Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

venerdì 6 agosto 2010

Nord sud ovest est


Quando ero piccola vivevo al sud.
Un giorno, presso la villa comunale che ero solita frequentare, conobbi una bimba della mia età.
Quando sei piccola, fai amicizia in circa tredici secondi.
La tipina parlava con un accento inconfondibilmente diverso dal mio, così mi venne da chiederle di dove fosse.
La sua risposta fu "del settentrione".
Io, che mai avrei ammesso di non sapere dove diavolo si trovasse settentrione, sorrisi e annuii.
Mentre tornavamo alla dimora, chiesi a mia mamma dove si trovasse questa città sconosciuta.
Con mia grande sorpresa, mi rivelò che non di città trattavasi ma di italica zona.
Col tempo capii che la piccina, complici i genitori che a una bimba non verrebbe mai in mente di rispondere in tal modo, era un'ogogliosissima nordista trapiantata al sud.
Non che fossi meno orgogliosa di vestire i panni della meridionale, ma doveva essere un gran posto questo settentrione se la fierezza assunta da quella bambina, non dava modo di ricondurre in un luogo specifico e meglio identificabile.
Dopo pochi anni toccò a me, meridionale per metà, settentrionale per l'altra e centrale per nascita, essere trapiantata al nord.
Non cambiò praticamente nulla.
L'unica differenza è stata il modo per l'identificazione che il popolo attribuiva alla controparte e che si era trasformata da "polentoni di merda" a "meridionali del cazzo"
E io sapevo di poter essere, orgogliosamente, tutto questo!

28 commenti:

  1. Io che ho nel Dna il sangue di almeno cinque regioni, tutte del nord, vedo la cosa in maniera ancora più relativa. C'è un nord del mondo e un sud del mondo e noi ci illudiamo di essere del nord mentre scivoliamo lentamente a sud. Ma a sud del Terzo Mondo, però.

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  2. Per me il mondo è mondo è l'italia è italia tutta.
    Questo razzismo complementare non trova in me un baccello.
    E mi spiace per chi non lo capisce e continua a pensare che le persone siano diverse da Roma in giù o da lì in su...
    Ecco.

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  3. La cosa più penosa è che il nostro razzismo non ha basi culturali. E' solo una moda a cui conformarsi per appartenere a questo o all'altro gruppo. Soprattutto in città come Torino e Milano che per ragioni storiche sono in termini numerici, le più grandi città meridionali del nord italia.

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  4. le nostre convenzioni, utili per pure questioni pratiche, hanno preso il sopravvento su cervelli che non sanno nemmeno che la terra è immersa in uno spazio dove nord e sud ed est ed ovest non hanno alcun significato, se non per noi esseri umani. I confini sulle mappe sono l'opera storica di millenarie guerre fra uomini. Se sparissimo, che cosa rimarrebbe di questi confini che dalla carta si sono infiltrati dentro di noi? sai bene amour quanto poco io mi senta di quel o questo luogo, quanto insignificanti siano le differenze razziali se non la curiosità di imparare qualcosa in merito a qualche altra culutura e tradizione. Siamo figli delle stelle, e ancor prima figli di una casuale fluttuazione che ancora si disperde nell'universo. Tutto in noi è già stato, parte di qualcosa, tutto di una parte, e solamente l'illusione di una personalità distinta che ci fà credere di essere unici e irripetibili; apparentemente lo siamo, ma è la stessa energia che da miliardi di anni si diletta con svariate forme di materia, anche se pure il tempo al di fuori delle nostre convenzioni non ha alcun significato

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  5. mi chiedevo, il mio commento è in tema con il tuo post? si perchè ho il vezzo di leggere solo i titoli e magari hai scritto un post su una canzone degli 883... anche nei commenti, leggo solo il titolo : posta un commento; per non parlare dei libri, ho una tessera di una biblioteca dove prendo decine di libri al giorno fotocopiandone il titolo prima di restituirli, titolo e addirittura autore, leggo persino quale sia la casa editrice! I giornali poi, li raccolgo nei bar dimenticati e annoiati sulle panchine e ritagli i titoli e li appiccico sulle pareti, leggedoli prima di addormentarmi. Forse non ci crederai, ti sembrerà esagerato ma al cinema ho una specie di accordo con il responsabile, entro solo gli ultimi minuti, pagando metà biglietto e mi godo con un poccorn in mano i titoli di coda: ne sono estasiato! anche di te mi è sempre piaciuto il titolo che porti sulla fronte, mi piace leccartelo come un gatto lappa il latte

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  6. La tua mamma non sa niente. Lo sanno tutti che Sett'entrione è un paesino in provincia di Napoli.

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  7. E noi del centro? E' frustrante prendere coscienza di non essere nè "polentoni di merda", nè "meridionali del cazzo". Non le sopporto le discriminazioni: esigo essere una delle due cose. Non lo so: indici un referendum, fai un questionario, fai qualcosa insomma. Io voglio sapere cosa sono. "Centrista di merda" sarebbe il mio sogno.

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  8. Mio padre è svizzero mia madre mezza/irlandese ma tutto il mondo è paese, cambiano solo le "zone" negli insulti.

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  9. Ma non c'è il famoso detto "tutto il mondo è paese"? Nel senso che tutto il mondo è palese, ovvero siamo tutti sulla medesima barca.
    Le differenze d'etnia non possono che affascinare. Usi e costumi. Costumi da bagno.

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  10. Cervelli piccoli ossessionano la nostra piccola ed effimera vita.
    Non pongo distinzioni fra me, i miei amici quadrupedi, gli sconosciuti bipedi e, se ci fossero, i tripodi.

