Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 17 marzo 2011

Enola Gay


Lo so, quello che sto per dire andrà incontro a pesanti critiche, non foss'altro perchè voce fuori dal coro.
Partiamo solo dal presupposto che la politica non ha nulla a che fare con quanto seguirà.
Io sono per l'energia nucleare.
Lo sono da sempre.
E ogni volta in cui mi hanno chiesto, un classico del resto, se continuerei ad essere d'accordo se mi costruissero una centrale sul pianerottolo, ho sempre risposto di si (e Macs, m'è testimone!).
Come per tutte le cose, ci sono fattori positivi e negativi.
In questo caso si conoscono entrambi molto bene e si può arrivare ad avere la maggiore sicurezza possibile in caso d'incidente.
Non è qualcosa di sconosciuto piazzato lì a muzzo come successe per l'amianto, è un tipo di energia alternativa, capace di grandi produzioni senza emissioni di anidride carbonica.
Che se poi ci pensiamo bene, hanno fatto più vittime le guerre per il petrolio o i crolli nelle miniere di carbone.
E non c'è neppure il problema di un terremoto come quello del Giappone, perchè se arrivasse davvero da noi un sisma di quelle proporzioni, non sarebbero le radiazioni ad ucciderci, ma le nostre case rase al suolo con noi dentro.
Quello che più mi rende perplessa è che tutti parlino di innovazioni e nuove tecnologie ma alla fine, quando vengono proposte, invece di viaggiare in fuoriserie, si preferisca rimanere al calessino.
A meno che non si discuta dell'ultimo app per l'iPhone!

38 commenti:

  1. è una posizione diversa quanto meno. la domanda che mi incuriosisce è, prescindendo dal caso Giapponese, pensi che ci siano strutture (umane, burocratiche e fisiche) per sostenere il ciclo produttivo energetico nucleare in Italia? Allo stato attuale delle cose e soprassedendo allo spirito italico (che resta comunque uno dei fattori critici del problema). Per farla breve e senza scadere sul "ma in francia e slovenia le hanno a ridosso dei nostri confini", ci sono i presupposti per la sicurezza nucleare in Italia?

    RispondiElimina
  2. inutile provare a farti cambiare idea dato che sei proprio convinta.
    ovviamente sono a sfavore, per quanto possibile cerco di essere fedele al principio che le mie opinioni/azioni siano rispettose di quelle altrui o quanto meno non siano dannose per gli altri e al pianeta.

    RispondiElimina
  3. Ciao Amore non credo che si possa bypassare il problema della resistenza antisismica semplicemente facendo incetta di fatalismo e dicendo: "Che ci frega se espolde la centrale? Tanto si muore tutti sotto le case." E a quelli che scampano ( la maggioranza ) al terremoto cosa lasciamo in eredità? Un parcheggio a forma di stivale?
    Il nucleare è una grande opportunità ma i rischi sono talmente catastrofici, che in una zona sismica come la nostra credo proprio non potranno masi essere calcolabili. Io mi concentrerei su altre energie. Magari meno potenti, ma sicuramente meno pericolose per il pianeta.

    RispondiElimina
  4. Jules, io penso che ci siano professionisti in grado di darci le garanzie di cui abbiamo bisogno.
    Penso che l'italia non sia solo dei cialtroni e dei mangia mangia, credo che ci siano ingegneri e addetti ai lavori capaci e affidabili.
    Si, credo che ci potrebbero essere i presupposti, ma temo che non lo sapremo mai.

    RispondiElimina
  5. teti, io non voglio cambiare idea, nè intendo farla cambiare a qualcuno.
    Ho espresso la mia opinione e rispetto la tua.
    Ci mancherebbe!
    :)

    RispondiElimina
  6. Eroteretici, io non ho mai detto "che mi frega se esplode la centrale".
    Scherzi?
    Volevo solo chiarire che noi non siamo pronti ad affrontare disastri come quello del Giappone, neanche i disastri nostri, dal momento che nelle zone più a rischio non vengono fatte costruzioni adeguate e antisismiche.
    Non partirei mai da questo presupposto.
    Ma far scoppiare una centrale non è che avviene in maniera così semplice.
    Cioè in Giappone non è bastato un terremoto assurdo, è stato lo tsunami a fare i danni maggiori.
    Se poi vogliamo optare per energie alternative, a me sta bene basta che si faccia davvero qualcosa.

