Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 3 novembre 2011

I wanna hear it from your leaps

Cara Tarsilla,
ti scrivo soltanto perchè per curare le piccole cicatrici del cuore, devi prima liberarlo dai pesi superfli.
Come i peli a ben vedere.
Mi sarei aspettata meno ipocrisia da parte tua e che, nell'eventualità di scazzi cosmici tra noi, mi avresti affrontata, magari fanculizzandoci, ma chiarendo ogni situazione di apparente disagio.
Probabilmente ho male interpretato i termini della nostra amicizia.
Che poi, mi sto rendendo conto, sono i termini generali dei rapporti, che vedono andamenti lenti e pacifici finchè tutto va bene e tortuose e mostruose arrampicate lungo le pendici di grandi seghe mentali, quando le cose prendono una piega inopportuna.
Credo tu sappia quanto io odi i sospesi e quanto mi scervelli, nella mia piccola capacità, per trovare una risposta ad una domanda o un avvenimento di cui ignori l'esistenza, che possa giustificare il tuo disprezzo, ma ti dirò, a questo giro farò un'eccezione.
Continuerò a restare nell'ignoranza di una ragione che non conosco e che, tutto sommato, poco m'interessa giunte a questo punto.
Ti ringrazio per gli anni che hai voluto regalarmi.
Io me li tengo giacchè neppure quando ho lasciato qualche fidanzato, ho mai restituito nulla.
Sai, l'ho sempre reputata una cosa di cattivo gusto.

Alcina







32 commenti:

  1. S. Paolo ai Tessalonicesi?

    RispondiElimina
  2. tocca avere su un'ascia cara. e recidere ogni cosa sembri in sospeso. questo almeno a noi, tocca, che i sospesi non li reggiamo proprio.

    RispondiElimina
  3. purtroppo a volte non ne vale la pena solo che questa diventa una violenza su noi stessi...

    RispondiElimina
  4. alpe, lo so.
    E' che tutto quello che ho trovato è un tagliaunghie usato!

    RispondiElimina
  5. Riccardo, prima o poi s'impara anche a vincere la violenza su sè stessi!

    RispondiElimina
  6. A volte certe amicizie finiscono come in un libro di Poe. Ma con più sangue.

    ["ho mai restituito nulla..l'ho sempre reputata una cosa di cattivo gusto"...ecco ora mi sento meno in colpa sulla sottrazione di un libro su Savonarola]. xxx

    RispondiElimina
  7. oggi messaggi [più o meno] subliminali qui e là :)

    RispondiElimina
  8. Oltre a non essere vestita siete anche un poco sorda? :-)
    Al "cara" m'è venuto in mente S. Paolo, che ci devo fare?
    Se non è stato definito forse non era importante.

    RispondiElimina
  9. Nast, lo so e ci può stare.
    Ma sempre più spesso mi accorgo che succede attraverso motivazioni assurde o nessuna.
    Preferisco le prime, almeno so che esistono!

    RispondiElimina
  10. Agnese, dev'essere colpa di qualche congiunzione astrale!

    RispondiElimina
  11. nonsò, no no ci sento benissimo.
    Avrete mica una crisi mistica?

    Dite?
    Magari ho creduto che lo fosse, ma probabilmente avete ragione

    RispondiElimina
  12. Amore, è vero quello che hai detto...
    quando ti rendi conto che alla fine, quella violenza che ci si fa' su se stessi per un comportamento che non è nostro, è necessaria al rispetto e all'amore per noi stessi... :')
    sono con te.

    RispondiElimina
  13. Tarsilla Tettamanzi. (Venga a prendere un caffè da noi.)

    RispondiElimina
  14. Restituire le cose è da cafoni.
    E le seghe mentali sono una brutta storia.

    RispondiElimina
  15. Tarsilla è un nome che spengnerebbe anche la poca libido che mi è rimasta.

    RispondiElimina
  16. A volte meglio restare nell'ignoranza. Ogni qual volta son voluta andare fino in fondo mi sono trovata davanti ad un mare di stron.ate.
    Nonna Tarsilla...la nonnina dolce di una cara amica delle elementari (un secolo fa dunque:) ma cosa mi hai fatto ricordare!!

