Leggere attentamente


ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, se qualcuno dovesse riconoscersi in tilla papilla bullo ti sbullo o sullo catullo o, riconoscere qualcun'altro, probabilmente è affetto da una forma degenerativa della coscienza, malattia che ancora non ha nome e chissà se mai lo avrà, e semmai dovesse averlo si correrebbe il rischio che qualcun'altro potrebbe riconoscersi nel nome di quella malattia, comunque, ritornando a questa forma degenerativa si consiglia agli affetti da tal malanno una buona dose di cazzi propri, da farsi naturalmente

mercoledì 30 giugno 2010

Telephone


Io lo dico sempre che dovrei essere previdente.
Del resto mi è già successo.
Oggi ci sei e domani chissà!
Il secondo cellulare che muore senza darmi nessun preavviso.
Morto...deceduto...senza motivi.
La quindicenne pargola mi dice che succede perchè li tratto troppo bene, che dovrei farli cadere almeno un paio di volte, frontale e dorsale.
Io li curo e li coccolo e questo è il risultato.
Quindi:
vai in un centro assistenza dove ti dicono che in 15 giorni lavorativi, che tradotto significa almeno un paio di mesi, te lo faranno tornare vergine e puro, che tanto è in garanzia, quindi ti va pure bene, ma prima devi provvedere al trasferimento dei dati e prendi tempo;
vai in un centro attrezzato (leggi FNAC) e cerca un telefono di egual marca, (che altrimenti gli accessori che li abbiamo a fare?) e trovane uno che non costi uno sproposito e soddisfi la tua richiesta e le tue necessità;
attrezzati con una sim di scorta, in modo da trasferire via bluetooth, tutto quanto sei riuscita a concepire in 9 mesi (cazzo, una gravidanza praticamente!), passa tutto il resto nella memory, smadonna perchè sei una cretina e non hai reso visibile il telefono sul quale vuoi compiere il miracolo, e aspetta;
torna al centro specializzato e lascia in custodia il pargolo che tanto hai amato;
torna a casa e leggiti munita d'occhiali scrausi (che ormai ad una certa età non vedi più nulla senza) tutte le istruzioni;
scopri che, sebbene non sia il cellulare dei tuoi sogni, tutto sommato ha funzioni notevoli e godi anche un po'.
Devo comunque rivedere il mio rapporto con i sistemi elettronici di casa, che mica è possibile che tutti insieme abbiano deciso di boiccotarmi.
Ecchecazzo!

lunedì 28 giugno 2010

Lamento boliviano








Bilancino dei momenti salienti della mia giornata odierna:

  • Ho atteso, inutilmente, la telefonata dell'avvocato che ogni giorno mi fa dire dalla segretaria che mi chiamerà.
  • ho spiato i filmatini hot che mette kelly, rimandendo perplessa dalle manate che Trentalance da sul culo alla tipa che gli fa un pompino mentre la stessa, invece di guardare lui, guarda la telecamera col risultato che prima che gli venisse duro lei si è sfasciata la mascella....
  • mi sono chiesta che cazzo mi legge a fare un tizio che commenta cani e porci tranne me. Che non è che sono in cerca di un commento in regalo, ma non capisco l'utilità di leggere qualcosa che non t'interessa.
  • Mi sono lavata i capelli e li ho fatti asciugare dal calore che finalmente s'irradia nell'aere col risultato che sembro uscita da una centrifuga.
  • Ho fatto pranzo con 2 biscotti e una banana. Nessun abuso è stato commesso ai danni del fruttino.
  • Ho giocato a burraco (vinte tutte tiè)
  • Ho bagnato le due piante di casa e guardato in attesa di cenno di riscontro la terza che tanto è grassa e non necessita.
  • Ho guardato i goalss che l'Olanda ha appioppato alla Slovacchia.
Non è che mi sarò stancata troppo?

