Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

martedì 31 maggio 2011

Pretty girls make graves

Che io lo voglio sapere perchè proprio non mi capacito.
Tu, bellina che arrivi qui casualmente e cominci a leggere.
Sempre tu che leggendo trovi un paio di post che t'intrigano.
Tu, che li prendi e decidi di pubblicarli non in un blog, non in una lettera d'ammmore, non in una stanza di discussione alternativa, bensì in un forum che si chiama B I P O L A R E.
Ora, immagina come dovrei sentirmi, o meglio immagina come dovresti sentirti tu per interposta persona.
Cioè, tu prendi le mie parole, le metti dentro un forum di psicologia, lasci che ti dicano quanto sono belle e delicate le "tue" parole e i tuoi lettori sottolineano che se dovessi aver bisogno sono pronti a darti una mano.
Cos'è?
Un esperimento?
Una vendetta?
Pensi che abbia qualche problema e vuoi sentire il parere di esperti?
E, nel caso, sei pronta a farmelo presente o vuoi curarmi di riflesso?
Ma hai pensato anche che se qualcuno dovesse chiederti di scrivere ancora devi essere all'altezza?
Altrimenti ti sgamano.
Magari pensi che io sia una fonte dalla quale attingere.
Però fammi sapere se almeno ti pagano, che non dico tanto, ma minimo minimo facciamo 70 e 30.
E il 30%, non è il mio!


lunedì 30 maggio 2011

we are the champions


Mentre un emilioleccaculofede tentava di fare lo gnorri nei confronti degli ultimi avvenimenti della giornata odierna,  lo psiconano consigliava ai suoi concittadini di pregare e ai napoletani di pentirsi, mentre la sorella brutta di Stan Laurel svaniva nel nulla,  noi, che ci sentiamo vincitori di riflesso, preparavamo falci e martelli, organizzavamo falò e pentoloni ricolmi di bambini, ci vestivamo da talebani, ci preparavamo ad allestire roulotte nelle quali vivere e qualcuno più ardito, cominciava a pregare rivolto verso la Mecca in attesa della costruzione della moschea.
Perchè noi, siamo estremamente adattabili.
Lo dimostrano 10 anni di tirannia.
Il re è morto.

Viva il re.

sabato 28 maggio 2011

Father e son


Che poi, puoi dimenticarti la suocera all'autogrill, la radio sotto il sedile, il giubbotto nel portabagagli.

Ma mi spieghi come cazzo fai a lasciare tuo figlio in macchina per ore, sotto il sole e scordarti di lui?
Mi dicono che c'hanno un sacco di pensieri e che quando uno ha la mente così impegnata tenda a dimenticarsi della cose importanti.
Date retta a una povera tapina, che di pensieri ne ha tanti e di casini pure ma che mai, neppure per un minuto si è scordata la propria piccina sul sedile posteriore dell'auto: se non avete voglia, o testa, o cuore, i figli non fateli!

mercoledì 25 maggio 2011

Walking away


Sostanzialmente penso che se ogni cosa della tua vita fila liscia come uno spaghetto crudo, non puoi che essere felice e se invece c'hai il sistema nervoso aggrovigliato come i capelli di un rasta, non lo sei mica tanto.
Quindi quelli che hanno una buona dose di cose, dovrebbero pensarci bene prima di lamentarsi, perchè arriva un bel momento in cui la domanda, "ma che cazzo vuoi ancora dalla vita",  nasce spontanea.
Che poi, morire è un attimo se non sai che deve accadere.Un coccolone e via, verso altri lidi o il nulla.
Se invece lo sai o hai plausibilmente la possibilità che possa accadere, allora sono cazzi, perchè ti assale la paura.
Che quando sono lucida, mica mi spaventa così tanto.
Voglio dire, se muori mica lo sai che cosa ti perdi, ma ti girano i coglioni lo stesso per la proiezione del tuo domani che fortunatamente, nel tuo immaginario, è sempre un gran bel proporsi.
Almeno quando giochi con l'ottimismo della vita.
Diversamente pensi che sarà un gran troiaio; in quel caso è inutile pure spaventarsi e puoi morire quasi contento.
Che non so voi, ma io voglio vivere almeno almeno altri 102 o 103 anni restando lucida come una palla da biliardo ripassata con lo straccetto in microfibra.
Se poi si affaccia qualche crisi di panico ogni tanto, c'è sempre la boccetta di pozione magica a portata di mano.
Per tutto il resto, per alcuni c'è mastercard, per altri un grosso vaffanculo!