    RispondiElimina
  17. uhm...brutta faccenda quando ti sbattono il tel in faccia. Rimani in bilico tra l'incredulità e l'incazzo. Ma solo per pochi secondi. Il tempo giusto per capire che l'intrlocutore avrà avuto i suoi motivi per aver riattaccato, mentre tu avevi i tuoi per aver composto quel numero. C'è una cosa fondamentale che resta Ale : la scelta. E ad ognuno la responsabilità di essa.
    Prendi dunque l'ascia, ma anche la sega elettrica se occorre, e disbosca. Cura i fiori di campo, anche quelli che vivono solo un giorno e lascia perdere i grovigli di piante carnivore.
    Niente è peggio di un rancore non chiarito, tra amici. Ma stiamo parlando di amici, vero?

    RispondiElimina
  18. Il sospeso è la sostanza dell'intera nostra Storia...

    RispondiElimina
  19. Riccardo, io sono una di quelle persone che ha sempre cercato di capire il perchè delle cose.
    Soffrendo della sindrome da "senso di colpa", ho sempre avuto la necessità di capire le motivazioni che spingono qualcuno ad allontanarsi da me, non foss'altro per capire quale potesse essere stata la mia manchevolezza.
    Poi, un giorno ti svegli e ti rrndi conto che ti sei rotta il cazzo di pensare che quella sbagliata sei tu e tutti gli altri siano santi!

    RispondiElimina
  20. Lorenzo, in realtà i nomi assurdi li recupero in un sito...vedi che c'è sempre da imparare?

    RispondiElimina
  21. Vio, mai restituito nulla.
    Le seghe mentali sono una storiaccia all'ordine del giorno!

    RispondiElimina
  22. evaso, e se fosse una bella gnocca?
    Basterebbe chiamarla tesoro!

    RispondiElimina
  23. Pam, infatti.
    Meglio restare dove si è senza andare a scavare nella sabbia...tanto il tesoro se lo sono già ciulato i pirati!!!

    RispondiElimina
  24. Giardini.era, io pensavo che si stesse parlando di amici, ma mi sa che mica era così.
    Che, voglio dire, gli amici uno se li sceglie, mica vengono imposti dal medico, pertanto uno pensa di poter pretendere quella sincerità che tanto si va sbandierando senza diritto di replica.
    Ho preso comunque una purga, che non si sa mai e coltivo le rose del mio giardino, che sono belle assai.

    RispondiElimina
  25. Cercatore, fino a quando così si vuole restare...
    quando poi si cade e si batte il muso capisci che puoi anche fottertene di rimanere sospeso e tornare con i piedini per terra lasciando agli altri la voglia e il tempo di sgrovigliare la matassa che tu non c'hai più voglia.

    RispondiElimina
  26. Sono tornata. Approvo la lettera in ogni sua virgola. Avrei potuto scriverla più volte anche io. A volte l'ho solo recitata mentalmente. Come una giaculatoria. Che a certi punti manco l'inchiostro valeva sprecare.

    RispondiElimina
  27. Sandalina, bentornata, mi fai veramente felice che sei mancata, non credere.
    Vero, a volte neppure l'inchiostro.
    E' che noi piace sprecare!

    RispondiElimina
  28. Amore (sempre più gustoso chiamarti :D )
    ti apprezzo, credimi; il tuo pensiero, seppur
    esposto in modo "diretto", è condiviso!
    ma chi siamo noi per doverci sempre sentire in
    colpa ed un gradino sotto rispetto agli altri???
    chi ci ama e ci apprezza ci segua...
    gli altri... fanc...

    RispondiElimina
  29. Riccardo, e non mi sono neppure sbilanciata!!!
    :)
    Infatti, basta essere sempre quelli colpevoli a prescindere.
    Non mi fai più amica? (faccio la raga eheheh)
    Cazzi tuoi, io dormo lo stesso.

    RispondiElimina
  30. Con l'età riusciamo a farci una ragione di non trovar ragioni. Ciau!

    RispondiElimina
  31. Non è mica l'età espe, sono i coglioni distrutti dal troppo rimaneggiamento!

    RispondiElimina