Credo nell'innocenza fino a prova contraria e credo che l'onere della prova spetti a chi accusa.
Non esiste la presunzione di colpevolezza, perchè presuppone una presunzione d'innocenza.
Non conosco i metodi investigativi delle nostre forze di polizia, ma resto interdetta quando dopo anni e anni dal fatto, nei quali si sono fatti milioni di buchi nell'acqua, improvvisamente si riesca a tirare fuori dal cappello a cilindro delle prove schiaccianti.
Che, se davvero lo fossero, porterebbero al colpevole senza alcun ragionevole dubbio.
Ma così non è.
Si buttano lì pezzi di conclusioni, si arresta qualcuno e si presume che sia colpevole.
Non si è certi in maniera assoluta.
Non c'è una prova incontrovertibile.
Così, magari, quel qualcuno, che ha il 50% di possibilità di non aver commesso quel fatto, si ritrova una vita rovinata.
Ci sono infiniti casi in cui si sono arrestate e condannate persone senza prove evidenti, ma solo sull'ipotesi e l'idea che non possa essere stato nessun altro.
Se non c'è una confessione, se non si certifica una flagranza di reato, se chi ha ucciso è stato così bravo da non farsi scoprire, chi ci da il diritto di ritenere una persona colpevole?