Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

martedì 20 marzo 2012

Confusione

E arriva così.
Tu lo ignori, o almeno ci provi, ma gli acidi gastrici che ti salgono in gola e quel dolore allo stomaco e al cuore, sono solo i portavoce.
Tu sei creatura forte e continui imperterrita, a muso duro.
E poi senti la tua voce ammetterlo, come per cercare un rifugio.
Nella verità c'è la salvezza?
No, c'è solo la presa di coscienza, c'è solo la consapevolezza urlata di qualcosa che già conosci.
E ora?
Dove cazzo è la soluzione?
Lottare?
Ancora e sempre?
Anche le creature forti si stancano e cominciano ad arrancare.
Perdono fiato.
E speranza.
Allora, anche se me lo urlo in faccia a cosa serve?
Prima potevo fingere di stare bene, ora devo ammettere questa ennessima debolezza.
Sono infelice.
Auguri a me.


43 commenti:

  1. no, gli auguri te li ho fatti prima io =D

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    1. Vero, ma io intendevo un altro genere d'auguri!

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    2. eh... gli auguri sono auguri XD

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    3. hai ragione.
      Allora buon ono.mastico a me

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    4. non essere infelice... hai tutto il tempo domani.

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    5. se potessi posticiparlo lo farei.
      Ma siccome i deliri di onnipotenza di obnubilano quando sono triste, mi devo tenere tutto quello che questo cazzutissimo oggi m'ha dato!

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    6. attirerò le ire (tanto io spalle larghe) ma lo star male a cosa serve?
      si, non dico che uno non debba star male... anche perchè non si può scegliere...
      ma si può scegliere di farla passare soprattutto se sembra non si possa far nulla...

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    7. se fosse una scelta non saremmo neppure qui a parlarne!

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    8. e lo so... però io voglio provare a risollevarti :D

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  2. Le creature forti non sono quelle che non si stancano mai... sono quelle che si rialzano. Sempre.

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    1. Mi sono rialzata una serie innumerevole di volte.
      Ora sto stesa per un po'

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    2. posso stare un po' steso con te? :)
      tanto il tempo passa lo stesso...

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    3. ascoltiamo i pensieri...

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    4. i miei fanno un bel casino.
      C'ho un rullo compressore nel cervello!

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    5. Ancora distesa?

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    6. Penso di sì ma Riccardo è scappato dall'otorino.
      SIate felice con me, lo siamo ma non ce ne accorgiamo.

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    7. non immaginate nemmeno il "casino" che fa' anche stando in silenzio =D

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  3. Abbandonarsi al caos è un buon metodo per riprendere fiato. Me ne intendo..

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  4. C'è un proverbio giapponese che adoro:
    non sorridiamo perché qualcosa di buono è successo, ma qualcosa di buono succederà perché sorridiamo.

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    1. io ne conosco uno cinese che invece dice: "se vuoi lidele lidi con denti, se non hai denti lidi con occhi, se non hai occhi lidi con mani, se non hai denti nè occhi nè mani che cazzo lidi?"

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    2. Allora vuoi la sfida! :-)
      Senti questo proverbio maori:
      volta il viso verso il sole e le ombre cadranno dietro di te.

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    3. ufffff
      io solo quel proverbio conosco!
      Comunque, dopo una ricerchina webbica, ti rifilo questo:
      "Io sono un clown e faccio collezione di attimi."

      Non c'entra una mazza, ma mi piaceva!

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    4. E invece c'entra. Eccome se c'entra!
      Io quando sto male me lo bevo fino in fondo quell'attimo di male. Perché non ne rimanga neanche una goccia per dopo.

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    5. ma poi lo vomiti o te lo tieni dentro?

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    6. Ecco, la mia solita sfiga.
      Io quando sudo produco perle d'acqua!
      :)

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  5. lo so ....è così.....quando credi di aver risolto un problema ecco sopraggiungere subito un altro.....lo sconforto è d'obbligo, anzi necessario e l'infelicità una costante.
    Non esiste miglior rimedio se non ammettere le proprie debolezze è solo così che si diventa sempre più forti.

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    1. kam a me non me ne fotte una beata minchia di diventare di cemento.
      Vorrei solo indietro la mia serenità perduta!

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    2. ahahahha......ma più forti non vuol mica dire di cemento.....
      ma la felicità...la serenità sono attimi non c'è niente di duraturo in questo mondo; è la legge della natura...
      non so...sai? io sono una che soffre molto ...alla fine ho imparato a convivere con la mia sofferenza e a trarne vantaggio da essa.

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    3. Allora cedimi parte del segreto che io nella sofferenza ci sto di merda!

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    4. e pure io ci sto di merda.....ma non c'è alternativa.
      Se è quella la strada che volente o nolente ho preso, quel percorso dovrò affrontare, che mi piaccia o no. Io ovviamente parlo per me, vorrei poter dire che esiste un sistema che vale per tutti ma non è così. Forse mi viene da dire che l'unica cosa che può accomunare un po' tutti è cercare di vivere secondo ciò che siamo veramente, solo questo può darci un po' di felicità.

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    5. effettivamente, più spesso viviamo assecondando delle inconcludendi aspettative...

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  6. Ti posso capire: essere forti va bene, lottare va bene, soffrire -in una certa misura, perlomeno- va bene...è che qualche volta semplicemente vorremmo vivere, stare bene (non solo con noi stessi, che ne ho piene le palle dell'individualismo esasperato elevato a "scuola" di vita) in un modo che si possa concretamente toccare, vedere, sentire senza tante seghe mentali del tipo "vedi il bicchiere mezzo pieno", "amati e sarai amato" o "Ridi e il mondo riderà insieme a te, piangi e piangerai da solo" (proverbio che ho sempre odiato, in pratica vigliaccheria e menefreghismo spacciate per saggezza...il tuo plovelbio mi piace molto di più ;) ) e inutilità assortite. Beninteso, non voglio dire che il nostro atteggiamento non abbia importanza, tutt'altro, è che la cosiddetta "positività" da sola non arriva a fare miracoli e non c'è nessuna debolezza nell'ammettere questo...se per te conta qualcosa, Amore, aggiungo i miei auguri ai tuoi...non so quanto ti possano risollevare ma, credimi, vengono dal cuore.

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    1. ecco.
      Sei perfettamente entrato in empatia con me.

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    2. Perchè quel dolore lo conosco alla perfezione, ed è un qualcosa che per essere affrontato ha ogni sacrosanto diritto di essere capito e condiviso...e soprattutto di non essere minimizzato, MAI, questo significa solo prendere per il culo (non infondere la speranza) e offendere la dignità di chi soffre...

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  7. ma è tuo o è mio questo post..??? ...vorrei capire ecco!! :-(..mi son talmente rotta che non voglio nemmeno dirlo a me stessa come stanno le cose..faccio come tutti vorrebbero..non sento non mi chiedo e non mi rispondo...di giorno..poi resto sola e tutto riemerge..e che palle!!!

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  8. Le creature forti sono quelle che soffrono di più.
    Ma poi ce la fanno.
    Auguri a te, e un abbraccio. Forte.

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    1. Fortuna e limite.
      Ne uscirò con le ossa rotte a questo giro.
      Grazie

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  9. un attimo, perchè, CHI è felice?

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    1. Mah! Per quel che ne so, c'era Gimondi.

      (scherzo eh?! Che altrimenti mi tocca tagliarmi le vene e ho perso la lametta!)

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