Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

martedì 13 marzo 2012

Dedication to my ex

Cara Cornelia,
quanto tempo è passato dall'ultima volta in cui ci siamo visti?
Tanti, troppi anni.
Eppure ti ricordo, del resto sei stata il primo amore che abbia sfiorato la mia esistenza, la prima speranza sentimentale, il primo riflesso di futuro e immaginario.
Ti guardavo e riuscivo a proiettarmi nel film del nostro domani, mano nella mano, mente nella mente, cuore nel cuore.
Raccolsi tutto il coraggio che avevo per riuscire a rivelarti i miei interi sentimenti, mentre sentivo le parole salire come un rigurgito ti vomitai addosso, finalmente, quel ti amo. 
E quando la tua risposta fu "si, si andiamo che mi sono rotta il cazzo di star qua" capii.
Chi non ama non legge le labbra e il cuore di chi parla e in un secondo, ti scardina certezze ed illusioni.
Mi rinfilai nel petto parole e sentimenti e me ne andai, felice di aver evitato un imbarazzo non previsto e triste per aver perduto un grande amore, il mio per te.

Arnoldo

20 commenti:

  1. un amore non si perde anche se non ricambiato se no che amore è?

    RispondiElimina
  2. Infatti ci pensa ancora ma è più facile guarire da una ferita se si pensa non essere più così.

    P.s. ma bella donna, che fine hai fatto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è vero è più facile, ma è come mentire a se stessi e prima o poi tutto ritorna a galla....

      ps: apro e chiudo il blog...di questi tempi sono un po' di umore variabile. A volte penso di non poterne fare a meno, altre mi sembra di un'inutilità pazzesca.
      Ho cambiato nome però....http://kamalainnero.blogspot.com/
      Ciao bella...

      Elimina
    2. Mentire a se stessi è un'arte sottovalutata.
      E' la miglior difesa possibile.
      Certo, torna a galla con prepotenza all'accenno di un pensiero, ma s'inabissa con la facilità della negazione.

      visto e blogrollata... ultimamente anch'io ho perso un po' di verve...son periodi anche quelli!

      Elimina
    3. Oggi son polemica e non mi trovi d'accordo sul mentire a se stessi. Io già faccio fatica a mentire agli altri perché sono fin troppo sincera, non potrei mai mentire a me stessa. Anzi, per me è indispensabile ricercare ogni mio lato oscuro, portarlo alla luce, portare a galla tutto. Ritengo sia l'unico modo per superare gli ostacoli, le barriere che il nostro inconscio, che la nostra mente frappone a quello che noi siamo veramente (che è poi quello che riesce a darci maggior soddisfazione) e quello che vogliamo sembrare d'essere.
      Mai mentire a se stessi, nemmeno davanti a un amore non corrisposto perché ciò potrebbe diventare presto la tomba della nostra vera essenza....
      Scusa sono stata lunga e pedante......ahahah.....

      Elimina
    4. Kam, a parte avere una forza caratteriale fuori dal comune, per poter essere estremamente sinceri con sè stessi, bisogna partire da una base di solide certezze alle quali aggrapparsi nei momenti di buio.
      A volte, per quieto vivere, per pigrizia, per sovrapposizione di eventi, è più comodo dirsi qualche bugia.
      Non foss'altro per una questione di priorità.
      E' come essere un enorme puzzle da ricomporre.
      Da qualche parte devi cominciare.
      Una volta che ti metti li e con pazienza parti a ricostruire allora riesci a vedere qualche luce e tutte le bugie che vengono a galla le ricuci e le trasformi fino a quando non diventano scomode verità.
      Ma affrontarle, a quel punto, è terapeutico!
      Confrontarmi con te è sempre un grande piacere.

      Elimina
    5. La forza caratteriale mi appartiene molto, ma solide certezze meglio non averne perché al minimo vacillamento stai sicura che esse non ti gioverebbero affatto e ti troveresti immediatamente a doverle rivedere.
      Però capisco cosa vuoi dire, anche se io agisco su me stessa in modo diverso. L'importante è non accantonare la negatività e cercare di combatterla.
      Il piacere è mio....

      Elimina
  3. Ho capito, però se una si chiama Cornelia, se le cerca. E porca miseria però....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, non è che chiamarsi Arnoldo sia una garanzia maggiore eh?!

      Elimina
  4. AhAhAhAhAh.... ma è stupenda come risposta... tipo:" Oh, grazie... ma devo andare al cesso!"
    Ok, ok... la smetto di nascondere il mio cuore di panna ;)
    ti aspettavo, un po' in ansia....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In ansia? Perchè mai?

      Le possibilità per prendere lucciole per lanterne quando qualcuno ti dice "ti amo" e non vuoi capire erano e restano due:
      1) vai piano
      2) andiamo
      Ho scelto quella che meglio si adattava con il cinismo!!!

      Elimina
    2. Vogliamo andare? Prego avanti voi.

      Elimina
  5. Ma è ovvio! Una storia tra una Cornelia e un Arnoldo non avrebbe mai potuto funzionare!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E ce lo so, ma bisogna fare in modo che nessuno possa riconoscersi.
      La prossima volta lo chiamo Pesa... magari funziona!

      Elimina
    2. No no, non chiedermi consigli sui nomi, ho appena scritto un post appositamente su questo catastrofico argomento!

      Elimina