Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

mercoledì 17 aprile 2013

My name is Luka

Che mi chiedevo quale potrebbe essere il motivo che ci porta ad americanizzarci i nomi.
Qui da noi, le Maria, diventano Mary, le Rosa, Rosy, gli Antonio, Tony e così via.
Che ci sta che a qualcuno non piaccia il nome che si porta addosso.
Ma allora perchè non cambiarselo del tutto?
Non è che se ci metti la y in fondo cambia significato o persona, che è un po' come credere che se aggiungi le s alle finali delle parole, parli spagnolo.
Ti chiami Rosa, il tuo nome ti fa cagare, scegli di farti chiamare Alberica, o Anastasia, o quello che ti piace, insomma.
Ma fai una scelta radicale, perbacco.
Altrimenti c'hai solo messo una y banale, ma non hai cambiato nulla.
Se non ti piace, cambia, ma davvero.
Tipo un amico il cui padre, un genio, ha messo il nome Scipione.
L'abbiamo scoperto per caso, perchè si fa chiamare con tutt'altro nome.
Come dargli torto?
Insomma, volere è potere, anche per queste generiche cazzate.

p.s. ma a voi, piace il vostro nome?

(my name il luka - suzanne vega)


26 commenti:

  1. A me il mio piace assai. Un amico che conobbi appellandolo Ale solo dopo anni sconfesso tutte le mie convinzioni. Avevo immaginato si chiamasse Alessio, Alessandro ed invece si chiamava NatALE
    Ahahahah
    FG

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    1. Evidentemente a lui piaceva.
      Non importa creare un dubbio, l'importante è venderlo bene!

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  2. Il mio mi piace assai! elena c'azzecca proprio con me! Ma te non ci associ nomi e persone, e trovi le affinità tra tutti quelli con le stesso nome???

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    1. Beh, il tuo nick è parte del nome di mia figlia!
      Belli entrambi, sia Elena che Sole.
      Certo che associo.
      Di solito le Elvira, mi stanno sul cazzo per esempio.

      Benvenuta.

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  3. eravamo io il ciacci, la lulli, il popi, il giangi, la lusi, il dudi
    e il loro cane, giorgio.

    da m'ste parti so' ridicoli...
    voi mette co' er cicoria, er patata, scrocchiazzeppi o buzzicotto?

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    1. Minchia, il loro cane si chiama come futuro marito.
      Non credo che sarà tanto contento!

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    2. vabbè era 'na barzelletta, detta con accento yuppi rampante milanodabbere.

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  4. Il mio italianissimo nome ce l'ho, mi sta benissimo quindi bando all'esterofilia me lo tengo (e non lo ripudio)!

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    1. E ci mancherebbe, anch'io ho un nome italianissimo, anche se ho dato a mia figlia un nome mooooolto particolare.

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    2. Ma nel tuo caso è perché sei creativa, non esterofila... ;)

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  5. si parla non solo d'amore.Avete voglia di dare un'occhiata qui?
    http://alberodimela.blogspot.it/

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  6. Io mi chiamavo Maria Cristina Acerbi e me lo sono cambiato in Lorenzo Longhi. Tutti mi chiamano lori. Ma con la i, non con la ipsilon.

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  7. Esterofilia cafonal italiota.
    Siamo un paese che tratta malissimo la propria lingua.
    AIDS al posto di SIDA, bedendbrecfast al posto di locanda, resort, relais, sciopping, bipartisan, questiontaim, fon, e altre buzzurronate del genere.

    Pensi che i nomi possano salvarsi?

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    1. Ovviamente no.
      Mi hai fatto venire in mente uno dei segnali stradali più importanti.
      Pensa se al posto di stop, ci fosse ferma.
      Dici che qualcuno lo capirebbe?

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    2. Colgo una piccola provocazione.
      Ma tu stessa sei conscia che è una provocazione.
      Il fatto che esistano contesti specifici nei quali ci può essere una necessità di comprensione che prescinda dalla lingua non giustifica il fatto che tu metta sotto i piedi la tua cultura, perché la lingua è la primaria rappresentazione della cultura.
      Che se hai una lingua maciullata, orrenda e imbastardita e provincialesterofila la tua cultura non potrà essere messa così bene.
      Se non sai che libraria non si dice laibrari (perché tu 'gnorante e pressapochista hai tradotto library in libreria) la userai al posto di bookshop e non ti capirà nessuno a Leeds.
      Puoi farti capire bene altrove se riesci a farti capire bene, ad esprimerti decentemente nelle tua lingua. Scianel, Lucas, Samantha e Bulgari permettendo.

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    3. Concordo su tutta la linea.
      Ci mancherebbe.
      Poi io amo la mia lingua, tanto che sono vittima d'orticaria quando sento congiuntivi inadeguati e/o dimenticati o la grammatica sparsa con precisione chirurgica sotto i tacchi.

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  8. Avrei tanto voluto chiamarmi Sara. In un certo senso ce l'ho fatta.

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    1. Beh, io non avrei voluto chiamarmi Amore.
      Si, ce l'hai fatta.
      Per me sei Sara e lo saresti comunque, anche se sapessi il tuo nome anagrafico

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  9. Mia nipote si chiama Sharon e la figli di amici Charlize....
    Entrambe odiano i loro nomi, la prima si fa chiamare Sara e la seconda Carlotta... Per i miei futuri figli solo nomi italiani.

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    1. Mia figlia, il cui nome è Solema (al quale è stato aggiunto Arianna ma dopo la virgola) inizialmente odiava il suo nome.
      Tutti la chiamano Sole.
      E lei ha cominciato ad apprezzarlo.

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  10. Ciao! Ero cercando informazione sulla rete e sono arrivata qui. Mi chiamo Patzy (Patrizia, e ti dico che il mio nome mi piace), della Argentina. Sono un artista digitale e siccome ho origini italiane, faccio un blog dedicato alla Italia, la quale amo come se fosse propria. Mi è piaciuto molto il tuo blog, mi ha sembrato molto interessante ed anche mi ha piaciuto la tua maniera di scrivere. Quindi io ti seguo, e se volete ti invito a miei siti. Un grande abbraccio.

    http://senderositalianos.blogspot.com
    http://artedigital-by-patzy.blogspot.com

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    1. Ciao Patzy, verrò a dare un'occhiata sicuramente.
      Benvenuta

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  11. Risposte
    1. Nessuna nuova.
      Vuoto totale.
      Mi rammarico, ma ogni volta in cui ci provo, mi passa la fantasia.
      La qual cosa è assai grave

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