21. demian...
    (amore mio, cuore della mia vita, tesoro immenso)
    io invece penso che sia necessario, proprio per maturità, raggiungerlo un equilibrio!!!
    Averlo come costante per sapere dove andare a parare, per evitare troppe sorprese che sai, ad una certa età possono creare problemi al cuore!
    Sei gentile a proporti, ma faccio la badante di me stessa...sono abituata a cavarmela da sola...
    Sarò anche anzianotta ma ho le palle di un ventenne!
    Quindi conserva pure il guinzaglio per qualcuno che abbia voglia di farsi proteggere e portare a spasso da te!

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  22. amim, cara mia sposa cadavere, cos'è la maturità per te, definiscimela!! e l'equilibrio poi, altra leggenda metropolitana, per me, e dico per me, non esiste una condizione fissa di equilibrio, ma innumerevoli micro, o macro, dipende dalla consapevolezza acquisita da ognuno di noi, dicevo innumerevoli aggiustamenti che ognuno di noi apporta per stare il meglio possibile ed evitare frane. A proposito di palle, ti stanno cadendo, non è che hai bisogno di un pushup testicolare? ( ciao amore bello!!)

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  23. Prima che cadano le palle a me, le romperò a te!!!
    Caro tesoro del mio cuore!

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  24. ah che bella storia d'amore squilibrata

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  25. Max, questi che ci governano adesso, invece, sono moooolto meglio!!

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  26. ho perso il conto di quante cose sbagliate e fuorvianti hai detto in questo articolo e soprattutto stai male interpretando molte cose per non parlare che si sente a pelle che sei incazzata/o e ti senti sfiduciata/o nei riguardi della vita, sono molto sul vago perche' ora non ho il tempo di entrare nei dettagli sono capitato su questa pagina per caso pero' ci tenevo solo a dirti che non sono d'accordo con quanto dici e che secondo me sei in errore PS non sono di questa generazione

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    1. tanto per cominciare non è un articolo ma un post, nel quale esprimo un'opinione personale e, come tale, condivisibile o meno.
      Quindi le cose sono sbagliate e/o fuorvianti, dal tuo punto di vista, che in quanto tale rispetto, ma non dal mio che resta immutato.
      Non sono incazzata nè sfiduciata e mi chiedo come tu sia in grado di avvertire queste sensazioni non sapendo nulla di me ma dopo una rapida lettura di uno scritto, che, peraltro, parlava di tutt'altro.
      C'è da aggiungere che è molto di moda fingere di essere tutti bravi psicologi a prescindere.
      Quindi, se non vuoi cadere nella solita banale contestazione, sii più costruttivo/a e più attento/a a quello che leggi e se vuoi esprimere opinioni sul mio stato d'essere, non limitarti a un solo post, altrimenti non foss'altro che per par condicio, mi tocca pensare che tu sia una persona superficiale.

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    2. Sport nazionale diffusissimo quello di venirti a dire come la stai pensando prima ancora di darsi la briga di sapere qual è il tuo pensiero (o fregandosene completamente)...un saluto e un abbraccio da chi non ha perso di vista il tuo blog ;-)

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