Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 16 aprile 2009

Meribella

Era bella, non di una bellezza assoluta, ma abbastanza per poter essere notata.
E il suo nome era una garanzia ulteriore.
Meribella era l'unica nipote di Lady Piattola, e come la zia si era dedicata al mestiere più antico del mondo.
Sceglieva i suoi clienti con accuratezza e quando li scartava e le urlavano dietro se pensava di averla d'oro, lei rispondeva di si.
Ed era vero, ce l'aveva d'oro zecchino, 18 carati purissimi e questo faceva di lei una persona ancora più unica.
Il giorno in cui l'arrestarono e le dissero che era fuorilegge prostituirsi, lei rispose che non era così, che si limitava a darla al migliore offerente.
I poliziotti fecero un'asta per vedere chi di loro avrebbe potuto dare di più per una notte d'amore con Meribella.
Ebbe il suo bambino in una notte stellata e lo chiamò Argento poichè riluceva di fasci di luna.
Sapeva che la dinastia si sarebbe spezzata con la nascita di un figlio maschio, ma non se ne crucciò.
Meribella e Argento si amavano di un amore unico, quello che esiste solo tra una madre e un figlio.
Non giudicarono mai le scelte dell'altro, neppure quando Argento divenuto uomo, decise di fare l'avvocato delle cause perse.
Lei non smise mai di sorridergli e lui non smise mai di credere in lei, fusi in un nuovo tipo di carato che collimava oro&argento insieme, come il metallo più prezioso che mai fosse esistito.
E quando Argento incontrò Giada le chiese:
"Riuscirai ad amarmi come mi ama mia madre?"
"Anche di più"
"Non ho detto quanto, ho detto come"
"Come ti ama tua madre?"
"A prescindere".

10 commenti:

  1. Bimba, qui non è questione di neurone si o neurone no. Tu scrivi di cuore, non di testa. Se così non fosse non arriveresti diretta al cuore di chi legge...E questa è pura poesia, a prescindere. :o)

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  2. applaudo. sei proprio brava brava.

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  3. non capisco proprio cosa ci sia di bello in una patata a 18K...

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  4. :o)
    Devo smentirti Max.
    Se scrivessi col cuore alternerei rigurgiti di miele e rivoltanti pensieri sentimentali.
    Scrivo davvero con la testa, vedo le immagini di quanto voglio descrivere e le traspongo, un po' come un punto di vista.
    E se arriva al cuore di chi legge, io ho già vinto...
    (grazie)

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  5. Ma va la che mi fai arrostire...ehm arrossire, Poison!!! :o))

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  6. Bale, tu portami un pisello da 18k e vedi che io ci trovo tutta la meraviglia!!!

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  7. Allora c'è solo una spiegazione plausibile: tu fai l'elettrocardiogramma con gli elettrodi in testa e l'encefalogramma con lo stetoscopio! Ti prendono il battito mettendoti un dito nell'orecchio...insomma hai tutti gli organi rovesciati. Al cuore si parla col cuore, al cervello col cervello: fattene una ragione ;)

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  8. Ecco perchè quando mi cerco i battiti del cuore non li trovo e quando mi scaccolo l'orecchio sento le pulsazioni!!!
    Vabbè, cercherò di capacitarmi e me ne farò una ragione...
    Mi aiuti a contarmi le pulsazioni???
    Ti offro entrambe le orecchie...magari prima me le lavo pure!!! ;o)))

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  9. Ma certo! Procedo subito a disinfettare il dito ;)

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  10. e lei:
    "endocazzosta Prescindere?"

    su Argento che sei ancora gggiovane..

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