
Soffro della sindrome da "gattinobagnato", quella che ti fa scovare tutti i casi pietosi del mondo e t'induce a prendertene cura.
A scuola coloro che subivano ingiustizie, trovavano in me (peraltro senza richiederlo) la paladina, colei che avrebbe combattuto e li avrebbe protetti.
Da lì in poi, l'ascesa verso i personaggi più disturbati.
Eppure non riesco a farne a meno.
Nella scorsa vita devo essere stata una debole, una pazza, o una psichiatra altrimenti non si spiega il motivo che mi porta a dare tanto e ritrovarmi spesso a leccare le ferite inferte dagli innumerevoli ospiti della mia disponibilità.
Col senno di poi, mi rendo conto del fatto di dare la possibilità a chi non è abbastanza forte, di evitare le proprie responsabilità, facendomene carico e discutendo infine con il senso di colpa per non essere stata in grado di capire.
O forse, di capire troppo.