Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

venerdì 24 aprile 2009

Piccoli stupori d'aprile

In questo periodo sono stanca e quando sono stanca mi cala l'umore e la palpebra.
Mi capita di aggirarmi pertanto come uno zombie su mezzi e strade della città.
Non sono una donna per la quale si volge lo sguardo nemmeno le poche volte in cui mi combino da splendida, figuriamoci in questa fase.
Eppure dopo mille anni sono stata abbordata da uno sconosciuto, mentre ciondolavo semi addormentata sul tram.
Complice uno sbadiglio talmente gentile da venir scambiato per un sospiro.
Il tale mi guarda, mi sorride e mi chiede se sono stanca.
Annuisco con quanto mi resta delle mie facoltà e lui ancora aggiunge che sono così giovane che alla mia età dovrei essere pimpante a mezzo pomeriggio.

Gli faccio notare che alle 19 il mezzo pomeriggio è già bello che inoltrato ma che con la storia della gioventù si era comunque assicurato 100 punti in una volta sola.
Scendiamo alla stessa fermata augurandoci una buona serata.
Ora, sarà pur vero che avrebbe potuto avere l'età di mio padre (che comunque ancora si difende più che bene, lui), ma questa, soprattutto in una fiera e solitaria città come Torino, in cui ognuno tendenzialmente ti rivolge la parola solo per insultarti, riesce a darti una grande soddisfazione.
Stasera sorrido compiaciuta.

12 commenti:

  1. è proprio vero che basta pochissimo per rendere la convivenza tra estranei un pò meno opprimente..

    ps l'immagine allegata è stupenda

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  2. ...ho capito : per parlare con te bisogna abbordarti sul tram (con impermeabile?) oppure lasciarti un commento qui.
    Stu.pori o pesci d'aprile?
    Eh eh eh.

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  3. Spesso sono le piccole cose che ci fanno sorridere di piace! Sul fatto dell'età...poteva essere tuo padre ma non lo era, quindi...Tanto ormai con quello che si sente in giro,di cosa ci si stupisce più?!

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  4. Bale, basta veramente poco.
    Basta una parola gentile e il gioco è fatto.

    (forte l'immagine vero???)

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  5. Ma daaaiiii!
    Potresti sempre presentarti con una rosa blu tra i denti!!!
    Vedi come ti parlo, mentre rido come una demente!!!

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  6. Roby, sono soprattutto le piccole cose a farci sorridere.
    (a parte il marito ex, ho sempre avuto fidanzati e similari più giovani di me... forse è il mio modo per esorcizzare lo spauracchio di un'età che avanza inesorabilmente!!!)

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  7. Basterebbe abbassare di due o tre tacche il livello della disillusione nei rapporti tra le persone. Diventerebbe più semplice dare e ricevere un semplice saluto o un complimento sincero o una frase di conforto spontanea senza secondi fini.
    Per questo quando qualcuno ci dice una cosa banale ma inaspettata ci stupiamo. Questo dovrebbe insegnarci due cose: anche noi possiamo stupire gli altri nello stesso modo e magari sentirci meglio nel momento in cui lo facciamo. E, seconda cosa, mentre noi viviamo, parliamo,ci muoviamo, e se capita, sbadigliamo, convinti di essere soli e persi dentro noi stessi, c'è sempre qualcuno che ci guarda o di cui abbiamo attirato l'attenzione, magari anche solo per un particolare. Anche noi dovremmo prestare attenzione ai particolari degli altri: farlo rende più semplice trovare il buono nelle persone. Guardando sempre il quadro generale si tende purtroppo a far solo risaltare i difetti...

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  8. Mi viene in mente la volta in cui dalla macchina, ho accennato un sorriso a un tipo che era affiancato.
    Questo mi ha fatto il tipico segno che ben si può tradurre con un "che cazzo vuoi?"
    Da allora mi sono guardata bene da voltare lo sguardo e vado avanti come se avessi il paraocchi!
    Non è facile confrontarsi men che meno con gli estranei.
    Forse non dovremmo perdere la speranza e provarci sempre e comunque...
    Forse...

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  9. Cosa ti dico sempre? Mai uscire senza la dentiera! E poi dov'eri? In Via Artom? Beh è già tanto che non ti abbia estratto il ferro e fatto un buco in fronte...

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  10. E' una questione di abitudini...mi ricordo della pastiglia della pressione, della gamba di legno, della fiala di viola avon per le sfumature alla fluida chioma ma la dentiera...quella resta sempre nel bicchiere!!!

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  11. Buona traversata! Due versi di Coleridge per tenerti compagnia nel "lungo" viaggio :)

    Lieve la brezza, bianca la spuma volava,
    Mentre la scia ci seguiva:
    Per primi noi irrompevamo
    In quel mare silenzioso.
    Cadde la brezza e caddero le vele;
    Fu triste quanto più non si può dire;
    Parlavamo solo per levare
    Il silenzio dal mare.
    Tutto in un torrido cielo di rame
    Un sole di sangue a mezzogiorno
    Si ergeva a picco sull'albero maestro
    Non più grande della luna.
    Giorno dopo giorno, giorno dopo giorno,
    Restammo senza un soffio di vento, un movimento;
    Fermi, come nave dipinta
    In un oceano dipinto.

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  12. sono psicologicamente pronta al rilassamento totale...
    (grazie)

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