Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

lunedì 26 dicembre 2011

Walking away

La fede è un fatto umano e come tale viene usato e  abusato dagli uomini.
A volte non può essere una scelta perchè uomini di fede diversa vorrebbero imporre la loro.
Ogni Natale, ci sono individui che in nome di una fede compiono stragi davanti a luoghi di culto di altre fedi.
Ma l'intolleranza è un sentimento soggettivo, le guerre sono combattimenti tra genti.
Non ci sono dei ad invocarle e ad armare le persone, ma solo l'idea, la possibilità di prevalere su altri popoli.
L'essere umano, in quanto tale, è quanto di più odioso esista in quanto capace di elevare il proprio egoismo al di sopra di tutto e per l'incapacità che ha di provare sentimenti di compassione nei confronti del prossimo.
Fanno esplodere ordigni all'uscita dalla messa, mentre intere famiglie si accingono a tornare verso le proprie case, incuranti della presenza di bambini.
Neppure per loro c'è misericordia.
Cristiani contro musulmani, contro copti, contro ebrei, contro islamici.
Una guerra di tutti contro tutti,  ma in nome di quale dio?
Neppure se esistesse meritereste l'inferno.

9 commenti:

  1. già, in nome di quale dio?
    un dio che ordina di uccidere altri esseri umani?
    una scusa assurda come è assurdo l'essere umano.

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  2. Io ho il massimo disprezzo per i fanatici, da qualsiasi direzione arrivino, Amore...ma del resto, anche in contesti sociali apparentemente pacifici e democratici (e pure industrializzati, dai), il credere -a un dio con nomi diversi- senza MAI porsi domande non si porta forse sempre dietro il rischio di aprire le porte all'intolleranza e alla violenza (fosse anche "solo" psicologica, il che non ne sminuisce certo l'effetto) con conseguenze imprevedibili? Penso solo a quanto sia atroce il concetto stesso del martirio...quando non sia rivolto a togliere di mezzo l'avversario religioso (o presunto tale) comporta -cristianamente parlando- la sopportazione individuale di bestiali sofferenze in nome di un disegno superiore e relativa "ricompensa", che sennò magari poi viene -e potrebbe venire comunque- il dubbio di aver diritto di soffrire un po' meno quando sei ancora vivo, e che si stiano facendo a brandelli la tua dignità e umanità...brutta cosa il pensiero consapevole, va a finire che ti ribelli così te lo scordi il paradiso. Ma anche questo punto di vista (che in genere matura per esperienze MOLTO dirette, non certo per speculazioni filosofico-teologiche) può venir banalizzato come semplice mancanza di fede...e dare motivo per discriminare (o peggio), quindi finchè ci si vuole mettere un "dio" di mezzo -con la formula "il mio c'ha il brevetto, il tuo invece no", che tira sempre- non vedo come ne possiamo uscire senza danni... :(

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  3. Non so cosa ne pensi Dio, ma di sicuro la stupidità di certi umani mi annichilisce, mi preoccupa e mi fa arrabbiare ogni giorno di più.

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  4. L'uomo ha creato dio a sua immagine e somiglianza.

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  5. L'uomo ha creato il "grande fratello"...
    ed è tutto dire =D

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  6. Me lo sono sempre chiesta anch'io come si faccia ad ammazzare in nome di un qualunque Dio. Eppure c'è gente che lo fa senza ritegno e senza un minimo di scrupolo, anzi godendone. Il problema è che, è talmente radicata nella notte dei tempi questa cosa, che è impossibile estirparla. Bionda

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  7. Talmente abbietti e miserabili, che sono capaci pure di inventarsi un dio, per giustificare una strage. La prova che dio non c'è, è il loro esserci.

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  8. Intanto Buon Anno con anticipo di un giorno perché ne dormirò due...
    e con affetto, Signora

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