    RispondiElimina
  7. Carissima buonasera...
    lo sai qual è il vero problema?
    Al di la delle strutture,del problema scorie,di quello dell'approvigionamento del materiale che rendono il nucleare in assoluto la fonte energetca meno redditizia,c'è il fatto che non ha nessuna importanza dove si costruiscono le centrali.
    Durante la guerra fredda hanno fatto una scoperta:non serviva lanciare i missili termonucleari.Bastava farli esplodere sul posto,tanto poi le radiazioni avrebbero streminato il resto del pianeta!
    E ti ricordo che il disastro di Chernobyl fu dovuto ad un errore umano.In buona sostanza non critico la tua posizione (rispettabilissima fintanto che si possono ancora esprimere!!!)solo mi sembra che allo stato attuale delle cose sia impossibile o quanto meno impensabile attuarla.

    RispondiElimina
  8. Io preferisco fare legna nel bosco. Ma lascio questo: http://www.youtube.com/watch?v=EmeVqhVhMd0 Ora non avrai più dubbi sul nucleare.[ ed è spiegato meglio che nelle ennemila trasmissioni degli ultimi giorni :) xxx]

    RispondiElimina
  9. ahahhah fantastica!!!
    stupenda questa battuta che è stato lo tsunami:)))
    vedi un po' che in canada hanno lo stesso problemino?
    vedi un po' che adesso vengono giù una dietro l'altra?
    non ti dice nulla che il cemento armato si sgretoli dopo 50 anni?
    nel rispetto delle opinioni, ovvio, ma cerchiamo di farcele a ragion veduta.
    guarda caso in 200 anni abbiamo distrutto e creato le premesse per distruggere pianeta e abitanti.
    mah__ scusa, ma mi è scappata la reazione (non è nucleare, tranquilli)

    RispondiElimina
  10. Ale, lungi da me anche solo tentare di convincere qualcuno, non è questa la mia intenzione.
    Io penso e credo che dal 1986 se ne sia fatta di strada e che gli errori servano a non reiterare e imparare a migliorarsi.
    Insomma, quello che voglio dire è che questa cosa che fa tanta paura a un sacco di gente, a me non ne fa.

    RispondiElimina
  11. Nast, se avessi un bosco, piacerebbe anche a me.

    Un giorno avrò il posto di Homer...
    Ecco!

    RispondiElimina
  12. teti, le premesse per distruggere il pianeta le creiamo da sempre.
    Disboscamenti, rifiuti tossici, petrolio in mare a devastare ecosistemi.
    In realtà non era una battuta quella sullo tsunami, ma non importa, non cadrò in questa provocazione.
    Non voglio polemizzare, voglio solo confrontarmi, tranquillamente...

    RispondiElimina
  13. tranquillamente le notizie anche se frammentarie e reticenti dicono chiaramente che lo tsunami non c'entra proprio.
    e in ogni caso, come nel caso delle cure alla persona, prima di somministrare cure o soluzioni sarebbe bene verificare gli effetti collaterali.
    nel caso del nucleare a detta degli esperti e scienziati nessuno sa cosa e quali siano questi effetti collaterali in caso di incidente come si sta dimostrando.
    ora come si possa essere d'accordo con qualcosa che se va storta provoca disastri di questa portata, non sono in grado di concepirlo.
    e tralascio di parlare dello smaltimento delle scorie che quello era già un deterrente che da solo sarebbe bastato a desistere.

    RispondiElimina
  14. Posso testimoniare che la pensi così. Ti confermo che dissento. Sia per i modi in cui si vuole tornare al nucleare, sia per le persone coinvolte, sia perchè non si è fatto niente per ridurre i consumi invece di volere aumentare l'energia a disposizione, sia perchè se voglio o non voglio il nucleare, me lo devono chiedere espressamente. Non si cancella per decreto una scelta che abbiamo già fatto come nazione. Non è il pericolo il problema: non avremo mai un terremoto come quello giapponese e non è neanche la nostra capacità tecnologica: tanto le compreremo già belle chiavi in mano dalla Francia. Il problema è il perchè dobbiamo costruirle.

    RispondiElimina
  15. Vedo che hai scatenato un bel dibattito, ti dirò, spesso siamo come le rane, preferiamo morire lentamente senza rendercene conto, lo troviamo accettabile, per cui facciamo meno caso all'inquinamento fossile o petrolifero, forse è vero che ha ucciso più persone, ci mancherebbe, però c'è sempre un però, personalmente sono contrario a tutte le forme di energizzazione non rinnovabile.
    La prima locomotiva completamente elettrica è nata la metà degli anni '70 assieme a quella a vapore acqueo, ci tengono legati ad un sistema che ci uccide per convenienza, e non sono disposto ad accontentarmi alla meno peggio.
    Stessa cosa per il voto politico, ecco perché ho smesso anni fa di andare alle urne.

