Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

venerdì 14 maggio 2010

Me voy


"Carissimo Ernesto,
ho apprezzato le attenzioni di cui mi hai resa partecipe ultimamente, la tua corte serrata e cortese è stata un'amabile lusinga ma, come sai, resto ferma sulle mie convinzioni.
Come ti ho spiegato, la maturità che mi porto addosso o proprio per quella se ci penso con accortezza, mi ha resa paradossalmente una vecchia fanciulla assetata d'emozioni effimere.
Tu mi parli di rapporto di coppia, d'amore eterno.
Ho vissuto tanto e così a lungo, da vedere nel tempo la passione sfiorire, gli occhi smettere di cercarsi, i silenzi prendere il posto delle parole.
Grandi amori trasformarsi in grande odio.
Perchè vorresti offrirmi tutto questo?
Non è meglio succhiare il momento e passare al nettare successivo?
Non è così che si rinnova il senso dell'emozione?
La tua è solo pigrizia di dover ricominciare ogni volta, cerchi la stabilità per accomodarti sul divano della sicurezza, uno sfregio alla solitudine, una compagnia e non una compagna.
Io vivo il tempo delle mele con clamoroso ritardo, cerco di rifarmi di tutte le occasioni che ho lasciato scappare alla ricerca di una felicità che non esiste.
Quindi, mio caro, assolvimi dal tuo giudizio e sappi che quella notte ti ho amato.
Ora tocca a qualcun altro e dopo, un altro ancora.
Adele"

18 commenti:

  1. C'è una vita intera in questa lettera!

    RispondiElimina
  2. quant'è bella...

    "Questa lettera è una bugia, Parigi è stata buona con me, ma senza di te niente ha senso. Tutta la furia dei nostri anni trascorsi insieme mi scorre dentro e mi lascia la certezza che ti amo più della mia stessa pelle; e se anche tu mi ami anche meno di quanto ti amo io, al meno un pò mi ami... no? E se non è vero io spererò sempre che possa essere vero. Ti adoro. Frida"


    quante lettere...quanti sogni...quante lacrime...

    RispondiElimina
  3. Non condivido neanche un pò ma apprezzo!

    RispondiElimina
  4. è molto bella anche se trasmette un senso di malinconia

    RispondiElimina
  5. Scrivi cose bellissime, ma questa lo è ancora di più. Mi piace talmente come scrivi che ti voglio bene. Senza dubbio il mio blog preferito.

    RispondiElimina
  6. Carissima Adele,
    mi sono perfino commosso nel leggere la tua missiva. Credo di non aver mai ricevuto parole così chiare e taglienti da una donna. Ma ci dev’essere un equivoco. Io non so chi tu sia. Non ricordo, fra le donne che ho amato, alcuna che porti il tuo nome. Facilmente puoi dedurre quanto sia difficile per me ricordare il nome di tutte. Dovrei quindi immaginarti tanto scialba da non lasciare neppure un segno labile in me, se proprio il tuo nome non mi evoca ricordo alcuno? No, non ce la faccio e preferisco immaginare si tratti di un banale equivoco, ed io non sia affatto l’Ernesto che hai amato seppur per una notte sola, ma un nuovo possibile nettare per te, ape regina. Colgo dunque l’occasione di proporti, se mai fossi a corto di un “altro”, di cercarmi ancora. Ti lascio pure il mio numero……chiama e ti permetterò di succhiare ancora. Tuo Earnest

    RispondiElimina
  7. Grazie Agnese,
    si è un po' perso il senso delle lettere.
    Ora ci spediamo mail...
    Un vero peccato.

    RispondiElimina
  8. Macs, non condividi perchè hai una visione forte dell'amore in senso universale.
    Ma quante coppie hai visto scoppiare?
    E perchè è sempre all'uomo che si lascia il "potere" di vivere di libertinaggio?
    Ho voluto provare a far scrivere una donna forte e sicura che ha vissuto ed imparato certe cose della vita e che non è stata fortunata quanto lo sei tu.

    RispondiElimina
  9. Lady, la malinconia del mancato amore forse.
    Si pensa e si spera sempre che ogni cosa debba avere il lieto fine.
    Magari fosse così.
    Se guardi intorno tutto è malinconia e gioia e tristezza e felicità in un'alternanza diabolica che in fin dei conti è la vita stessa.

    RispondiElimina
  10. Lorenzo,
    che dire?
    Ti ringrazio delle belle parole.
    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
  11. Adele ha detto:
    Carissimo Ernesto,
    capisco la tua linea di difesa, un uomo ferito ferisce a sua volta dimenticando ogni azione pregressa, ogni parola ed ogni promessa.
    Va da se che ciò che è stato è stato, e puoi far finta di avermi dimenticata e propormi nuove sensazioni.
    E se invero hai davvero dimenticato tutto ciò che tra noi è stato, ti prego, finchè sei in tempo, curati l'alzheimer!

    RispondiElimina
  12. Secondo me, quando si ama, non c'è bisogno di molte parole. Certo è che questo descritto nel post, è il modo con cui preferirei sentirmi mandare affanculo.

    RispondiElimina
  13. Ho visto coppie scoppiare perchè entrambi i personaggi non volevano assumersi responsabilità oppure semplicemente perchè si erano vicendevolmente raccontati delle favole. La parte che apprezzo è proprio il fatto che sia una donna ad imporre le sue ragioni, quello che disapprovo è il fatto che la ricerca si faccia per tentativi...

    RispondiElimina
  14. Secondo me invece, proprio quando si ama si ha più bisogno di parole.
    Dopo essersi guardati lungamente negli occhi come salami, bisogna pur discutere di qualcosa.
    Altrimenti sai che palle?

    RispondiElimina
  15. Cosa è fatto per tentativi Macsino?
    La sciura in questione non cerca l'amore, ma l'emozione e, come ben si sa, questa la si trova nella novità.
    Dopo molti anni c'è affetto, stima, ma non mi raccontare perchè davvero non potrei crederci, che a te viene ancora il fottone allo stomaco ogni sera quando tua moglie torna dal lavoro.
    Le coppie scoppiano per mille motivi più uno...

    RispondiElimina
  16. La ricerca della felicità, Amour. O c'è o non c'è. Poca, abbastanza e parecchio non son parole che s'accostano all'essere felice. Non mi viene il fottone naturalmente, ma godo del fatto di poter parlare senza filtri: cosa che son costretto a fare con la maggioranza degli altri esseri umani. Le coppie scoppiano quasi sempre perchè uno dei due modifica le proprie aspettative. E l'altro non se ne accorge.

    RispondiElimina
  17. E no Macs, la sciura non cerca la felicità.
    Lei è già felice e lo fa intendere.
    Felice di aver rinnovato se stessa, di provare emozioni intense.
    Voi due siete un'eccezione mio caro perchè siete capaci di rinnovarvi in sincronia.
    E' più facile che avvenga il contrario.
    Insomma, come più volte mi è capitato di dirti, quelli strani, siamo noi!

    RispondiElimina