domenica 27 giugno 2010

Forever Young


Mio carissimo amico,
perdonami se non sono venuto a salutarti, ma davvero non potevo credere che tu fossi andato via così all'improvviso.
Questa mattina, come sempre, ho attraversato il cortile ed ho raggiunto gli altri.
Sai, il giorno passa in fretta, tra una bevuta una partita a carte e una a bocce con gli amici.
E' quando arriva sera, quando mi sdraio e cerco di dormire che le paure si palesano si fanno ombre nel buio della stanza, dove riesco a vedere anche con gli occhi chiusi.
E se fosse la mia ultima notte? Chi mi troverebbe?
Gli amici no, non siamo più i ragazzi di un tempo, in quel tempo in cui c'era sempre qualcuno che ci veniva a cercare; i figli nemmeno, staranno già facendo la gara delle scuse per evitare di avermi con loro al pranzo di Natale.
Ma li capisco, hanno le loro vite, le loro famiglie e non hanno tempo da perdere con un vecchio brontolone.
Allora potrebbe essere che rimarrei per sempre qui, tutt'uno con le lenzuola, imbalsamato dallo scorrere del tempo che lui, mica si ferma, proseguirebbe ed io non lo saprei.
Domani verrò al cimitero e poserò questa mia sulla tua tomba.
Da lassù, tienimi un posto al tavolo, che ti voglio come socio ad un torneo di briscola e, chissà, dovessimo vincere le ali, potremmo anche diventare angeli.

Il tuo affezionatissimo amico


Ottavio

venerdì 25 giugno 2010

Pensiero stupendo


Smettila di parlare.
Non riesci a capirlo che tanto non ascolto?
Mi provochi con le tue allusioni ma conosci già le risposte.
Parole infinite che non portano da nessuna parte se non dove si vuole giungere.
A cosa serve sprecarle?
Gli uomini pensano semplice, pensieri lineari maschili.
Esiste il si oppure il no.
Se proprio ci si vuole allargare si arriva al forse.
Voi femmine, piccole sentimentali sprovvedute, andate a scavare fosse nelle quali calare motivazioni, ipotesi, mille masturbazioni mentali inutili.
Vi pentite prima di compiere un'azione perchè avete la presunzione di conoscere le possibilità.
Vorreste rendere noto l'ignoto, come se fosse possibile proteggervi da quello che sarà o che non sarà mai.
Taci quindi.
E se proprio non riesci, ti tapperò la bocca con un bacio.

giovedì 24 giugno 2010

L'assenzio


Ma quando la confindustria dichiara che l'italia è fuori dalla recessione, in sostanza, che cosa vuole dire?
E se fosse davvero come dicono, come mai è previsto un aumento della disoccupazione?
Voglio fumare e bere quello che fumano e bevono loro e vedere tutto bello, tutto in ripresa, ma soprattutto voglio andare a vivere a casa loro, farmi mantenere da questa gente che osa ancora prenderci per il culo.
Voglio vivere nel parco della Brambilla, tra i suoi animali che vengono trattati con il rispetto che è loro dovuto.
A loro si e a me no?
Cazzo, non avrei mai pensato di dover provare gelosia per un asino!


martedì 22 giugno 2010

You've got everything now


Quando sei bambino e vivi in una famiglia standard, la sola responsabilità che hai è quella di giocare e divertirti.
Non fai caso alle parole sottintese degli adulti, ai problemi che stanno affrontando.
Non fanno ancora parte della tua dimensione.
Piangi sbucciandoti le ginocchia, ridi e sorridi.
Non sai ancora che tutto quello che succederà farà parte di te, si stiperà nel bagaglio che ti porterai addosso.
Ogni anno un po' più pesante.
Da adolescente impari a conoscere i sentimenti per gli altri, quelli che immagini essere l'anticamera dell'amore, soffri, ti disperi, ti innamori di nuovo.
Luci e ombre che si alternano.
Da più grande pensi che potresti morire per amore, ma ti accorgi che non è mai successo a nessuno e capisci che non potrà succedere neppure a te.
Non in maniera naturale perlomeno.
Le delusioni s'infrangono sul cuore, sembra che si sbricioli, ma è solo un'impressione.
Infine diventi adulto e ti accorgi che è ora di prendere tutte quelle responsabilità che hai cercato di tenere lontane.
Una casa, una famiglia, dei figli a volte.
Allora guardi indietro e ripensi a quando tua madre ti faceva il bagnetto e ti lavava con un piccolo straccio insaponato e, se ci pensi bene, ti rendi conto che allora avevi tutta la vita davanti e che il futuro era nato con te e con te cresceva.
Ma l'inconsapevolezza di allora non da l'opportunità di capire quale strada scegliere perchè la felicità perseveri.
Così, se ti capita di voltarti indietro e immaginare il fermoimmagine felice di te, non puoi che sorridere e guardare avanti e sperare che qualcosa, ancora, sia rimasto.

