
Tra le mie compulsioni, nate come hobbies e trasformatesi nel tempo, c'è il gioco delle carte.
Innocuo, nel senso che non gioco a soldi, ma deleterio perchè è diventato quasi ossessione.
Ma anche un divertimento.
Il gioco è on line e si chiama burraco e altro non è che il nome moderno della canasta.
In breve: ci sono una serie di livelli, più sei bravo e fortunato (che la bravura da sola non basta) più sali.
Questi ultimi sono espressi in animali, quindi sei farfalla al momento dell'iscrizione poi topo, gatto, leone, falco, pantera fino ad arrivare a drago.
Dipende dalla differenza che hai tra le partite vinte e quelle perse.
Se hai molto molto culo, sali in fretta, diversamente resti dove sei.
Si gioca due contro due, per cui ti siedi ad un tavolo virtuale e aspetti il tuo socio ignoto e ignaro.
C'è grande discriminazione, assurdo ma esiste, per cui difficilmente un drago giocherà con una farfalla e a volte perfino le farfalle stesse si discriminano tra loro quando una delle due ha più partite perse che vinte, litigano perchè tizio ha fatto questo invece che quello a volte si mandano a cagare tra soci.
Io sono un falco, ho l'avatar più brutto di tutto il server, cerco di essere sempre cordiale e gioco con tutti che si vince e si perde altrimenti che gusto c'è?
Ieri giocavo con una farfalla.
Questa stronza ad un certo punto comincia ad inveirmi contro, mi comunica che era un drago e che sapeva giocare, chiude la partita e mi fa perdere.
Credo le sia pure scoppiata la giugulare.
Ora, va bene tutto, puoi essere nervosa e incarognita, puoi avere velleità di vittoria, puoi sentirti brava e inappagata, ma cazzo proprio con me devi venire a sfogare le tue frustrazioni?
E fuori, nella vita tua, nel tuo quotidiano, come sarai mai messa?
Mica puoi rivendicare di essere un lupo travestito da pecora, che la gente ti guarda e ti chiede di dimostrarlo, cretina!
Chi sa di essere bravo, non ha bisogno di dirlo.
Lo è.
Punto.