Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

lunedì 4 maggio 2009

Perfidaperchèno

Perfidaperchèno era al corrente di cose che avrebbero potuto distruggere interi paesi.
E ne sapeva talmente tante che, non sapendo da che parte cominciare, di solito le teneva per se.
Era avvolta da una totale e costante serenità che le permetteva di sorridere al prete del suo paese pur sapendo della sua relazione col quello del paese accanto in quanto la riteneva assolutamente plausibile.
Non era interessata al pettegolezzo in senso lato; quando voleva fare male, lo faceva proprio con cognizione di causa.
Le bastava dire la parola giusta alla persona giusta e si sarebbe assicurata il botto senza che, peraltro le si potesse addebitare alcuna colpa.
Si capiva quello che aveva combinato dal sorriso sardonico che ogni tanto accennava.
Quando girellava per il paese con quel sorriso, tutti i peccatori non sapevano se, tornando a casa, sarebbe toccato a loro.
Quindi per non saper leggere nè scrivere, cominciavano a preparare una giustificazione plausibile.
E per non essere da meno, anche chi aveva una vita cristallina, preparava una scusa, così, per non sentirsi emarginato.
L'indomani, un occhio nero, una famiglia sfasciata, un'amicizia distrutta, lasciava intendere chi fosse il colpevole.
Se succedeva che lo stesso venisse perdonato, per giorni regnava sospesa una palpabile curiosità che non trovava risposta.
Perfidaperchèno, non se ne crucciava e pensava che ognuno meritasse i limiti delle sue ragioni e che chi era causa del suo male dovesse ragionevolmente piangere se stesso.
Almeno finchè tutti i nodi, non fossero venuti al pettine.

10 commenti:

  1. ...ah
    ma come porti i capelli bella bionda
    tu li porti alla bella marinara
    tu li porti come l'onda
    come l'onda in mezzo al mar...
    eh eh eh

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  2. Interessante forma di delirio di onnipotenza... questa forma di libero arbitrio in terza persona, pronta a colpire senza preavviso peraltro esseri me indifesi ne innocenti. Gradirei possedere questo potere. Dove mi devo mettere in coda? ;)

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  3. ritina, lo sai come porto i capelli....come mi vengono!!!
    eheheheh

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  4. Max, hai preso il numerino???
    Io ho il 4250 e l'ho preso un sacco di tempo fa...
    Ora sono al 506...
    vedi tu!!!

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  5. Ok, ho capito. Mi metto nella coda dei Capri Espiatori...

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  6. bellissimo personaggio
    neppure cosìimpossibile,
    ne conosco uno...

    scrivi divinamente.

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  7. eheheh
    Max, in realtà ho preso un biglietto anche per te...il 4251.
    Lascia quella coda e fammi compagnia!

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  8. Lorenzo, una persona così dovrebbe essere, lei per prima, senza macchia e senza paura.
    E io non credo nei puri!!!

    (detto da te mi lusinga non poco....grazie!)

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  9. Ma sei un tesoro! Passo alla tua coda ma tengo il bigliettino anche dell'altra. C'è un qualcosa che m'attrae nell'essere lo sfogatoio degli altrui rimbrotti...

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  10. Di la verità, lo fai perchè dovessero privilegiare l'altra coda saresti in grado di passarmi davanti!!!
    E io mi faccio piccina e ti salto nel taschino!!!

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