lunedì 21 giugno 2010

Reality


Che uno deve essere pronto ad affrontare qualunque situazione.
Metti che vai a dormire e fai un sogno erotico, devi essere lavato e profumato, non puoi mica farti le paranoie oniriche di poter puzzare e perdere così una grande occasione.
E' vero che nei sogni non ci sono odori, ma diventa una questione psicologica.
Se non ti lavi da 3 giorni, sei consapevole di non emanare propriamente fragranze melodiose, la mente elabora e la trombata sfuma.
Che poi capita sempre che la persona con la quale ti palpeggi non abbia volto.
Non sai e non saprai mai chi è.
Un'eco del subconscio.
Che poi percentualmente a me capiti di cercare disperatamente un gabinetto perchè sono prossima a farmela addosso, beh, questa è un'altra storia!

domenica 20 giugno 2010

La dura legge del gol


Stiamo facendo talmente cagare che perfino il segnale del digitale terrestre, almeno a Torino, si rifiuta di proseguire oltre!
Meno male che non sono andata in qualche piazza che a schermo gigante l'immagine fissa del nulla, un po' come il gioco dell'italica squadra, infligge una tristezza assoluta.
E poi, col freddo che fa meglio starsene sotto la copertina.
Se qualcuno di buon cuore volesse tenermi aggiornata avrebbe la mia gratitudine.
Diversamente attenderò di sapere qualcosa sulle reti mediaset...che quelle, naturalmente, trasmettono senza problemi!

giovedì 17 giugno 2010

Amazing


Un post da Macs, mi ha fatto ricordare di un avvenimento poco edificante per me: ho avuto un fidanzato che si addormentava mentre trombava.
A parte il fatto della sensazione d'incredulità e di fallimento, questa cosa mi ha messo non poca inquietudine, non perchè abbia mai pensato d'essere un'artista della trombata ma perchè penso che sia inusuale preferire perdersi tra le braccia di Morfeo invece che tra quelle di una donna, per quanto sia incapace.
Non foss'altro che per amor proprio, vorrei poter dire di averlo drogato prima di qualsiasi performance.
Ahimè così non fu.
Ho creduto di essere noiosa e mi stavo demoralizzando poi ho scoperto che lo strano era lui e ne ebbi la conferma quando lo trovai addormentato sul cesso mentre cagava...
Ovvio che la storia non durò.
Altrettanto ovvio che tutto ciò non si sia mai ripetuto, altrimenti sarebbero assolutamente giustificabili decenni di analisi che sono sempre riuscita ad evitare!

mercoledì 16 giugno 2010

Change


Doveva cambiare.
Era la sua unica certezza.
Voleva dimostrare che non era vero che se uno nasce tondo non può morire quadrato.
Le intercessioni l'avevano forgiata d'esperienza e questo rappresentava di per sè un cambiamento.
Cominciò dai capelli, passò alle ciglia, e ad ogni pelo del corpo.
Tagliava e ricuciva.
Si mescolò le parti e cercò un modo diverso di rimettersi a posto.
Alla fine, dovette convenire che per quanto facesse, per quanto scambiasse, per quanto tagliasse e alterasse, rimaneva pur sempre l'ombra di se stessa.

sabato 12 giugno 2010

Rimmel



"Carissimo Augusto,

trovo retorico e di poco buon gusto sottolineare il tuo comportamento.
Ma non posso esimermi dal farlo un'ultima volta.
Nel poco tempo che sei riuscito a concedermi ho avuto modo di amarti e odiarti in egual misura e di capire le due personalità che dimorano nella tua testa, una adorabile l'altra detestabile.
Ti sei ostinato affinchè i sentimenti che albergavano in me potessero soverchiarsi, in un'altalena di sensazioni contraddittorie.
La consapevolezza che mi è giunta, ti assicuro con fatica e impegno, è che fondamentalmente sei un grandissimo bastardo, capace di usare la compiacenza per arrivare allo scopo ultimo di trombare la donna di turno che fino ad allora ha pensato di essere l'unica e rintanarti quindi nella tua sorta di mutismo e fastidio della presenza dell'altro, oltre ogni misura.
A che pro arrivare a tanto?
Tra adulti non dovrebbe esserci la possibilità di scopare senza il privilegio del sentimento?
Forse illudere ti da la possibilità di creare l'illusione stessa di sentirti amato.
Ma l'amore non si compra con un fiore o un bacio o un cucchiaino condiviso.
Nonostante tutto ogni tanto mi capita di pensarti.
Quanto non capisco è se il ricordo di te si disperda nella tenerezza o nella pena.