    RispondiElimina
  16. a me preoccupa chi gestirebbe queste centrali... considerato che in questo Paese va avanti a far carriera non certo chi lo merita ma chi ha amici e parenti in alte cariche istituzionali.

    RispondiElimina
  17. teti, come hanno fatto per l'amianto?
    L'avevamo ovunque, nelle case, nelle fabbriche.
    Chi ha fatto opportune ricerche prima di piazzarlo?
    Chi ne ha studiato gli effetti collaterali?
    C'è gente che ne muore anche oggi.
    Potrei risponderti che non concepisco chi non lo condivide, ma non è così proprio perchè ognuno è libero di essere pro o contro.
    In piena coscienza e libertà.

    RispondiElimina
  18. è appunto quello che dicevo, lo hanno utilizzato senza testarlo (l'amianto).
    sul fatto che da SEMPRE l'essere umano abbia distrutto l'ambiente dissento. mi risulta che lo abbia fatto a partire dal 1800. prima, ambiente e abitanti vivevano in accordo.
    comunque per concludere sono a favore del nucleare in italia a patto che venga edificato con cemento marcio e contaminato sul ponte di messina e bombardato da gheddafi, così la finiamo in fretta.

    RispondiElimina
  19. Macs, infatti te lo chiedono con un referendum.
    Ora, tutto questo svanirà in una bolla di fumo, perchè la maggior parte degli italiani non vorrà le centrali.
    Preferiscono dipendere da quelle francesi che, peraltro, abbiamo dietro l'angolo.
    Noi compriamo energia dalla Francia, carbone dalla Germania, metano dalla Russia e dall'Algeria, petrolio dal Medioriente.
    Ok non vogliamo il nucleare, allora cominciamo a fare in modo di creare metodi per poter avere la nostra energia oppure fondiamo una succursale Amish.

    RispondiElimina
  20. Caballero, su questo sono assolutamente d'accordo con te.
    Non ho dubbi che esistano tecniche e metodi innovativi che vengono tenuti segreti perchè ritenuti economicamente non convenienti.
    Anch'io ho smesso di votare, per un sacco di buoni motivi...

    RispondiElimina
  21. Acqua, allora te la metto così:
    se avessi la certezza che una centrale nucleare sarebbe gestita da personale arrivato li per merito e conoscenza, saresti d'accordo?

    RispondiElimina
  22. teti, perdonami ma l'ultima parte del tuo commento o non sono in grado di comprenderlo oppure lo interpreto male e siccome la mia interpretazione non mi piace, avrei piacere che lo chiarissi.

    RispondiElimina
  23. ironicamente e cinicamente, dato gli esiti della sperimentazione del nucleare e visto che i potenti non mollano la presa, tanto vale esagerare così facciamo un botto unico e poniamo fine al pianeta e ai suoi abitanti visto che è palese ed evidente (almeno a me ma non solo la sola) che l'uomo (e la donna) scienziati è a quello che ci hanno portato.
    se persino rubbia (la tg3) ha detto che dati gli effetti di un incidente nucleare (anche se la probabilità fosse anche solo di una su miliardi) sono tali da dismettere il nucleare a favore delle rinnovabili ci sarà un suo perchè!

    RispondiElimina
  24. Il punto è semplice: o diciamo sì al nucleare o tra qualche decina d'anni saremo all'età della pietra.

    Ai potenti l'ardua sentenza...

    RispondiElimina
  25. E chi ti dice che sia un male, tornare all'età della pietra? Tanti casini in meno e come unica preoccupazione quella di uscire con la clava dalla grotta per trovare una braciola di brontosauro. Il progresso non necessariamente significa fare di più e più velocemente. Potrebbe anche significare fare lo stesso di oggi ma consumando la metà.

    RispondiElimina
  26. sarei d'accordo solo in quel caso...solo se a gestirlo fosse gente capace.

    RispondiElimina
  27. @Amour Per essere precisi, NON me lo chiedono con il referendum. COl referendum mi chiedono se voglio annullare il decreto con il quale Berlusconi ha deciso di reintrodurre il nucleare.
    Perchè il referendum deve essere contorto, come formulazione, sennò c'è il rischio che qualcuno capisca cosa deve votare!

