Se vuoi far politica, oggi come oggi, un po' puttana devi esserlo.
Che tu sia maschio o femmina.
O tutti e due.
Devi saper stare un po' di qua, un po' di là.
Nel caso piegarti a novanta.
Devi dire tutto senza che si capisca niente, che è come dire niente, facendo finta di aver detto tutto.
Devi lasciare a casa, onore e coerenza, correttezza e umiltà.
Devi rifarti la faccia a suon di interventi nello stesso momento in cui ti avvedi che i ceroni e gli stucchi vanificano ogni tentativo di apparire giovanile.
Se perdi i capelli e il trapianto non ha funzionato, devi ingaggiare qualcuno che ti fornisca uno scalpo ancora caldo di cranio.
Devi promettere di andartene, di tornare, di toglierti di mezzo, di scendere in campo, di vincere, di togliere le tasse.
Devi ricordarti di attribuire agli altri le tue responsabilità, che a loro volta le attribuiranno ad altri che faranno altrettanto.
Devi preoccuparti di infiocchettare la merda tanto bene da farla sembrare appetitosa.
Così, quando la getterai a palate, la gente penserà a quanto è fortunata ad averne così tanta.
E quando ci starà annegando dentro e capirà che forse un po' puzza, tu sarai pronto a dire che non è vero, che è tutto uno scherzo.
E anche se la maggior parte, presumibilmente, smetterà di crederti, continuerai ad avere i tuoi elettori che non si capisce davvero dove si nascondano che quando li cerchi, non li trovi mai.