Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

sabato 19 maggio 2012

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Non trovo le giuste parole che possano esprimere la massa ribollente di emozioni che scuote quanto di più inacessibile è in me. Non trovo nulla che possa aderire dando una forma comprensibile: ogni pensiero mi sembra un avvoltoio che voglia lisciarsi le piume mostrando la propria inequivocabile compartecipazione. Il dolore non mi può appartenere, è come se saccheggiassi un tempio dove le persone a te care ora piangono e cercono conforto, soffocando la rabbia, tenendola sotto una soglia d'incoscienza. E' così facile morire. E' così facile uccidere, è ancora più semplice nascondersi dietro l'anonimato di una bomba e continuare ad assecondare i propri istinti, come se niente fosse, come se non fossi tu, o foste voi, l'autore o i colpevoli di un efferato delitto. E quella rabbia soffocata ora da un sentimento enorme, inconsolabile, dei famigliari, delle amiche, quella rabbia e desiderio di vendetta divampa in me, vigliacco figlio di puttana, divampa in me, e forse capiresti quanto sia semplice morire, se ti avessi innanzi, e quanto sia sacro, imprescindibilmente sacro, il lieve miracolo della vita. Vigliacco figlio di puttana, accenderei di mio pugno la miccia che divorandoti le carni facesse esplodere quel tuo cuore indegno del miracolo, unico e improrogabile, che la natura ci ha donato.


Rubato qui

12 commenti:

  1. "quanto sia sacro, imprescindibilmente sacro, il lieve miracolo della vita"

    Le cose serie.. che ci sfuggono di mano.
    Bellissime parole. Non aggiungo altro.
    Ciao Amore, ciao Demian

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    1. E' un orrore che mi ha lasciata senza parole.
      Fortunatamente qualcuno ha saputo usarle al posto mio.
      Ciao Sara.

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  2. Posso capire tutto evidentemente, ma l'ultima frase mi lascia molto perplesso.

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  3. Un Genio una volta scrisse:

    Ecco la differenza che c'è tra noi e gli innominabili:
    di noi posso parlare perché so chi siamo
    e forse facciamo più schifo che spavento
    di fronte al terrorismo o a chi si uccide c'è solo lo sgomento.

    Penso ci sia poco da aggiungere.

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  4. Grazie , per la vostra rabbia, per le vostre parole..grazie a nome di Melissa di Veronica di tutte quelle nostre figlie che resteranno ferite dentro...sono di Mesagne..tutte queste bambine le ho viste davvero crescere....è inspiegabile quello che stiamo provando e l'impotenza profonda di non poter attaccare nessuno...di vedere quanto odio, quanto dolore, quanta devastazione interna sta provocando questa terribile vicenda..

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    1. Stiamo vivendo un dolore di riflesso ma lo sentiamo ed avvertiamo la stessa frustrazione...

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  5. Non riesco a commentare in modo adeguato...penso solo che il post riesca a farlo in mia vece. Fino in fondo, purtroppo...

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    1. Ho dovuto rubarlo per trovare le parole che esprimessero quello che ho dentro... meno male che qualcuno ha saputo scriverlo come io non avrei saputo fare.

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  6. non esistono parole...
    bisognerebbe beccarlo e farlo morire tra i dolori più atroci.

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    1. Come dicevo altrove, bisognerebbe cominciare con l'estirpazione della pelle, continuando attraverso il taglio di un dito al giorno, passando poi dal cazzo e arrivando agli arti.
      Lasciare poi quello che resta in pasto ai topi, restando a guardare

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