Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

martedì 28 aprile 2009

Un viaggio lungo un giorno


Partire è un po' morire...
Non è vero.

Partire è rinascere anche se il viaggio pare non finire mai, anche se l'unico giorno in cui il mare è forza 100 tu devi salire su un traghetto e navigare verso altri lidi.
Il mare ha quel fascino discreto, quell'odore di buono, quelle sfumature che lo rendono unico.
E le persone che lo vivono e ci vivono sono belle.
Non può essere diverso.
Il mare ti fa assomigliare a lui.
Forte e sincero, accogliente e fiero.
E io ci nuoto e ci sguazzo!

8 commenti:

  1. Ho memoria di traghetti. Ne ho presi a decine saltando da un'isoletta greca e l'altra. Ho dormito abbracciato ad un Alano, attaccandogli le pulci. Ci ho vinto alle slot-machine centinaia di monetine che non mi avrebbero accettato al cambio e mi ci sono persino innamorato. Parte del mio presente è nato su un traghetto. Come potrei non amarli? Il mare lo preferisco dalla terra. Mi conforta sapere che ho i piedi ben saldi e di fronte a Lui non mi sento un cretino come Alessandro Magno. Non è un limite alle mie conquiste. Solo un nuovo inizio. Stai bene, Amour. Te lo meriti.

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  2. sarà...io preferisco la montagna...

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  3. io adoro pure le pozzanghere quando si increspano...fai te..

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  4. Vorrei vivere su una barca e vagare di porto in porto per cercare e conoscere me stessa e gli altri. Noi siamo onde, ora in quiete ora in tempesta, ma tutte naufragate su una vita che talvolta sembra non appartenerci!

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  5. Mi raccomando. Un'abbronzatura perfetta, eh! Non vorrai mica farmi sfigurare con "El Pube"?

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  6. si bello il tuo scritto,brava, è molto bello il tuo blog ciao.

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  7. (...partire è un po' morire...uhm...dipende da quale porto parti, e dove vai o dove torni. il mare a volte
    è piatto e liscio,facile facile scivola sotto la chiglia e si apre in due spalancando nuove incontrovertibili strade, o solo vecchie e nore rotte verso casa; altre volte inverce è un susseguirsi di onde alte come montagne, disordinate, rabbiose in cerca di uno scoglio
    sul quale abbattersi,
    liberarsi...e la chiglia sprofonda e s'innalza, rolla e becheggia facendoti perdere il senso dell'equilibrio e procurandoti
    una irreparabile nausea fino a chiudere gli occhi e lasciarti andare al sonno buono, nelle mani di un capitano che prima o poi
    raggiungerà il porto...(qualche ora di ritardo, cosa vuoi che sia)
    Altre volte ancora parti di piatta e improvvisamente sale la tempesta contro la quale ti accorgi di non avere remi, vele, stelle
    a guidarti. Neanche un faro, su uno scoglio lì per caso...partire è un po' morire... si che è vero!
    Beh ho amato molto quelle lacrime, le ho raccolte tutte
    e liberate in mare: ne hai percaso visto la scia?)

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