sabato 21 maggio 2011

Signor Giudice

Il velo è tolto. La maschera levata. Ogni cosa è chiara è illuminata. Lucifero, la nemesi complementare della divinità adorata dai cristiani si aggira per Milano cercando con modi subdoli di farsi eleggere sindaco della stessa città. Pisapia, l'ultimo nome che ha adottato, forse perchè lo diverte giocare con il significato di persona pia, e magari perchè nella sua ultima incarnazione pendeva un poco come la torre, sta circuendo i milanesi promettendo pusher droga bombe tric&trac, e gli stessi milanesi, a cui è venuta a noia la buona creanza il buon costume le buone maniere in preda a frenesia dionisiaca cedono la propria coscienza alle promesse del demone Pisapia. Pisapia, padre di Osama Bin Laden, Sommo Pusher dell'ozono che ancora soffre del buco di un'eroina così avvenente da distrarre Atlante, fonte inesauribile del Vaso di Pandora, causa di ogni guerra, di ogni epidemia, di ogni malattia, demone che avvince la natura a rivoltarsi scatenando immani catastrofi, ladro d'auto ( a tempo perso, quando trova qualche minuto libero), protettore delle puttane e profeta dell' Islam che vorrebbe spazzar via in un sol colpo l'inciviltà occidentale, Uomo nero, Bau bau, Mestro jedi oscuri di Don seppia parroco pedofilo pusher e sieropositivo, nemico d'ogni supereroe fumettistico, colui che raggira la fortuna lasciandoci in panne in autostrada o bucandoci le gomme oppure usurando i nostri elettrodomestici, incantatore di topi serpi scarafaggi e zanzare, Demone della lussurria dell'ira dell'iraq e dell'iran, nemico numero uno dell'intera umanità passata presente futura e persino di quella che abita universi paralleli. Lui si è finalmente rivelato e la destra, nostra salvezza, nostri occhi e coscienza, nostra Somma Illuminazione ci intima di fare attenzione grida al pericolo al lupo e allunga il dito a mostrarci la vera forma di Pisapia. Ma noi stolti gurdiamo il dito, non la Luna. La Luna, compassionevole si scosta, e mostra a loro, gli illuminanti politici di destra la propria immagine riflessa, una fumante e densa merda che si tura il naso sconcertata di fronte a tanta bassezza d'animo e incosistenza d'argomenti politici. Ora. elettori Milanesi, voi che andrete a decidere chi vi rappresenterà, avete ancora voglia di farvi manovrare come tanti burattini o volete dare una chance al demone di ravvedersi?

(da qui)

giovedì 19 maggio 2011

Thank U


Che poi, noi donne, siamo sempre li a far presente che dobbiamo farci il culo doppio rispetto ad un uomo per riuscire ad arrivare, e neppure è detto, al suo livello professionale.
Perchè viviamo in una cultura maschilista, amiamo dire.
Certo è che quando lavori con le donne, se c'è qualcuno che te lo pianterà nel culo, strano ma vero, non sarà un uomo.
Questo accade fondamentalmente per un'inaudito, insensato e palesato fastidio che arrechiamo alle nostre simili, per la nostra incapacità di fare gruppo, per attribuite e attribuibili gelosie che non hanno né capo né coda.
Quindi, se uno più uno fa ancora due, le vere maschiliste siamo proprio noi.
P.s. io, alle donne, non ho mai capito perchè, sto pesantemente sul cazzo.


domenica 15 maggio 2011

Ti ricordo ancora


Ogni tanto ci penso ancora a te.
Non foss'altro per tutte le energie fisiche e mentali che ho speso.

Non ho rancore, neppure completa indifferenza.

Ti ho dato molto, ti ho dato tutto quello che potevo.

E non ti bastava mai.
Hai confuso l'amicizia col possesso ed ho confuso l'affetto con la necessità che sento sempre, di tendere una mano a chi ne ha bisogno.
A prescindere.
Forse avevi ragione tu, quando dicevi che la nostra amicizia era nata su presupposti sbagliati.
Per tutto il tempo in cui ho pensato che fosse un percorso di vita comune, senza secondi, terzi o quarti fini, l'ho considerata importante, sincera e onesta.
Mi sei costata milioni di giustificazioni per ogni minchiata che ritenevi importante, ho sempre cercato di produrre una spiegazione plausibile ai tuoi assilli.
Perchè per me, anche quello era amicizia.Non ti ho perdonato di non avermi fornito una spiegazione per il tuo repentino abbandono, ma al contempo mi rendo conto che non sarebbe stato possibile, poichè non esisteva se non nella tua mente.
E mi domando perchè ogni tanto il mio pensiero corra a te.
Perchè se davvero ci rifletto, non c'è nulla che tu mi abbia lasciato davvero, se non un senso d'amaro, che ancora circola nella mia bocca e che cheto mangiando quantità industriali di ovetti al latte e croccantino.

martedì 10 maggio 2011

La tortura

Se Fantozzi fosse una femmina si chiamerebbe Fantozza e sarebbe il mio secondo nome.
Sono alla ricerca del ragionier Filura, giusto per non essere accusata di plagio all'ennesima potenza.
Sto lavorando (miracolo), ma è un lavoro a tempo determinatissimo, della serie il 31 maggio ho già bello che finito.

Che è pur sempre meglio di un picio* nel culo, anche se molto dipende dal punto di vista!
Non avendo più l'abitudine a certi ritmi, torno a casa praticamente stravolta.
Ma è pur sempre lavoro e non ci si dovrebbe lamentare a prescindere!
Ecco la causa della mia reiterata assenza, sempre che a qualcuno importi.

O meglio, a qualcuna importa e non vedo l'ora di riuscire a sentirla, dal momento che mi sgancia il suo numero di cellulare e poi ce l'ha spento.

E mica si fa così!


*picio=cazzo (nella maggior parte dei casi viene usata nei confronti di persone di sesso maschile al quale si vuol dare allegoricamente del pederasta, ma è un termine estremamente adattabile alle circostanze!)

venerdì 6 maggio 2011

Quel mazzolin di fiori


Ma quanto bella è Torino invasa da tutti gli alpini d'Italia riunitisi in questa cittadina che vibra e sembra quasi contenta?
Tanto, talmente tanto che sembra sorridere.

lunedì 2 maggio 2011

You weren't there


Sai perchè ti graffio?
Perchè conservo strati di pelle sotto le mie unghie.
Le tiro via con millimetrica attenzione.
La raccolgo per averne abbastanza per farmi una coperta d'epidermide, per coprirmi del calore del tuo corpo anche quando non ci sei.