Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

sabato 7 marzo 2009

Delle verità nascoste

"Pinocchio disse "sono un bambino" e il naso cominciò a crescergli.
"Ma quella di Pinocchio, non era propriamente una bugia, era un desiderio di voler essere qualcosa che non poteva essere.
Vabbè, lui aveva il culo di avere la FataTurchina, che lo toglieva dai guai.
Vero è che aveva anche il GrilloParlante a spaccargli i maroni, ma la bonazza azzurrina, gli faceva tollerare il petulante insetto.
La bugia è sottile, malleabile, adattabile a persone e circostanze.
Diversa dalle omissioni, se non dico, non mento, quindi il motivo del contendere decade nonostante l'imperfezione ricalchi il passaggio su una linea sottile.
E poi bisogna essere dotati di ottima memoria.
Non si può mentire e dimenticare o rischiare una sola parola che possa compromettere la fantasia di quanto si è raccontato.
Insomma, mentire è un'arte alla quale non tutti possono ricorrere.
Ciononostante, a tutti prima o poi, succede.
E sempre per un tornaconto personale, anche quando si tratta di piccole distorsioni delle verità.
Quando veniamo scoperti, a causa delle gambe corte della bugia, al contrario del buon burattino, ci sembra di diventare piccoli piccoli.
Il rimpicciolimento è direttamente proporzionale alla figura di merda.
E si, perchè noi al posto della fata, abbiamo una StregaCattiva che ci punisce.
Alcuni la chiamano Coscienza, altri Sfiga.

10 commenti:

  1. Sfiga, assolutamente Sfiga. Chi la chiama Coscienza sotto sotto sa già che non ci crede bene neanche lui

    RispondiElimina
  2. Si, anch'io la chiamo Sfiga...ma per fortuna mica siamo tutti uguali!!! ;o))

    RispondiElimina
  3. Ritina, la sai la barza della pitonessa che fa il pompino al topolino?

    RispondiElimina
  4. Amore io la so quella barzelletta :P

    Io la differenza tra "omissione" e "bugia" non la vedo granchè. Poi dipende anche da cosa uno ti chiede...

    RispondiElimina
  5. Ciao Roberta.
    Hai ragione. E' pur vero che in quanto umani siamo in qualche modo costretti a confrontarci con i nostri simili.
    Da cosa nasce cosa e ti ritrovi a relazionarti con umane cose come le bugie e a starci dentro più o meno volutamente.
    Altrimenti fai l'eremita o parli con gli animali.
    Che va bene, ma alla fine il monologo stanca.
    In fondo, ci si accontenta anche di quelle se sono un mezzo per creare un dialogo.

    RispondiElimina
  6. E no Unfor, c'è una grande differenza.
    Un conto è mentire un conto è omettere.
    Non importa quale sia la richiesta.
    Se la tua morosa ti chiede cos'hai fatto ieri e tu le rispondi di essere uscito con gli amici omettendo di dire che eravate in compagnia di splendide modelle russe minigonnate che si strusciavano addosso alternando lap dance su ogni palo della luce, mica menti, ometti, non scendi nei particolari.
    Diversamente se rispondessi "sono stato a casa a pensare solo a te"... beh adesso dimmi che non c'è differenza!!!! :o)))

    RispondiElimina