Ogni tanto mi tocca convivere con lo scazzo cosmico.
Mi tedio da sola e quindi perchè tediare gli altri?
Quindi divento evanescente, sparisco per un po', non penso a nulla e cerco la via di fuga per tornare a me stessa.
Compitino niente male, credetemi.
Ma ieri notte, in una delle mie oniriche distanze, disquisivo su dio seduta su una seggiovia.
Una tizia, sconosciuta e rompicoglioni, voleva convincermi che il destino è determinato dalla sua esistenza e che tutto ruota intorno a lui e ai suoi compimenti e che se la tale (terza persona sconosciuta anch'essa) avesse cominciato a pregare, sarebbe uscita dal tunnel delle sue paranoie ed incertezze.
Di contro, le proclamavo l'Amour pensiero, indottrinandola sul fatto che se avesse trombato invece di perdersi nei meandri dei suoi problemi, avrebbe visto il mondo sotto un'altra luce.
E concludevo invitandola a fare altrettanto.
Che non mi si dica che non sono coerente pure nell'incoscienza!
(personal jesus - depeche mode)