    RispondiElimina
  28. Finalmente un post intelligente. Tutti quelli che sono contro il nucleare non capiscono un cazzo. E ve lo dice un fisico nucleare. la blogghessa ha avuto un percorso intuitivo ma intelligente: quello che la maggior parte dei sinistroidi con la scheda in testa "noacquaprivatanotavnoficaliberanonulcearenocentralinoprecariatonoTUTTO" nemmeno riescono ad intuire.

    RispondiElimina
  29. teti, capisco che tu voglia difendere la tua posizione strenuamente, ma credo che tu stia esagerando.
    O niente nucleare oppure saltiamo tutti per aria... tra le due c'è una buona dose d'equilibrio...e fidati, non è tossico!

    RispondiElimina
  30. Ragnetto, a mio avviso si fanno passi troppo lenti rispetto a quelle che sono le possibilità inespresse che potremmo avere (nucleare a parte).
    Io credo che non ci interessi la tecnologia innovativa a meno che non riguardi pc o cellulari.

    RispondiElimina
  31. Macs, almeno te lo chiedono!
    Col federalismo hanno forzato la mano, qui si rendono conto che non possono pisciare fuori dal vaso...

    RispondiElimina
  32. Sono favorevole alla ricerca sul nucleare e allo studio della tecnologia. Ma finché non si sarà trovato il modo di neutralizzare le scorie, che non si ipotizzi nemmeno la costruzione di centrali in Italia

    RispondiElimina
  33. Mi sono sempre astenuta da un'opinione, anzi non sono né a favore né sfavorevole tuttavia se dobbiamo considerare razionalmente la cosa, io approvo le centrali nucleari. L'Italia è poverissima di petrolio, carbone, gas, quasi non ce le ha per niente, perciò mi domando sempre, ma vogliamo sempre dipendere dagli altri? Oppure è tempo di darci una mossa per essere indipendenti? Si ha paura che magari una centrale scoppi, ma vogliamo parlare di Chernobyl, le conseguenze non ci sono state anche qui? E poi consideriamo pure che siamo circondati, la Francia ha le più numerose centrali nucleari al mondo, e la Slovenia ne ha delle altre, pertanto se scoppiasse una loro centrale anche qui ci sarebbero tumori,malformazioni ecc ecc; le centrali nucleari sono un'ottima conquista della modernità di cui,però, l'uomo non sa avvalersi perchè è lui che compie sbagli-da 2 anni la centrale nipponica era stata avvertita che non rispettava gli standard di sicurezza- e poi ci lamentiamo che magari esplodono? Prima di parlare dicendo di essere a favore o meno, sarebbe opportuno che la maggior parte delle persone si informassero e leggessero i giornali senza lasciarsi influenzare né da propagazione politica,né da eccessiva emotività che offusca la ragione,Nè tantomeno da quello che dicono gli altri.Ognuno di noi dovrebbe farsi un'idea, ma che gli appartenga,non costruita su basi senza fondamento. Buona giornata.

    RispondiElimina
  34. Le conseguenze di un incidente nucleare sono - ovviamente - più gravi nella zona in cui avviene, smorzandosi via via che ci si allontana. Il problema grosso è che un eventuale incidente ha conseguenze nello spazio ma anche nel tempo: per MOLTO TEMPO. Nel nostro Paese si DEVE puntare alle energie pulite e rinnovabili, abbiamo molte potenzialità nel settore. Tutto ciò senza abbandonare la ricerca sul nucleare e lo studio sulle sue applicazioni. A questo punto, mi preme precisare che parlo con un po' di cognizione di causa, visto che sono ingegnere. Saluti

    RispondiElimina
  35. Ma non vale... tu sei ingegnere satirico!!!

    RispondiElimina
  36. Anonimo fisico nucleare, mi scuso perchè il tuo commento era finito non si sa come, in spam!
    Come dicevo non ne faccio una questione politica, tanto più che io non sono certo di destra.
    Ho espresso la mia opinione come pensiero a prescindere.

    RispondiElimina
  37. Produrre più energia per consumare e sprecare ancora di più di quanto non stiamo già facendo? Dobbiamo invertire la tendenza generale all'autodistruzione e iniziare a consumare di meno. Ci sono degli esempi virtuosi in Europa, piccoli centri abitati che invece di consumare energia la producono, ed è energia ricavata dall'acqua, dal sole o dal vento. Poniamoci una domanda, ma dove stiamo andando con questa nostra fame consumustica? Facciamo il gioco delle multinazionali dell'energia. Questo errore lo abbiamo fatto e abbiamo sotto gli occhi dove siamo arrivati, lo vogliamo continuare a fare?

    RispondiElimina