Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

giovedì 18 novembre 2010

4 amici al bar (omaggio a Bella)


Check, Fold, Raise, Call, erano quattro amici ai quali piaceva discutere di tutto.
Check aveva l'abitudine di lanciare l'idea e rimanere ad ascoltare senza prendere posizione.

Fold faceva solo finta di ascoltare, eludendo immediatamente il tema della discussione e pensando ai cazzi suoi meditando su che diavolo ci facesse li.
Raise era l'impavido del gruppo, di qualunque cosa si parlasse lui l'aveva sicuramente fatto e detto meglio e più degli altri.
Call era parsimonioso, misurava le parole e valutava se fosse il caso di seguire la discussione o meno.
Ciononostante uno completava l'altro, rendendo piacevoli le loro condivisioni nello stesso luogo e nello stesso momento.

Dal nulla arrivò Allin, bella figa della periferia nord, che s'inserì nel gruppo inondandoli di discorsi al punto da arrivare a togliere a tutti la parola.
Ogni qualvolta ognuno di loro tentasse di coinvolgere gli altri in qualche argomento, Allin si precipitava a dire la sua mettendoli, oltre che in imbarazzo, in grandissima difficoltà.
A lungo andare, un grande buio mentale s'impossessò di loro e ad uno ad uno abbandonarono il tavolino presso il quale per lungo tempo si erano trovati.
Allin restò da sola e seppur ricchissima di parole da elargire, non trovò più nessuno con cui condividerle.

Oppure per chi ama i finali romantici:

Allin, abbandonata dal gruppo, conobbe Grandebluff, un montanaro di due metri e cento chili di peso, che lasciò le montagne perchè stanco di spaccare legna e deluso dalla fine del suo amore con Heidy che gli aveva preferito Peter.
L'incontro tra i due fu un colpo di fulmine.
Vissero per sempre, felici e contenti.



27 commenti:

  1. Cavolo, anche Call non c'è l'ha fatta?
    Era l'unico che poteva resistere...

    RispondiElimina
  2. Ragnetto, Call dice dice, bussa sempre ma non apre mai!

    RispondiElimina
  3. Certi elementi sono nati solo per creare disturbo...

    RispondiElimina
  4. Chiamansi "fighedilegno"!
    Arrivano, rompono i coglioni e se ne vanno verso nuovi lidi per ripetersi continuamente!

    RispondiElimina
  5. Letto, approvato riletto e piaciuto! :)

    RispondiElimina
  6. :)
    Mi sto specializzando sul prodotto!!!
    E si che quando cominciai fu quasi per gioco!

    RispondiElimina
  7. ho una crisi di identità___ sono Call o sono Allin?
    qualcosa devo pur essere___ nel dubbio taccio e medito

    RispondiElimina
  8. Morale della favola, gli uomini, noi uomini siamo fighi e le donne, certe donne sono stupide e tutti poverini poi scappano.

    Io la sapevo different.

    RispondiElimina
  9. teti, non saprei... fammi conoscere i frutti della tua meditazione!

    RispondiElimina
  10. Diario, mi sembra un po' approssimativa come morale.
    Che gli uomini scappino è indubbio, scappano perchè incapaci di sostenere il peso di una possibile responsabilità, non tutti, ovvio, così come non tutte le donne sono stupide.
    Alcune sono pesanti altre affatto.
    Tu, come la sapevi?

    RispondiElimina
  11. "il peso di una possibile responsabilità" e cioè mettiti in riga bambino, è ora di crescere. Devi pensare alla famiglia, alla casa, al dovere etc. le cose serie insomma, mica puoi stare a giocare ai soldatini tutta al vita o a collezionare bambole gonfiabili.

    Per una donna un'altra donna è spesso pesante.

    Io la sapevo differente ma te lo racconto un'altra volta che qui ho fatto un mezzo post.

    RispondiElimina
  12. perchè leghi il concetto di responsabilità a certi luoghi comuni?
    E' altrettanto responsabile prendersi cura del gatto o guardare una donna negli occhi e dirle che la vuoi solo trombare senza stare a giocare al finto romanticismo.

    Per una donna un'altra donna è pesante se lo è.
    Avevo capito che amassi l'universo femminile e le sue sfumature...

    RispondiElimina
  13. touché! ho scritto con i miei occhi e non ho letto con i tuoi.

    RispondiElimina
  14. Sarò cinica anch'io ma condivido. Il grande problema di noi donne è che ci hanno costrette a difenderci fra noi solo per il fatto di essere - appunto - donne. Mentre invece non tutte le donne meritano di essere difese, esattamente come gli uomini, solo purtroppo la nostra è di fatto una società maschilista e l'uomo non soffre certe mancanze quanto una donna. E l'essere continuamente in minoranza e non aver raggiunto una vera parità impedisce una visione corretta delle relazioni fra i due sessi in ogni ambito, non solo in quello sentimentale e affettivo.

    RispondiElimina
  15. Profilo, il grande problema di noi donne è che tra noi c'è poca coesione.
    Noi abbiamo questa grande debolezza che peggiora una situazione già poco stabile, ovvero che se possiamo evitiamo di essere d'aiuto alle nostre pari.
    I nostri sono piccoli satelliti che si scontrano con altri satelliti.
    Manca lo spirito cameratesco che posseggono gli uomini.
    Se riuscissimo a vedere oltre l'apparenza e mettessimo insieme la fragilità di ognuna, raggiungeremmo una forza che gli uomini non potrebbero neppure permettersi di sognare.
    Ma finchè ognuna continuerà ad invidiare il tacco 12 dell'altra, tutto questo non potrà avvenire.

    RispondiElimina
  16. Grazie a te Bella per avermi dato lo spunto!

    RispondiElimina
  17. Certo chi arriva e spezza l'armonia, ha qualcosa che mi fa andare in acido, cioè a male.

    RispondiElimina
  18. mi piace questa storia, l'elemento dirompente femminile che porta scompiglio in un mondo strutturato e ben funzionante, qualsiasi ne siano le componenti e le loro caratteristiche. la parola esorbitante, l'invadenza che desertifica la comunanza basata su canoni altri. bella. mi piace, e' di storia vissuta.

    RispondiElimina
  19. patè, non me lo dire.
    Si fa così fatica a crearne una che distruggerla è uno sfregio.
    Ma c'è chi non guarda in faccia niente e nessuno!

    RispondiElimina
  20. Rouge, a me piace quello che ci leggi in queste mie storie paradossali.
    Fortunatamente non ho mai conosciuto qualcuno capace di essere così invadente da desertificarmi la vita...non che non c'abbiano provato, ma sono tosta e non permetto a nessuno di uccidermi i sentimenti!
    Ti abbraccio, come sempre

    RispondiElimina
  21. Come suggerisce Blog_Surfer, ci siamo dimenticati Bluff... forse è lui che terrà compagnia per sempre a allin!? ti prego dimmi di si... troviamo un lieto fine!

    RispondiElimina
  22. e sia.
    Visto che sei un'inguaribile romantica, sappi che Allin vivrà per sempre felice e contenta con Grandebluff, un montanaro di due metri stanco di spaccare legna e deluso dall'abbandono di Heidy che gli ha preferito Peter!

    RispondiElimina
  23. Ora posso congedarmi più serenamente, sapendo che Allin ha trovato l'amore.
    Un abbraccio (se pur virtuale).

    RispondiElimina
  24. A saperlo la lasciavo marcire in solitudine!
    :(

    RispondiElimina
  25. Ahahah!!! :-D
    Un bacio!

    RispondiElimina