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  11. Macs, la cosa più incredibile, è che una volta che ti senti parte di un posto prendi le distanze dall'altro...per cui ho avuto modo di sentire torinesi importati, dare del "meridionale di mmmerda" a quelli che un giorno sono stati i loro concittadini!
    Non mi è capitato il contrario, ma solo perchè non è successo che l'esodo si spostasse verso sud!

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  12. mon amour, condivido in toto il tuo primo commento.
    Dovremmo essere tutti un po' più eleastici e capire che l'uomo nell'universo che da lui viene occupato, è tale ovunque.
    Ma lotte contro l'apartheid, o solo le stesse lotte che compiono le donne per non subire soprusi da parte degli uomini, testimoniano che le persone, ancora, non hanno capito un cazzo!

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  13. Il secondo commento, dovresti postarlo...
    è un post nel post...

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  14. Rita, che vuoi, mia mamma ha i limiti della sua istruzione...finchè si tratta di capoluoghi o province...ma i paesini!!!

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  15. Evaso, voi appartenete al luogo di mezzo.
    Non so.

    Indico subito una raccolta di firme, sai che mi sta a cuore la tua felicità!

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  16. nast, certo...cambiano solo i modi ma l'insulto resta...
    Succede anche in Svizzera?

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  17. ...una differenza comunque c'è, tra nord e sud...al sud, ma anche al centro, non troverai mai un cartello con su scritto "non si affitta ai settentrionali". Un mio amico, figlio di emigrati in Belgio, mi racconta che quando lui faceva le medie ( anni 70) l'integrazione non esisteva e i bambini italiani facevano classi a parte, assieme ad altri "straniei"....e ancora esistevano ristoranti e locali vari alla porta dei quali potevi leggere "non sono ammessi italiani". Però in Italia io non ho mai visto un cartello con su scritto "qui non entrano belgi" Però, mi risulta che da qualche parte in Italia siano comparsi cartelli simili a quello della tua foto, o decreti comunali che abbiano vietato l'apertura di locali etinici (kebab) in centro. Mah...io non credo che a giustificazione di tutto questo basti la teoria dell'ignoranza o della stupidità della gente. Facilmente invece credo che se i "ricchi" fossero al sud (d'italia o del mondo) sarebbero loro ad affiggere cartelli del tipo "non si fa credito ai settentrionali". Polentoni del cazzo o meno. Sono felice di vivere in un 'isola (che pure ha un suo sud e un suo nord e perfino un est e un ovest) molto esposta ai venti.
    Ps = quand'è che ti trasferisci qui?

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  18. Squili, certo che siamo sulla stessa barca ma alcuni credono che la loro sia un panfilo e quella degli altri una carretta!
    E mi affascinano le differenze etniche quando sono tali, quando vedo gli indiani che idolatrano la vacca mentre noi ce la mangiamo, o i musulmani che fanno festa il venerdì mentre noi facciam festa la domenica...
    E per noi, restando in patria, intendo italiche genti!

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  19. Lorenzo...eeeeh signore mio, son cose!!!

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  20. enzo e il suo giardino...rispetto fino le galline che col loro piccolo cervello a volte san stupire molto più che certi umani!

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  21. Hai ragione Amica mia...
    tutto alla fine ha a che fare con il fattore economico.
    Non girare il coltello nella piaga, che non avessi impedimenti vivrei li almeno almeno da un paio d'anni!!!

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  22. buongiorno, io sono un impedimento, uno dei tanti, nemmeno il peggiore, nemmeno il migliore, uno dei tanti, qualsiasi cosa tu abbia intenzione di fare io sarò li come un impedimento, uno dei tanti.

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  23. ...a volte gli impedimenti sono radici e oggi ci pare che se non ne avessimo sarebbe come essere nuvole inconsistenti sebbene piene di pioggia che per un capriccio di congruenze atmosferiche va a scaricarsi qua o là...eppure, per i miei figli e le nuove generazioni (per intenderci quelle di qualche post fa, così maltrattate da qualcuno fra i tuoi commentatori) auspico un futuro da nuvola, senza impedimenti di alcun genere, soprattutto mentali, a solcare i confini "statali" dei cieli e scoprire altri mondi, auspico il coraggio di volare (capisciammè..not only by plane)
    ps : prov'oco e prrrr' evoco eh?

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  24. più che provocare mi pare che tu, mamma pollighiotta, pr'evochi immagini molto care ammme... e devo dire a onor del vero di queste new generation che mi hanno aperto un mondo sulla cera... ora amo la cera... c'e' sempre da imp'arare con nuovi solchi la propria mente

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  25. anche se a volte non si dovrebbe dar retta alla mente, le microespressioni delle sinapsi ad un occhio attento possono rivelare le proprie memzogne, proprie in quanto mie e mie in quanto mente. ma sto andando ancora fuori tema non vorrei ritrovarmi a commentare un post di qualche anno fà o magari che dovrà ancora esser scritto dalla cara autrice che ci diletta e che ci porta a riflessioni anche sconsiderate come libere associazioni di clown in equilibrio s'un leggero filo che unisce chi la legge

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  26. Ma dai che ci si può discriminare senza fare tutti quei chilometri: Leccemerda, Barifogna e fuggidaFoggia ti dicono niente? Uh, se ce n'è... Pilloleperpolli :-)

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  27. Uh!
    Leccemerda e Barifogna mi mancavano...
    FuggidaFoggia, lo conoscevo...
    Quante cose s'imparano!!!!

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