Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

venerdì 21 agosto 2015

The end

Ciao Bro.
Vuoi sapere com'è andata?
Magari l'hai visto e ti stanno ancora girando i coglioni ma te lo voglio raccontare.
C'era un sacco di gente in uno spazio troppo piccolo per contenerle tutte.
Hanno fatto la funzione religiosa, quella classica di queste occasioni.
Si, lo so che ti stai rivoltando nella tomba, ma questo è il racconto di quello che è realmente accaduto non di quello che ti sarebbe piaciuto accadesse.
Molte lacrime, tantissime lacrime da chi, nonostante tutto, ti ha perdonato.
Il dolore ha forme strane, caro Bro, quindi non starò qui a giudicare chi non ne ha spesa neanche una, neppure per sbaglio.
Neppure me stessa.
Però il prete ti sarebbe piaciuto.
A parte le solite cazzate sull'indiscussa e indiscutibile bontà e perfezione di chi ci lascia, che sono un classico inno all'ipocrisia, ha celebrato una messa tutto sommato accettabile.
Alla fine ti hanno portato via e tutte le speranze che almeno uno dei tuoi desideri si materializzasse, sono state disattese.
Nessuna cremazione, Bro.
E tutti quelli che ti conoscevano davvero, sono andati a festeggiarti nel primo bar  disponibile a contenerli tutti.
Che eravamo tanti, sai.
E abbiamo brindato a te a suon di bicchieri di birra e abbiamo riso ricordandoti e abbiamo preso i cellulari ed ascoltato la canzone che avresti voluto ti accompagnasse nel tuo ultimo viaggio.
E ci siamo sentiti in pace con la nostra coscienza.
Te lo dovevamo. 
Te l'abbiamo dato.

(the end - the doors)

domenica 16 agosto 2015

The show must go on

Non sono una buona comunicatrice verbale.
Anzi,
Sono piuttosto fredda, a volte cinica, nei riguardi dei sentimenti.
Anche ora, quello che provo non è dolore, ma un senso di liberazione,
La tua.
Hai lasciato quel guscio che non ti rappresentava più.
Lo sai, io non sono credente, quindi non penso che tu sia andato verso i pascoli beati del paradiso immaginario della mera speranza degli uomini.
Mi piace immaginare che tu sia altrove, tra il vento, in  un temporale.
Insomma ovunque ti piacesse stare.
In questo giorno, ti sei fatto il migliore dei regali.
Ti voglio bene, Amico mio.