Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

lunedì 6 aprile 2009

Il mondo che si scrolla

E così succede che di tanto in tanto il mondo decida di darsi una grattatina ai coglioni o di scrollarsi di dosso la noia.
Solo che quando succede le dimensioni dei disastri che produce sono immensi.
L'ultima volta che si è fatto il bidet, ha devastato le coste dell'oceano indiano.
Questa notte ha sconvolto l'Abruzzo.
Del resto siamo esserini ridicoli con livello di protezione -50!
E' un po' come se prendessimo una bottiglietta da mezzo litro d'acqua ed innaffiassimo un formicaio.
Noi mica lo sappiamo che magari pure le formiche hanno paura mentre sono investite dall'acqua.
Eppure scappano.
E' l'istinto, è sopravvivere.
Magari anche loro si abbracciano per essere scampate alla morte e anche loro, solerti, ricostruiscono e riprendono da dove avevano lasciato.
Ciclicamente.
Ed è meraviglioso constatare quanta solidarietà corra tra gli esseri umani in queste occasioni.
Ci si sente più uguali nella disgrazia, fratelli di sventura.
Unico esempio in cui cade ogni barriera.
Peccato che ci voglia sempre una grande disgrazia.

5 commenti:

  1. Hai ragione... peccato che la solidarietà emerga solo nei disastri...

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  2. E peccato che, passato il disastro, ci si dimentichi di tutto fino alla volta successiva...

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  3. È dinnanzi al dolore che crollano le distanze. Il dolore non fa differenze... Ci rende tutti uguali... Quando, in realtà, lo siamo sempre....

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  4. poi ci sono gli sciacalli, quelli che il dolore non li coglie.
    In natura si chiamano avvoltoi.
    Ma la natura si deve inventare mille specie ed ognuna ha un suo fine.
    Questi bastardi che fine hanno se non essere la parte infima dell'umanità?

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  5. Quelli di kui parli non sanno, a mio avviso, gioire nè soffrire per sè stessi, tantomeno per altri. Quelli ke non kamminano sul sentiero della vita. La kalpestano. Governati da un io avido e korrotto e dal dio denaro...

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