Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

martedì 5 febbraio 2013

Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi

Sono in stato abulico da fancazzismo.
Vorrei essere affaccendata in faccende, vorrei alzarmi per prepararmi alla nuova giornata e spingermi verso noti orizzonti.
Invece, il nulla.
Mi alzo per un mero senso di colpa pur senza sapere nei confronti di chi o di cosa, resto in tenuta casalinga per buona parte della giornata, tutta se non sono previste uscite programmate, gli orizzonti spaziano per il perimetro dei metri quadrati disponibili.
Il conto corrente langue, quindi neppure la terapia delle spese compulsive può trovare sfogo.
Più la mia assenza dalle possibilità delle variabili resta costante, più m'impigrisco.
Il problema è trovare un moto ondoso da cavalcare.
Che uno potrebbe inventarsi cose, vedere gente.
Mi sono data alle torte, ma dopo aver visto la bilancia lanciarsi in una severa impennata, ho deciso che forse è meglio smettere per un po'.
E poi, qui non conosco nessuno.
Del resto se resto rintanata nel mio cantuccio non è che posso sperare che vengano a bussarmi alla porta.
E' il cane che si morde la coda.
E' per questo che adoro i gatti.
Loro, si limitano a leccarsela.



25 commenti:

  1. C'è qualcosa che mi suona familiare, in questo nulla..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il nulla ha mille aspetti ed è molto democratico.
      Si attacca a chiunque voglia tenerlo un po' con sè.
      L'importante è che non ci faccia l'abitudine.

      Elimina
  2. Io adesso sono molto affaccendato in faccende e vorrei esserlo un po' meno. Ci vorrebbe più comunismo, più vie di mezzo per tutti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Milkino, ma che fine hai fatto?
      Ma vero?
      Io do un po' di fancazzismo a te e tu dai un po' di faccende a me.
      Facciamo vedere al mondo come dovrebbe andare

      Elimina
  3. Anche tu affetta da quella patologia definita "scazzo cosmico"?
    naaaaaa... :O)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è propriamente uno scazzo cosmico tipico.
      Più che altro è desiderare un'abitudine lavorativa con tutto quello che comporta e non averla.
      E' particolarmente frustrante.

      Elimina
    2. Comrendo ciò che provi, non è una bella sensazione, ma ricorda che non può piovere per sempre (non è mia), il sole arriva sempre...
      P.S. Ultimamente continuo a ripeterlo a me setesso come un mantra. :O)

      Elimina
    3. Azz che ortografia, vabbé ormai l'italiano è un'opinione...

      Elimina
    4. Io mi ripeto che devo evitare di crogiolarmi nel limbo.
      E tu, dovresti fare lo stesso.

      Elimina
  4. Tutto ciò non mi è nuovo...
    Somiglia a quello che faccio io!

    RispondiElimina
  5. ahi...ahi...ahi..ahi...
    ti sei fatta già prendere dall'apatia dell'hinterland milanese?????
    Amore.....fatti sentire che usciamo insieme...
    Baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è colpa del luogo, è colpa mia che sedimento.
      Stavo aspettando che il tempo fosse un po' più primaverile, che non ho le gomme invernali e questo m'impedisce di usare la macchina fuori dal territorio del paesello.
      Baci bella Kam

      Elimina
  6. nooooo...
    mai lasciarsi prendere dalla pressante inerzia!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. infatti non vorrei.
      Ma quando entri in quel circolo vizioso, in quanto tale, diventa sempre più difficile venirne fuori!

      Elimina
  7. tanto da 'ste parti pure se ti conoscono, quando mai bussano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e io che mi lamentavo dei torinesi!

      Elimina
    2. Se sentono il profumo delle torte, dovrebbero venire a bussare alla porta (in fin dei conti, perchè dovremmo essere sempre solo NOI a bussare alle porte altrui e non viceversa? ;-) )...comunque, a parte scherzi, la cosa non dipende certo solo da te, magari fosse così semplice (non è autoindulgenza, sia chiaro...solo pura obiettività). Che questa nostra non è più la terra degli Ambrogini d'oro da un bel pezzo...

      Elimina
    3. Ambrogini d'oro?
      E quanto valgono che se li trovo me li vendo?
      :)

      Elimina
    4. E che è difficile trovare gli originali, con quelli magari ti potresti anche sistemare a vita :)

      Elimina
  8. ..può capitare..con delle giornate uggiose ..

    RispondiElimina
  9. TOC TOC TOC TOC!
    allora mi apri!?!?! sono il tuo moto ondoso da cavalcare!

    RispondiElimina
  10. In questi giorni sui vari blog ho letto tante di quelle volte "è come un cane che si morde la coda" che mi stanno venendo crisi d'identità.

    RispondiElimina