Letizia"

martedì 8 giugno 2010

Womanizer


Ogni tanto ci penso.
Se fossi stata un uomo sarebbe tutto diverso.
Per antonomasia, il maschio è colui che deve provvedere ai bisogni della famiglia, che più se ne tromba più è figo, che ha la macchina più potente della famiglia, che se cucina lo fa per passione e pulisce casa solo se è single e vive solo.
E mi chiedo chi devo ringraziare a forza di sputi se tutti questi concetti siano diventati luogo comune.
Le femministe che hanno gridato per anni "la figa è mia e la gestisco io"?
Sarà ben per questo che gli uomini sono soliti credere che gliela si dia?
Ma che ti do? Mica te la regalo al massimo te la presto!
La chiesa il cui leader è sempre stato uomo (comunque partorito da una donna)?
Credo che qualche meccanismo si sia inceppato durante l'evoluzione della specie; probabilmente già in tempi remoti ci siamo rese conto di essere superiori e l'istinto materno e buonista, ci ha fatto rinunciare al nostro ruolo di prestigio spingendoci ad un ulteriore sacrificio salvifico: far credere ai nostri compagni di essere i migliori.
E' stato facile!
Solo che si è arrivate ad un risultato che è sotto gli occhi di tutti ed è tardi per riprenderci i nostri diritti, i privilegi lavorativi, la libertà di non avere etichette preconfezionate quando trombiamo allegramente con uomini diversi.
Dannate e beffate.
Ma sempre fiere ed orgogliose e spesso con "due palle" che i signori uomini non potranno mai permettersi di avere.
Anche queste son soddisfazioni!

sabato 5 giugno 2010

Lucy in the sky with diamonds


Ognuno ha la sua droga.
Io mi servo di quella più economica, gratuita direi, che fabbrico in maniera autonoma e che mi da grandi soddisfazioni.
Sono onicofaga, che volgarmente parlando si sintetizza nel fatto che mangio le unghie traendone beneficio psicologico.
Avevo smesso, lo giuro, ero riuscita a disintossicarmi, dieci anni di unghie laccate e curatissime.
Ma basta una volta per ricaderci.
E quella maledetta volta è bastata per devastarmi le dita delle mani, ma solo perchè a quelle dei piedi non arrivo per sopraggiunti limiti d'età.
Ho ricominciato con più foga, ho raggiunto limiti impensabili, riesco a scavare oltre la possibilità oggettiva senza provocarmi sanguinamenti.
Le pellecchie no, quelle sono per chi è giunto all'ultimo stadio.
Ogni volta in cui succede mi dico che da domani smetterò, che sarà l'ultima volta, che devo riuscire a non averne bisogno.
Ma senza rendermene conto mi ritrovo nella classica espressione che assume l'intossicato d'unghia, bocca aperta , dita richiuse su se stesse, denti che scarnificano ciò che resta.
Uscire dal tunnel di qualunque dipendenza, richiede un grandissimo sforzo di volontà.
Chi ne è vittima potrà capirmi, gli altri diranno che è semplice.
Come sempre è tutto riconducibile ad una questione di punti di vista.

giovedì 3 giugno 2010

Sunrise


Mi piacciono i film romantici, perchè la vita è cinica.
Perchè nella vita quotidiana, manca la colonna sonora pronta a colmare i vuoti creati dai silenzi.
Perchè i silenzi, nella vita, si devono rompere con le parole e le immagini non vanno in dissolvenza.
Oggi è oggi fino a domani e domani è parte di una storia che si ripete come una cantilena.
Nei film c'è sempre un personaggio adorabile che vince e c'è sempre un personaggio odioso che ha la peggio.
Nella vita il personaggio adorabile è sicuramente uno sfigato e l'odioso ha sempre successo.
Nei filmssss non serve che si aprano tante stanze emozionali, basta spalancare quelle di chi guarda.
Come quando il fantasma del tuo fidanzato ti guarda per l'ultima volta dicendoti addio.
Già...nei film non è mai troppo tardi...