Non poteva ridere Facciadibronzo, per uno strano scherzo della natura, i suoi muscoli facciali erano compromessi dalla nascita e questo faceva si che fosse sempre, perennemente serio.
Non che gl'importasse, non avendo mai accennato ad un ghigno seppur sottile, rimaneva indifferente perfino alle battute più ilari.
Non voleva piangere Donnadighiaccio, per uno strano scherzo della natura, ogni qual volta succedeva, le lacrime le si cristallizzavano sulle gote formando due gocce di brillanti.
Evitava quindi, ogni situazione di dolore e camminava fiera di un sorriso che si era dipinta in volto.
Il caso li fece incontrare sotto il tendone di un circo.
Posto 11 e 12.
Accanto.
Lui vi si era recato dimenticando che a volte anche nei posti circolari si può ridere, lei perchè era certa che non avrebbe potuto rattristarsi dal momento che era un luogo pieno di bambini giocosi e paciosi.
Lei si rabbuiò vedendo quell'uomo così serio mentre il clown gli gettava addosso un secchio pieno di coriandoli e pensandolo disperato, cominciò a piangere.
Lui si girò verso di lei e raccolse dal suo viso i chicchi lucenti e solidi.
Li inanellò e ne fece una collana.
Gliela porse e lei anche solo per un attimo, fu sicura di avergli visto sorridere gli occhi.
C'è chi giura di averli visti uscire, mano nella mano.
Non che gl'importasse, non avendo mai accennato ad un ghigno seppur sottile, rimaneva indifferente perfino alle battute più ilari.
Non voleva piangere Donnadighiaccio, per uno strano scherzo della natura, ogni qual volta succedeva, le lacrime le si cristallizzavano sulle gote formando due gocce di brillanti.
Evitava quindi, ogni situazione di dolore e camminava fiera di un sorriso che si era dipinta in volto.
Il caso li fece incontrare sotto il tendone di un circo.
Posto 11 e 12.
Accanto.
Lui vi si era recato dimenticando che a volte anche nei posti circolari si può ridere, lei perchè era certa che non avrebbe potuto rattristarsi dal momento che era un luogo pieno di bambini giocosi e paciosi.
Lei si rabbuiò vedendo quell'uomo così serio mentre il clown gli gettava addosso un secchio pieno di coriandoli e pensandolo disperato, cominciò a piangere.
Lui si girò verso di lei e raccolse dal suo viso i chicchi lucenti e solidi.
Li inanellò e ne fece una collana.
Gliela porse e lei anche solo per un attimo, fu sicura di avergli visto sorridere gli occhi.
C'è chi giura di averli visti uscire, mano nella mano.
Splendida.. Senza altro da aggiungere.
RispondiEliminaUna sola parola: emozionante!
RispondiEliminadavvero toccante. complimenti.
RispondiEliminaragazze..che dirvi?
RispondiEliminaSpero che "grazie" sia sufficiente...
Invidiatemi: ieri sera questo post l'ho letto sul divano di casa di Amore... e credetimi leggerlo lì è stato ancora più emozionante.
RispondiEliminaeheheheh
RispondiEliminagrazie keel...è stato altrettanto emozionante sentirtelo leggere a voce alta...
Non una pietra fuori posto, una collana perfetta, Amour. Portala con orgoglio :))
RispondiEliminaieri sera keellina mi faceva notare che le collane ricorrono spesso...
RispondiEliminal'ho guardata e le ho detto che per me le parole sono come perle e cosa fai quando metti tante perle lungo un filo?
Una collana di parole...
(lo farò...)