Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

domenica 10 giugno 2012

Fly away

Io sono consapevole che i nostri limiti siamo noi stessi a porceli.
Se solo provassimo a metterci un po' di elasticità mentale, a sfidare le paure a cercare di sfondare quel muro che ci ostruisce la strada, sarebbe un successo.
Ma spesso non succede.
Non per mancanza di volontà ma per la semplicità che implica non cambiare, per pigrizia.
Tra tutti i miei ostacoli, c'è quello di volare.
Con un mezzo intendo, che con la fantasia è tutto facile ed immediato.
Nonostante abbia preso millemila aerei e abbia fatto avanti e indietro consumando cieli stranieri, improvvisamente ho smesso.
Devo aver rimosso l'occasione che mi ha portata così lontano da tutto, e non so spiegarmi per quale motivo anche solo pensare di salire su un aereo mi crea un panico da crisi.
Tant'è che spesso, i miei incubi mi portano a bordo di un 747, ma invece di volare sopra le nuvole e farmi assaporare la visione della morbidezza, viaggia a 30 centimetri da terra, seguendo strade, dossi, curve.
Una macchina di 179000 chili che si ferma ai semafori e con le ali lambisce portoni e alberi.
Lo so, perdo un sacco d'occasioni e forse ci dovrei riprovare, farmi forza e fare un tentativo.
Il mio timore è quello di combinare un casino ed essere interdetta dal solo avvicinarmi a qualsiasi aeroporto.
E' solo un alibi, ma grazie a quello riesco a sentirmi meno stupida.

(fly away - lenny kravitz)

15 commenti:

  1. non puoi farlo. di non volare dico.
    ci perdi troppo.
    e te lo dico dalla parte di una che ti capisce, che ci sta male da giorni prima, e durante. e se devo ritornare anche mentre. è cominciato all'improvviso, e non so o non ricordo quando.
    ma volo, nonostante.
    perchè viaggiare è il grande amore della mia vita.
    anche se ogni volta mi dico che prima o poi dovrò smettere, chè sto troppo male.
    ma poi ci ricasco. per fortuna.

    p.s.: scusa, non ho il dono della sintesi....

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    1. oh ma io viaggio.
      Lo faccio solo con altri mezzi.
      So quello che perdo, ne sono cosciente e consapevole, ma per ora non sono in grado di reagire.
      Chissà, magari un giorno...

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    2. dicono che la valeriana aiuti però. davvero lo dicono. io non ho provato.

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    3. eheheh
      se bastasse la valeriana!!

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  2. Forse avresti bisogno di qualcuno che ti facesse volare... ;)

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    1. effettivamente la mia amica era disposta a venire a prendermi e sedarmi per poi portarmi con sè.
      Tutt'e due, sapevamo che poteva essere l'unica soluzione possibile!

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    2. Beh, non era quello che intendevo... :)

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  3. Mi hai fatto pensare a questo video dei Foo Fighters: http://www.youtube.com/watch?v=1VQ_3sBZEm0

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    1. meraviglioso... non me lo ricordavo.
      Ecco, mi ci vorrebbe una roba così!

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  4. Anch'io ho una paura tremenda e illogica di volare, anche se non sono arrivato al punto di smettere di farlo. E anch'io faccio i tuoi stessi sogni: aeroporti, aerei che si muovono per le strade lambendo alberi (e io, che sono dentro, ho paura che le ali si spezzino)... Ma è il discorso sulla paura in generale che m'interessa. La mia vita è governata dalla paura, dall'angoscia, direi. Non è pigrizia, davvero, è proprio forma mentis: come si fa a sfidare la paura se ti fa così tanta... paura? Meglio rintanarsi e rinunciare.
    Io non rinuncio a molte cose per paura, devo dire, ma quel sentimento mi ripiglia comunque sempre, dopo. E per me è proprio un dramma, a volte.

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    1. Io ho smesso quando ho avuto il sentore di creare problemi ad altri.
      Mi consola che facciamo lo stesso sogno.
      Vuol dire che sono meno normale di quanto pensi.

      Già, come si sfida la paura?

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    2. Una giusta dose di paura è necessaria per impedirci di correre pericoli inutili, si dice...è solo una mia ipotesi da non volatore, ma potresti aver rimosso il ricordo di una esperienza di volo sgradevole in cui ti sei sentita in pericolo (e che il tuo subconscio ti ripresenta sotto forma di aereo che si muove in condizioni di paradossale e surreale "sicurezza") ragion per cui può non esserti ben chiaro a cosa dovresti reagire esattamente il che limita la tua capacità di reazione (facendoti sentire in colpa), e non dovresti per questo autoaccusarti di pigrizia o altro...magari fosse la pigrizia il principale impedimento nel superare limiti e paure, ci risparmieremmo un sacco di grane :(

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    3. Non so. Mi hanno detto che la paura si sfida facendo ciò di cui si ha paura. Non so se raccontarlo... beh, quand'ero piccolino, avevo paura di fare una cosa con la bicicletta, adesso non posso dare dettagli. Un giorno mi sono trovato da solo, senza amichetti e genitori intorno, e mi sono imposto di farla, quella cosa, a tutti i costi, superando la paura che sentivo dentro. L'ho fatta, sono caduto, mi son fatto male e ho pianto anche un po'. Però dopo ho imparato a farla senza correre il rischio di cadere di nuovo e non ho più avuto paura.
      È vero però che ci sono state altre azioni che potevo tranquillamente compiere in altre epoche della mia vita e che adesso non rifarei, per paura. È stato così per i tuffi dal trampolino alto: da un giorno all'altro, senza che potessi veramente sapere perché, le gambe mi si sono bloccate e la sensazione di vertigine, da piacevole che era stata fino a quel momento, è diventata di colpo un blocco fortissimo. Quel giorno sono sceso dal trampolino senza spiccare il tuffo e non ci ho mai più provato.

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  5. Io vado, allora prenoto anhe per te? ;)

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