Il giorno in cui ho comprato un profumo da regalare per Natale, la commessa mi ha proposto una seduta gratuita di trucco.
Ho accettato e mi sono seduta sulla poltroncina, in attesa di veder realizzato quello che mani esperte sarebbero state in grado di compiere.
Speravo in un miracolo, invece...
"Ecco, qui mettiamo un po' di cipria, giusto per togliere quella patina grigia"
E io mi sono vista come un fumetto senza colori, un film in bianco e nero.
Ed ho cominciato a vedere il mondo in toni di grigio, i pensieri e i sogni monocolore.
Quella frase innocente mi ha colpito il nervo vago disfandomi l'equilibrio.
Tutto il mio tormento soppresso con mille peripezie, riprendeva fiato e ritornava ad avvolgermi.
Mi accorgo di scrivere al passato, come se appartenesse ad un remoto superato.
Invece sono ancora dentro questo universo incolore e me lo ricorda lo specchio ogni mattina, mentre con la mia poca esperienza, cerco di togliere col fard quell'aura grigia dalla mia faccia.