Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

sabato 4 aprile 2009

Dettofatto

Il signor Dettofatto, stava sempre molto attento alle parole che esprimeva.
E doveva farlo.
L'uso delle parole, altro non era, per il signor Dettofatto, antecedente alla prossima azione che avrebbe compiuto.
Conseguentemente, mai avrebbe potuto dire qualcosa senza prendersi la responsabilità di averla espressa.
Cosicchè, il giorno in cui gli capitò di affermare che avrebbe preso a calci in culo tal persona, gli toccò prenderla a calci in culo.
In quell'occasione si limitò a compiacersi di non aver menzionato la temporaneità di tale evento.
Il signor Dettofatto, era una persona pacata e attenta, quasi niente avrebbe potuto smuoverlo se non per averlo portato al limite della sua pazienza o averlo fatto terribilmente arrabbiare.
Soppesava ogni parola, sia che fosse una minaccia sia che fosse una promessa, perchè in un senso o nell'altro, avrebbe dovuto compiere l'azione conseguente alla parola data.
Rivelava perciò una saggezza e una tolleranza agli eventi che pochi avevano, centellinando sentimenti e immagazzinandoli fino a che non fosse sicuro di poterli esprimere e vivere.
Il signor Dettofatto, amò una sola donna nella vita, il giorno in cui dichiarò alla sua amata che l'avrebbe amata per sempre, lo fece con cognizione di causa.
Non ebbe mai a pentirsi delle sue scelte ed ogni volta che vedeva parole altrui buttate al vento quello era l'unico istante, in cui una lacrima scendeva dai suoi occhi.

14 commenti:

  1. dici bene,personaggi impossibili...ma ci si può lavorare..

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  2. A bocca aperta, estasiato, sono senza parole, quindi, per l'occasione, senza azioni a seguire...

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  3. eeeehm
    just intendi che ci si può lavorare a farli diventare possibili?

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  4. eheheh
    Max, c'hai paura che poi ti toccherebbe sostenere quanto dici con azioni???
    Tranquillo, sono più malleabile del signor Dettofatto e vivo una realtà nella quale troppo spesso si dice una cosa e se ne pensa un'altra!!!
    ;o)))

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  5. Peccato che ci siano poche persone dettofatto...la maggiorparte fanno cose che non pensano e dicono cose che non fanno!

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  6. O parole, quanti delitti si commettono in vostro nome!

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  7. Secondo me non c'è proprio nessuno così, Roby.

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  8. Uh! e pensare che io credevo che si compissero delitti immensi per le donne più che per le parole!

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  9. "Rivelava perciò una saggezza e una tolleranza agli eventi che pochi avevano, centellinando sentimenti e immagazzinandoli fino a che non fosse sicuro di poterli esprimere e vivere..." mi specchiavo in dettofatto eee azz so troppo immediata e passionaria... ma sulla coerenza questo si... mica fanno a pugni le due cose... si può vivere gli attimi e anche sbagliare senza perdere la coerenza a sè stessi... o no? ma che dirti sto pezzo è stupendo ciao

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  10. Mai conosciuta una persona così... uomo o donna, tutti a blaterale e poi alla resa dei conti a scappare con le gambe levate... me per prima.. si intende...

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  11. mari, le persone impulsive vivono il riflesso dell'emozione.
    Coerenza è legittimare il proprio pensiero al fine di un'azione e può prendersi i suoi tempi e i suoi spazi seguendo la via che noi stessi c'imponiamo.
    Ma è anche un cane che si morde la coda.
    Spesso chi cambia idea pur di rimanere orgogliosamente coerente, non lo ammette e questo lo porta a perdere possibilità.
    Ma anche no!!!! ;o)))

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  12. hai ragione K, a parlare siamo sempre tutti bravi!
    E' nei fatti che pecchiamo...
    Siamo miserrimi umani, con debolezze immense e pochissimi pregi...

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