
L'esperienza si rivelò devastante.
Per quanto cercasse di sforzarsi, i suoi pensieri prendevano pieghe storte ed inopportune che andavano a spalmarsi e cozzare contro latitudini impensabili e inarrivabili in circostanze normali.
Era un trip paradossale e involontario nel quale si era ritrovata suo malgrado e dal quale sembrava non ci fosse modo di uscire.
La mano sfrucugliava tra le amenità residenti in quella parte di corpo, disconnettendo migliaia di sinapsi.
In sostanza si ritrovò a non possedere più nessun potere sulla parte più importante di se stessa.
Sarebbero potute piovere rane dal soffitto, avrebbe potuto perdere sangue dagli orifizi e sarebbe rimasta immobile ed immutata.
Intanto le prime luci dell'alba, comparivano attraverso le fessure della serranda.